Che cos’è Grok: la nuova AI creata da Elon Musk
24 luglio, 2025
10 min

Che cos’è Grok: l’intelligenza artificiale di xAI che vuole ridefinire il concetto di assistente virtuale
Grok è un modello di intelligenza artificiale sviluppato da xAI, la società fondata da Elon Musk nel 2023, con l’obiettivo di realizzare un AI estremamente aggiornata sugli avvenimenti in tempo reale, grazie all’integrazione con l’enorme flusso di dati generato quotidianamente su X (ex Twitter).
Nato per competere con i colossi americani e cinesi come ChatGPT o DeepSeek, Grok si propone come un’alternativa dallo stile meno istituzionale: più irriverente, sarcastico e per certi versi meno politically correct.
Attualmente, la piattaforma registra una media compresa tra 6 e 16 milioni di visite giornaliere, consolidando il proprio ruolo di protagonista nel panorama dell’intelligenza artificiale conversazionale.
Vuoi sapere che cos’è Grok e perché è diverso dagli altri? Allora sei nel posto giusto.
Che cos’è Grok
Grok è un chatbot AI basato su Large Language Model (LLM) che si inserisce nel crescente panorama dell’intelligenza artificiale generativa, divenuto sempre più centrale dopo il successo globale di ChatGPT.
A differenza dei tradizionali assistenti virtuali, Grok nasce con un’integrazione nativa su X che gli permette di attingere direttamente al flusso continuo di contenuti generati dagli utenti all’interno del famoso social network, offrendo risposte che non si limitano solo a ciò che “sa”, ma che riflettono ciò che accade in tempo reale.
In un panorama informativo sempre più rapido e frammentato, Grok si propone come un assistente personale capace di guidarci all’interno del flusso continuo di contenuti, aiutandoci a distinguere il vero dal falso e l’utile dal rumore di fondo.
Grok 3
Grok 3, rilasciato il 17 febbraio 2025 insieme alla sua versione semplificata Grok 3 Mini, rappresenta l’evoluzione più avanzata del modello di intelligenza artificiale sviluppato da xAI.
Grazie all’enorme potenza di calcolo offerta dal supercomputer Colossus – un’infrastruttura che oggi conta circa 200.000 GPU – Grok 3 è in grado di elaborare informazioni con una velocità e una profondità dieci volte superiori rispetto alla generazione precedente.
Un’evoluzione che non si misura solo nei numeri, ma nella capacità di Grok di offrire risposte più complesse, contestuali e rilevanti, consolidando la sua posizione tra gli LLM più avanzati del momento.
Le caratteristiche più innovative di Grok 3:
- Ragionamento Avanzato: Grok 3 introduce un’architettura migliorata che gli consente di affrontare problemi complessi con maggiore precisione, dal ragionamento logico alla risoluzione di quesiti matematici e scientifici. La modalità Think Mode, attivabile tramite l’interfaccia utente, permette a Grok di analizzare le informazioni descritte dall’utente in profondità prima di fornire una risposta, garantendo risultati più accurati.
- DeepSearch Mode: con questa funzionalità, attivabile su richiesta, Grok 3 esegue ricerche iterative sul web, analizzando fonti multiple per fornire risposte complete e ben documentate, ideali per domande che richiedono un’analisi approfondita.
- Generazione di Immagini: integrando il modello Aurora, Grok 3 consente agli utenti di creare immagini basate su descrizioni testuali, ampliando le sue applicazioni creative.
- Supporto Multilingue: Grok 3 è stato ottimizzato per comprendere e rispondere in diverse lingue, tra cui l’italiano, con una fluidità e una precisione che lo rendono accessibile a un pubblico globale.
Tutte queste nuove funzionalità hanno contribuito a consolidare la posizione di Grok come uno dei chatbot più avanzati sul mercato, permettendogli di scalare rapidamente le classifiche e distinguersi per intelligenza e reattività.
