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INK: che cos’è e come funziona la blockchain layer 2 di Kraken

14 ottobre, 2025

7 min

INK: che cos’è e come funziona la blockchain layer 2 di Kraken
Principiante

Che cos’è INK e come funziona? La nuova blockchain Ethereum layer 2 costruita sull’OP stack di Kraken. 

Che cos’è e come funziona INK? In questo articolo cercheremo di rispondere a questa e a molte altre domande che coinvolgono la nuova blockchain Ink sviluppata da Kraken, uno degli exchange più noti e influenti del settore.

Sebbene si trovi ancora nelle prime fasi del suo sviluppo, Ink sta già dimostrando di possedere una serie di vantaggi competitivi che la posizionano come una delle blockchain emergenti più promettenti del momento.

La sua architettura moderna, basata sull’OP Stack, unita all’attenzione per prestazioni, scalabilità e user experience, rendono Ink una blockchain con tutte le carte in regola per potersi ritagliare un ruolo di primo piano nel futuro dell’ecosistema web3.

Scopriamo quindi nel dettaglio che cos’è INK e come funziona.

Che cos’è Ink? 

Ink è una blockchain layer 2 di Ethereum, sviluppata dal noto exchange centralizzato Kraken e lanciata ufficialmente il 18 dicembre 2024.

Costruita sulla base tecnologica dell’OP Stack — la stessa architettura modulare alla base di reti come Optimism, Base e Unichain — Ink punta a unire la sicurezza e l’affidabilità dell’ecosistema Ethereum con un’infrastruttura progettata per offrire alte prestazioni, scalabilità nativa e piena compatibilità con l’ambiente EVM (Ethereum virtual machine).

Più in generale, Ink rappresenta l’estensione dell’ecosistema di Kraken all’interno del mondo Web3 on-chain, con l’obiettivo di offrire ai propri utenti uno strumento operativo decentralizzato e sicuro, alternativo all’utilizzo del proprio exchange centralizzato.

L’OP stack, la tecnologia alla base della nascita di Ink

Per rispondere in maniera ancora più approfondita alla domanda “che cos’è Ink e come funziona?”, risulta fondamentale approfondire la tecnologia alla base del progetto, ovvero l’OP Stack.

L’OP stuck è un insieme di componenti open-source sviluppato da Optimism per facilitare la creazione di blockchain scalabili, interoperabili e pienamente compatibili con l’ecosistema Ethereum.

L’architettura dell’OP Stack si distingue per il suo design modulare dove ogni componente può essere aggiornato o sostituito in modo indipendente, rendendo l’infrastruttura estremamente flessibile ed evolutiva. I moduli principali includono:

  • Execution Layer: responsabile dell’esecuzione degli smart contract
  • Settlement Layer: si connette a Ethereum per garantire la sicurezza della rete
  • Data Availability Layer: gestisce la pubblicazione dei dati delle transazioni
  • Governance Layer: definisce le regole operative e può essere personalizzato da ogni chain

Questo approccio consente a progetti come Ink di nascere su fondamenta solide e condivise, riducendo significativamente i costi di sviluppo e di revisione del codice, grazie alla standardizzazione dell’infrastruttura.

OP stack, che cose e come funziona

Caratteristiche tecniche di Ink

Nonostante come abbiamo visto la rete derivi da un set precompilato di codice fornito dall’OP Stack, Ink riesce comunque a distinguersi dalle altre blockchain layer 2 grazie all’integrazione di tecnologie avanzate e soluzioni progettate per migliorare l’esperienza utente e la sicurezza. Tra le caratteristiche più innovative spiccano:

  • Account abstraction integrata con l’infrastruttura Kraken: grazie all’integrazione nativa con provider come Alchemy, Safe e ZeroDev, gli utenti di Ink possono utilizzare smart account per interagire con la blockchain, senza dover gestire wallet complessi o chiavi private. Questo approccio semplifica l’esperienza d’uso e abbassa significativamente le barriere d’ingresso tipiche del settore.
  • Oracoli avanzati con API3: Per far funzionare al meglio le applicazioni DeFi, Ink utilizza oltre 190 oracoli di prezzo forniti da API3. Questi oracoli raccolgono dati in modo sicuro ed efficiente e aiutano le app a usare informazioni aggiornate, riducendo le perdite di valore dovute agli aggiornamenti lenti o imprecisi.
  • Sicurezza proattiva con Hypernative: Per rafforzare la sicurezza a livello di rete, Ink collabora con Hypernative, una piattaforma avanzata di monitoraggio e prevenzione delle minacce che permette agli sviluppatori che costruiscono su Ink di accedere a strumenti di analisi dei rischi, gestione delle emergenze e rilevamento delle vulnerabilità in maniera nativa e perfettamente integrata con l’ecosistema.

