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La fine delle ICO e la nascita delle IEO

24 settembre, 2020

7 min

La fine delle ICO e la nascita delle IEO
Principiante

Secondo uno studio del Satis Group, oltre il 75% delle ICO sono state etichettate come “truffe identificate”, dove le parti dietro le monete non hanno mai avuto intenzione di utilizzare i fondi per un vero progetto.

Naturalmente sono emersi molti problemi di fiducia che hanno spaventato gli investitori delle ICO. Proprio queste preoccupazioni combinate a numerose fragilità, hanno portato alla creazione dell’Initial Exchange Offering (IEO).

Un IEO è un evento di raccolta fondi gestito su una piattaforma di scambio di criptovaluta. Lo scambio ha il ruolo di controparte tra l’investitore e il progetto. I fondatori del progetto coniano nuovi token e li distribuiscono sull’exchange per il finanziamento. Includono termini di scambio come la limitazione dei contributi individuali e un prezzo fisso per i token.

Il lato oscuro delle ICO

Nessuna garanzia

L’assenza di regolamentazione costituiva un fattore di rischio per l’investitore. Avere un intermediario comporta un costo aggiuntivo ma è una garanzia in caso di fallimento o truffa. 

Dal 2018 le cose sono cambiate e le maglie dalla SEC (Securities and Exchange Commission) hanno ristretto il campo d’azione delle ICO. Il vantaggio del facile accesso dato dalla mancanza di regolamentazione è quindi venuto meno.

Un pubblico fin troppo eterogeneo

La globalizzazione del processo di raccolta è un elemento complesso da gestire in termini di comunicazione. Se da una parte rappresenta una grossa opportunità, dall’altro richiede delle capacità di gestione della community e di un pubblico di investitori vasto e diversificato. 

L’inesperienza degli investitori

Raccogliere soldi grazie a investitori alle prime armi e guidati da prospettive di facili guadagni è diventato un boomerang. L’impazienza degli investitori si è spesso tradotta in un disastro.

Una minima fluttuazione nel prezzo del token poteva spingere gli investitori a vendere in massa, causando un fatale down del prezzo. Una corsa alle vendite si verificava anche quando le aspettative (inverosimili) di crescita non si attuavano in tempi brevi. Il fallimento dell’intero progetto era l’immediata conseguenza del crollo catastrofico della moneta.

Gli anni del cambiamento: dalle ICO alle IEO

Il 2018 è stato l’anno dell’illusione, in cui si credeva fermamente che il mondo fosse pronto ad adottare su larga scala le criptovalute e la blockchain. Mentre il 2019 è stato l’anno della disillusione. Il crollo del mercato ha generato una reazione a catena di sfiducia e disinteresse. Ether si è ridimensionato a un valore critico di 100$ trascinando con sé tutta l’industria dei token ERC-20. Il moltiplicarsi delle truffe e dei fallimenti ha gettato un’ombra sulle ICO. 

Un primo tentativo di risolvere la questione è stata la formula STO, Security Token Offering. Una STO prevedono lo scambio di Security token invece della loro moneta. Questi sono strumenti finanziari alternativi che rappresentano quote della società che lancia il progetto.

Le procedure con le ICO sono simili, con l’eccezione che ogni progetto deve ottenere la certificazione presso un organismo regolamentato. Quindi se un progetto desidera pubblicizzare il proprio prodotto per gli investimenti negli Stati Uniti, deve passare attraverso la Security and Exchange Commission (SEC). Solo se soddisfa le loro linee guida può entrare nel mercato, consentendo una migliore protezione degli investitori.

Tuttavia, questo costringe i progetti a spendere budget in consulenza legale e ad aspettare molto tempo per la certificazione. Ciò vanifica lo scopo degli investimenti basati su blockchain, poiché crea di nuovo una barriera all’ingresso.

Che cos’è una IEO

Dopo l’insuccesso delle STO dovuto prevalentemente alle complessità legali e burocratiche, emerge una nuova soluzione: l’IEO. L’acronimo sta per Initial Exchange Offering e si può definire come un evento di raccolta fondi amministrato da un exchange di criptovalute. Le IEO hanno avuto il maggior slancio nel 2019, quando Bitfinex ha raccolto oltre 1,5 miliardi di dollari con questo sistema.

La differenza più importante è nel soggetto che gestisce la raccolta fondi. Nell’ICO sono i fondatori, mentre in una IEO il compito è affidato a un exchange noto.

Dalla parte degli investitori

L’investitore che desidera prendere parte a una IEO deve solo creare un account exchange. L’exchange eseguirà quindi le necessarie verifiche sulle informazioni personali e i controlli KYC e AML sull’investitore. Dopo la registrazione, l’investitore può depositare criptovaluta o valuta fiat sull’account appena aperto. I fondi caricati serviranno per acquistare le monete appena coniate dalle IEO.

Prima d’iniziare, l’exchange presenta ai suoi utenti e al pubblico i termini dell’imminente IEO, inclusi il prezzo del token, la data di inizio e di fine. Diverse IEO utilizzano valute diverse, pertanto l’investitore può dover detenere più di una valuta nell’account se intende partecipare a più offerte.

I ritardi nel listing della nuova moneta o problemi di liquidità tipici delle ICO ora non avvengono più perché l’offerta si trova già su un exchange. Quest’ultimo, per definizione, deve fornire liquidità prontamente.

Due diligence

L’exchange che ospita la raccolta generalmente effettua una scrematura dei progetti, garantendone così l’affidabilità. Gli exchange puntano infatti sul successo della raccolta e del progetto, mettendo in gioco la propria reputazione. Avendo già le strutture per fare tutte le procedure di sicurezza, vanificano il bisogno di passare dalle istituzioni e dalle autorità garanti.

Per chi vuole raccogliere fondi, una IEO è vantaggiosa perché offre una userbase da esporre immediatamente al prodotto. A seconda delle dimensioni del pubblico dell’exchange, si riduce il carico di lavoro attorno alla promozione della raccolta fondi, permettendo al team di concentrarsi solo sullo sviluppo del prodotto.

L’unico svantaggio della IEO è che richiede un sostanziale investimento iniziale. Il progetto deve pagare una commissione all’exchange che ospita la raccolta.

Conclusione

Riepiloghiamo quindi i pro e i contro delle IEO rispetto alle ICO.

Pro:

  • L’exchange agisce da intermediario e garante, senza dover coinvolgere le autorità
  • Il token viene subito listato
  • Si può investire direttamente con i fondi nel proprio wallet integrato nell’exchange
  • L’exchange offre userbase e visibilità
  • L’exchange fornisce liquidità

Contro:

  • Richiede un investimento sostanzioso da parte del progetto

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