Prestazioni: come si comporta Grok 3 nei benchmark?
Per valutare le reali capacità computazionali di Grok 3 e rispondere alla domanda “che cos’è Grok e quanto è avanzato”, il modello è stato sottoposto a una serie di benchmark comparativi, ovvero test standardizzati utilizzati per misurare le prestazioni dei sistemi di intelligenza artificiale in compiti specifici.
Tra questi, primo fra tutti in ordine di rilevanza risulta essere l’American Invitational Mathematics Examination (AIME), una prova di matematica avanzata destinata agli studenti delle scuole superiori negli Stati Uniti.
Al termine del test, Grok 3 ha ottenuto un punteggio del 93,3%, superando nettamente altri chatbot come DeepSeek, Gemini 2.0 e persino O3 Mini di ChatGPT, a conferma dell’elevata potenza computazionale del nuovo modello di intelligenza artificiale sviluppato da xAI.
Anche altri test, come il GPQA – che valuta il ragionamento esperto a livello universitario – e il LiveCodeBench – che misura la capacità di scrivere codice e risolvere problemi tecnici – hanno confermato le prestazioni eccellenti del modello, evidenziando risultati costantemente superiori rispetto alla concorrenza.
Questi dati, insieme ai feedback condivisi all’interno dei vari forum online di intelligenza artificiale, confermano di come Grok, al di là dei proclami e delle promesse, si sta affermando concretamente come uno dei chatbot più aggiornati e performanti del settore.
Grok integrato in X, un nuovo modo di vivere l’informazione
Nel panorama sempre più affollato dell’intelligenza artificiale conversazionale, Grok si distingue non solo per le sue capacità tecniche, ma per il modo in cui si inserisce nel tessuto vivo dell’informazione digitale. La sua integrazione nativa con X non è una semplice funzione in più, ma il cuore stesso della sua identità.
Mentre la maggior parte dei chatbot opera in ambienti separati, dove la conversazione è confinata a una finestra isolata, Grok si muove dentro la piattaforma, nel ritmo quotidiano delle discussioni, dei post, delle polemiche e degli slanci virali. Non è un assistente da attivare su comando, ma un’intelligenza che si innesta nel flusso, pronta a intervenire dove serve, quando serve.
Il risultato è un’interazione più fluida, più umana, dove l’AI non è percepita come un’entità esterna ma come parte integrante della conversazione. Basta menzionarlo in un commento e Grok entra in gioco, capace di chiarire un concetto poco chiaro, sintetizzare una discussione o offrire un punto di vista informato su ciò che si sta leggendo. Il tutto senza interrompere il ritmo naturale dello scambio, ma adattandosi al tono e al contesto.
Questo lo rende uno strumento estremamente utile sia per l’utente generalista che desidera orientarsi meglio nel flusso costante di notizie, sia per creator, giornalisti e ricercatori che necessitano di un supporto veloce e affidabile per analizzare fonti, identificare fake news o contestualizzare dichiarazioni.
In prospettiva, l’integrazione tra Grok e X potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i contenuti social: non più semplici lettori o commentatori, ma utenti assistiti da un’intelligenza in grado di spiegare, sintetizzare e validare l’informazione in tempo reale.
Grok e Polymarket, una nuova alleanza strategica
Il 6 giugno 2025 è stata annunciata un’innovativa collaborazione tra Grok e Polymarket, la piattaforma leader nei mercati previsionali basata su tecnologia blockchain. Un accordo che apre una nuova prospettiva nel rapporto tra intelligenza artificiale e acquisizione dei dati, avvicinando il mondo dell’AI a fonti di informazione dinamiche, decentralizzate e profondamente radicate nel comportamento collettivo degli utenti.
Grazie a questa partnership, Grok potrà attingere in tempo reale ai dati generati dai mercati di previsione di Polymarket, ottenendo una panoramica dinamica delle aspettative collettive su eventi futuri. In altre parole, la AI di Grok si arricchirà del “sentiment” espresso da migliaia di utenti, traducendo queste informazioni in risposte più precise, attuali e aderenti alla realtà.