L’insieme di queste tecnologie, unite all’infrastruttura dell’OP Stack, consente a Ink di presentarsi sul mercato non solo come una rete affidabile e perfettamente integrata con l’ecosistema DeFi attuale, ma anche come il Layer 2 attualmente più economico in circolazione

Con un costo medio per transazione di appena $0,000053, Ink stabilisce un nuovo standard di efficienza e accessibilità nell’ambito delle soluzioni scalabili su Ethereum.

Ink costo transazionale

Ecosistema Ink: bridge, dApp e crescita delle transazioni

Nonostante la sua recente nascita, Ink si sta rapidamente affermando come uno dei network più dinamici e ricchi di dApp nel panorama Web3. La compatibilità nativa con l’ecosistema EVM, unita alla presenza di bridge come Superbridge e Wormhole, ha permesso di ricreare un ambiente ideale per lo sviluppo di un ecosistema DeFi solido, accessibile e in costante espansione.

Ecosistema Ink

Grazie alla combinazione di un’infrastruttura tecnica solida, al supporto diretto di Kraken e all’integrazione con strumenti e protocolli chiave dell’ecosistema Ethereum, Ink è riuscita a generare una crescita costante dell’attività on-chain. 

Questo slancio ha portato Ink a superare le 600.000 transazioni giornaliere, segnando un traguardo significativo per una rete ancora nelle fasi iniziali del suo sviluppo.

Numero transazioni INK

Lancio coin INK: utilità e airdrop

Al momento della stesura di questo articolo, non è ancora stata annunciata una data ufficiale per il lancio della coin INK. Tuttavia, la Ink Foundation ha confermato pubblicamente l’arrivo del token attraverso un airdrop che premierà gli utenti più attivi della rete.

La coin INK avrà una fornitura fissa di 1 miliardo di unità, senza possibilità di modifiche tramite meccanismi di governance futuri. Questo approccio punta a garantire chiarezza, prevedibilità e sostenibilità nel tempo, evitando logiche inflazionistiche o dinamiche speculative eccessive.

A differenza di molte altre coin legate a blockchain Layer 2, INK non avrà alcuna funzione di governance, delegando così il controllo della rete all’infrastruttura della Optimism Superchain, di cui Ink fa parte. In questo contesto, il token avrà un ruolo esclusivamente funzionale, agendo come strumento di incentivazione per l’attività on-chain e da finanziatore per future campagne di marketing.

lancio token INK

Limiti e sfide attuali

Come anticipato all’inizio dell’articolo, Ink si trova ancora nelle fasi iniziali del suo ciclo di vita, e questo si riflette nelle principali metriche della rete. Al momento, il valore totale bloccato (TVL) rimane attorno ai 10 milioni di dollari con volumi giornalieri bloccati attorno ai 3 milioni di dollari.

TVL e volume di scambio INK

Questi numeri, se confrontati con quelli dei principali Layer 2 oggi sul mercato, mettono in evidenza la natura ancora embrionale dell’ecosistema Ink, che nei prossimi mesi dovrà puntare ad attrarre una base crescente di utenti e liquidità per rafforzare la propria posizione nel panorama on-chain.

Un’altra sfida significativa riguarda il tema della decentralizzazione. Ink nasce come progetto strettamente legato all’exchange di Kraken, e attualmente adotta un modello operativo fortemente centralizzato, specialmente per quanto riguarda il sequencer e l’infrastruttura di rete. 

Se da un lato questo approccio consente una maggiore efficienza e controllo nelle fasi iniziali, dall’altro pone interrogativi sulla futura distribuzione del potere e del controllo all’interno della rete. Alla luce di ciò, il passaggio verso un modello più decentralizzato e permissionless sarà cruciale per la credibilità di Ink nel lungo termine.

Considerazioni finali

Grazie alla forte integrazione all’interno dell’ecosistema Ethereum e a una struttura tecnica basata sull’OP Stack, Ink si sta affermando come una blockchain solida, in forte crescita e perfettamente inserita nel contesto della DeFi, nonostante la sua giovane età.

Il futuro lancio della coin INK, accompagnato da un airdrop mirato agli utenti attivi, potrebbe rappresentare un momento chiave per catalizzare l’attenzione del mercato e incentivare una rapida crescita dell’adozione e della liquidità on-chain.

Tuttavia, Ink dovrà affrontare sfide importanti: in primis la decentralizzazione della rete, ancora oggi fortemente legata all’infrastruttura centralizzata di Kraken, e la necessità di costruire una massa solida di utenti e attività reale all’interno del suo network.

Sebbene la domanda “che cos’è Ink e come funziona” potrebbe ad oggi risultare una curiosità per pochi addetti ai lavori, l’evoluzione del progetto — unita al lancio del token e all’espansione dell’ecosistema — potrebbe presto renderla una delle ricerche chiave per chi vuole capire dove sta andando il futuro delle Layer 2 su Ethereum e della finanza decentralizzata.

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