Il mercato globale: la distribuzione della ricchezza nel mondo
6 ottobre, 2021
10 min
Nella tabella di seguito puoi vedere la dimensione di tutti i mercati globali a partire dall’argento, il più modesto. Preparati ad affrontare cifre enormi, quasi inimmaginabili.
In questo articolo analizzeremo ogni voce di questa tabella, per capire la distribuzione della ricchezza su diversi livelli e settori, e avere una prospettiva ampia sull’economia mondiale.
Valute e Materie prime
Nella prima metà della classifica troviamo, come mercati più piccoli in assoluto quello dell’Argento e delle Criptovalute. Più avanti compaiono Oro e Monete e banconote, in quanto moneta fisica.
Che il mercato delle criptovalute sia tra i più ristretti non ci deve sorprendere. Infatti, nonostante i ripetuti boom, il settore è nella sua infanzia se paragonato agli altri mercati e agli asset finanziari.
Imprese, monete, immobili e persino i derivati hanno una storia che può essere rintracciata fin nell’antichità. Le criptovalute invece trovano le prime premesse tecnologiche solo negli anni ’90 e la prima vera criptovaluta è nata nel 2009. Non poteva nemmeno essere considerato un mercato allora, non fino al 2017.
Il valore complessivo del mercato delle criptovalute è espresso tramite la Capitalizzazione di mercato delle prime 12.282 criptovalute, che è stimato attualmente sui 2.167 miliardi di dollari.
Delle materie prime invece abbiamo parlato su Young Platform Academy, in particolare in quanto possibili beni rifugio.
Aggregati monetari: cosa sono
Gli aggregati monetari, a differenza di “Monete e banconote”, comprendono anche la moneta in forma di depositi, altri tipi di asset e in formato elettronico.
Secondo le definizioni della BCE, l’aggregato monetario ristretto (M1) comprende le banconote e le monete in circolazione e i depositi in conto corrente. Tutte le monete a corso legale e le riserve obbligatorie delle banche presso la banca centrale costituiscono la cosiddetta base monetaria, anche denominata come M0. In generale l’M1 è l’insieme di tutta la moneta che deve essere accettata come mezzo di pagamento.
L’aggregato intermedio (M2) comprende M1 e altri asset molto liquidi con valore certo nel futuro, ma la cui conversione in M1 può essere soggetta a qualche restrizione. Comprendono i depositi con scadenza prestabilita fino a due anni e i depositi rimborsabili con preavviso fino a tre mesi.
L’aggregato monetario ampio (M3) comprende, oltre a M2, alcuni strumenti emessi da varie istituzioni finanziarie monetarie con un alto grado di liquidità e di certezza del prezzo, come le quote dei fondi comuni monetari e le obbligazioni bancarie con scadenza fino a due anni. La Banca Centrale Europea nelle sue analisi presta particolare attenzione all’aggregato monetario M3, perché include tutti gli strumenti liquidi ed è più stabile di M1 e M2.
Stati Uniti: un caso a parte
Gli Stati Uniti sono il paese dove si trovano più ricchi al mondo. Qui risiede il 39% della ricchezza mondiale.
Per questo si merita un paragrafo a parte e voci tutte sue all’interno della tabella.
La sola Federal Reserve, la banca centrale statunitense, ha ben 8 trilioni in asset. Di contro, il deficit degli USA ammonta a 3 trilioni.
Il deficit rappresenta la differenza tra le uscite e le entrate nel bilancio statale. Quando le uscite sono superiori alle entrate, il deficit sale e il governo è costretto a chiedere un prestito. Quando il governo chiede un prestito per coprire il deficit, genera il debito pubblico, di cui discuteremo più avanti.
Anche la Fortune 500 riguarda gli Stati Uniti. Si tratta infatti di una lista annuale compilata e pubblicata dalla rivista Fortune che classifica 500 delle più grandi società degli Stati Uniti in base alle entrate totali per i loro rispettivi anni fiscali. L’elenco include aziende pubbliche e aziende private che rendono disponibili i loro bilanci.
Passiamo alle spese militari mondiali, che superano di poco il mercato dell’argento. In questo campo gli Stati Uniti “eccellono”, seguiti subito dalla Cina. Insieme costituiscono la metà di tutta la spesa militare mondiale. Il dato parla forte e chiaro.
Giappone: tra ricchezza e debito
Nel 2021 i primi 6 paesi col debito più grande sono:
- Giappone
- Sudan
- Grecia
- Eritrea
- Suriname
- Italia
Il debito solitamente si misura col rapporto tra debito e PIL, espresso in percentuale, e indica in particolare la possibilità che lo stato ha di ripagare il suo debito. Più questa percentuale è alta, meno possibilità ha.
Il Giappone è in testa da vari anni. il rapporto debito/PIL del paese ha superato per la prima volta il 100% negli anni ’90 e nel 2010 è diventato la prima economia avanzata a raggiungere il 200%. Ma il Giappone non era un’economia avanzata?