Questa integrazione non solo potenzia le capacità di Grok, ma segna anche un punto d’incontro strategico tra intelligenza artificiale e social media. Un passo avanti che potrebbe trasformare il modo in cui ci informiamo, discutiamo e prendiamo decisioni nel contesto digitale contemporaneo.
Ostacoli normativi e restrizioni in Europa e Regno Unito
Per chi si chiede che cos’è Grok e dove sia effettivamente disponibile, la risposta non è del tutto immediata. Al momento, infatti, l’accesso diretto al chatbot tramite il sito ufficiale non è ancora attivo né in Europa né nel Regno Unito, a causa della mancata piena conformità alle normative locali sulla privacy, come il GDPR.
Tuttavia, l’esperienza d’uso non è del tutto preclusa agli utenti europei. Grok è già integrato all’interno della piattaforma X, dove può essere utilizzato dagli utenti abbonati ai piani Premium e Premium+. In particolare, il piano Premium+ garantisce l’accesso completo a tutte le funzionalità più avanzate del modello.
Questo significa che, anche in assenza di un lancio ufficiale nei Paesi soggetti a restrizioni normative, è comunque possibile interagire con Grok direttamente dall’app di X, anche se in una forma leggermente diversa rispetto all’accesso tramite il sito.
Dal chatbot all’AI agent: il (possibile) salto di Grok nel mondo crypto
Con gli ultimi aggiornamenti e il crescente aumento della potenza di calcolo, Grok potrebbe presto evolversi fino a diventare ciò che nel mondo del Web3 viene definito un AI agent, ovvero un assistente intelligente in grado di guidare passo dopo passo l’utente all’interno dell’universo crypto.
Con l’interesse sempre più forte verso l’integrazione tra intelligenza artificiale e tecnologie decentralizzate, Grok emerge come uno dei potenziali protagonisti di questa rivoluzione. La sua possibile evoluzione in un AI agent operativo nel Web3 potrebbe trasformare radicalmente l’esperienza dell’utente, rendendo l’accesso al mondo crypto più semplice, guidato e comprensibile anche per chi si avvicina per la prima volta a questo ecosistema.
A rafforzare questa ipotesi contribuiscono diversi segnali concreti come la partnership con Polymarket, l’interesse storico dichiarato più volte dai Elon Musk per applicazioni decentralizzate, e l’architettura sempre più modulare di Grok, che lo rende potenzialmente compatibile nel futuro per il collegamento con wallet, smart contract e interfacce di governance distribuita.
Sebbene si tratti ancora di una prospettiva ipotetica, il potenziale di un simile scenario è enorme e potrebbe segnare un punto di svolta nel processo di adozione su larga scala delle tecnologie blockchain.
Conclusioni
Dopo aver chiarito che cos’è Grok e analizzato le sue principali caratteristiche, il suo potenziale appare evidente. Con la versione 3 e l’integrazione sempre più profonda con X, Grok sta superando il ruolo di semplice assistente e si sta trasformando in un interprete attivo dell’informazione digitale, capace di contestualizzare, sintetizzare e guidare l’utente in ambienti complessi.
A questo si aggiunge un’evoluzione particolarmente interessante, ovvero la possibilità che Grok diventi uno dei primi AI agent realmente operativi nel Web3. Se questa direzione verrà confermata, potrebbe semplificare drasticamente l’accesso al mondo crypto e contribuire a un’adozione più ampia e inclusiva.
Resta tuttavia aperta la questione regolamentare. L’AI avanza più rapidamente delle norme che dovrebbero governarla e Grok, per visibilità e impatto, sarà probabilmente sempre più al centro di questo dibattito. Il suo futuro dipenderà quindi anche dalla sua capacità di innovare mantenendo un equilibrio tra progresso tecnologico e rispetto delle regole.