Proprio per questo motivo, negli anni ’90 il Giappone ha visto la più grande bolla finanziaria della storia, che ha coinvolto tutto il suo mercato interno, causando una grave deflazione (rialzo dei prezzi). Questa situazione è stata gestita da parte della banca centrale con politiche monetarie straordinarie che hanno aggravato la situazione.
Tra queste, l’abbassamento del tasso d’interesse allo 0%, che ha incentivato enormemente la richiesta di prestiti, aumentando così il debito nazionale.
Ricordiamo però che debito non significa effettiva povertà. Nonostante l’ingente debito, infatti, il Giappone è la terza nazione con più milionari, e tra le più ricche al mondo.
Mercato azionario globale
Sul mercato azionario globale è possibile acquistare partecipazioni o quote di aziende pubbliche.
Le aziende rendono disponibili sul mercato quote societarie quando diventano tanto grandi da aver bisogno di continui capitali per poter mantenere la propria attività, talmente tanti che non bastano investitori privati.
Il 46% dei mercati azionari è costituito dall’unione del New York Stock Exchange (NYSE) (31.5%) e del NASDAQ (14.5%), entrambi con sede a New York.
Seguono Shanghai, Giappone, Hong Kong, Europa, Shenzhen, Londra, Toronto e India.
Immobili
Il valore degli immobili globali comprende in ordine di rilevanza gli immobili residenziali, commerciali e ad uso agricolo. Racchiude quindi il valore di tutte le proprietà esistenti.
I Derivati: il motore che muove il mercato globale
“A mio parere, i derivati sono armi finanziarie di distruzione di massa, che portano pericoli che, anche se ora latenti, sono potenzialmente letali.” – Warren Buffett
Gli strumenti derivati (o derivati) sono strumenti finanziari in forma di contratto che derivano il loro prezzo da un asset sottostante. Questi comprendono ad esempio i Futures e i Swap.
Si tratta di contratti tra due parti in cui una delle due parti sceglie di trarre profitto dalla crescita di un asset, mentre l’altra trarrà profitto dal deprezzamento dell’asset.
Questo strumento sottostante può essere un’azione, un’obbligazione, ma anche una valuta, materia prima o persino un tasso d’interesse.
L’ampiezza di questo mercato in parte è dovuta al fatto che può riguardare qualunque tipo di strumento o bene, tuttavia nella sua misura più completa, è così ampio da superare ogni mercato esistente, e persino la ricchezza mondiale. Com’è possibile?
Come visibile dalla nostra tabella di riferimento, il valore dei derivati globali può essere misurato tramite il valore di mercato o il valore figurato. La differenza è sostanziale, tanto che il suo valore di mercato supera di poco quello dell’oro.
Il valore di mercato considera il prezzo di una singola unità dello strumento finanziario. È quindi il risultato della somme di tutti i prezzi dei derivati sul mercato globale.
Il valore figurato rappresenta invece i prezzi moltiplicati per tutte le unità degli strumenti presenti sul mercato, quindi riunisce tutta la domanda e l’offerta, in altre parole tutte le posizioni aperte sugli exchange e broker. Per questo motivo il valore figurato è molto più elevato.
Cosa vuol dire questo per le criptovalute?
Le riflessioni che possono scaturire da questa classifica sono tantissime, ma come al solito ci concentriamo sui temi a noi vicini, ossia le criptovalute.
Il modo in cui è attualmente distribuita la ricchezza nel mondo, infatti, ci può suggerire le opportunità più interessanti per il settore delle criptovalute.
Gli Stati Uniti, in quanto concentrato di ricchezza, è il luogo più ovvio in cui trovare i grandi capitali, inoltre il paese è noto per la sua fervente imprenditorialità, che favorisce la crescita del settore all’interno del mercato globale. Dall’altro lato, c’è il muro della SEC e altri regolatori.
La questione del debito invece si può ricollegare alla DeFi, che sta sviluppando sempre più soluzioni alternative nel campo dei servizi finanziari e soprattutto per richiedere prestiti a condizioni convenienti e indipendenti dai tassi d’interesse delle banche.
In ultimo, i numeri ci dimostrano come i derivati siano un’ottima opportunità per la DeFi, che sta producendo le prime forme di asset derivati su blockchain.
Questo articolo è stato scritto dal team di Young Platform, l’exchange di criptovalute 100% italiano. Da anni ci impegniamo a fornire informazioni utili e gratuite a chiunque desideri approfondire il tema della blockchain e delle criptovalute. Siamo convinti che la conoscenza, unita a una piattaforma semplice per la compravendita di criptovalute come Young Platform, possa essere il nostro contributo per rendere questo settore davvero accessibile a tutti. Se desideri dare un’occhiata al nostro exchange, ti basterà cliccare qui sotto.