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Fear and Greed index: cos’è e cosa significa

20 agosto, 2023

11 min

Fear and Greed index: cos’è e cosa significa
Principiante

Scoprire cos’è il Fear and Greed Index è il primo passo se vuoi approfondire la psicologia dei mercati. Si tratta infatti di un indicatore finanziario che tenta di stimare il sentiment prevalente, ossia l’atteggiamento e le emozioni degli investitori verso un particolare strumento finanziario in un dato momento. Iniziamo dunque analizzando le emozioni che il Fear and Greed Index prende in considerazione.

Che cosa misura il Fear and Greed Index?

Per determinare cos’è il Fear and Greed Index, partiamo dalle emozioni che misura. Definirle ci aiuterà a capire cosa significa per gli investitori, i trader, e per te in prima persona.

Secondo la teoria dei cicli di mercato, l’andamento dei prezzi oscilla in un ciclo continuo composto da 4 fasi, come le 4 stagioni: espansione, picco, contrazione e depressione

A una fase di rialzo dei prezzi (bull market), segue sempre un periodo di ribasso degli stessi (bear market). Non tutti i partecipanti al mercato conoscono questi cicli, e non è prevedibile quando inizia o finisce una di queste fasi.

Per questo motivo, gli investitori reagiscono in modi irrazionali alle oscillazioni di prezzo, influenzandone a loro volta l’andamento. Più forti sono le emozioni che guidano gli investitori, più forte sarà l’impatto sul prezzo.

Si parla principalmente di due emozioni che guidano le scelte d’investimento e che stanno alle due estremità di uno spettro: la paura e l’avidità.

Naturalmente ce ne sono molte altre che colorano le fasi dei cicli di mercato, come la delusione, l’entusiasmo, la FOMO, il dubbio e così via. La finanza comportamentale studia questi e altri effetti psicologici che si attivano durante l’esperienza dei mercati. Tuttavia, paura e avidità, trattandosi dei due estremi, sono più facili da individuare.

La paura di solito raggiunge il suo punto massimo durante il bear market, soprattutto in seguito a improvvisi crolli che durano molto o si accumulano uno dietro l’altro.

Esattamente al contrario, l’avidità viene alimentata dal bull market, la cui spinta al rialzo fomenta l’entusiasmo e l’ambizione degli investitori a raccogliere i massimi profitti.

Dedichiamo un momento all’esplorazione di questi due sentimenti, per apprezzare meglio cosa significa il Fear and Greed index per il mercato.

Che cosa sono la paura e l’avidità?

Innanzitutto, che cos’è la paura del Fear and Greed Index? Questo è un sentimento che si nasconde dietro tantissimi comportamenti negativi e prende numerose forme: la paura di perdere i propri averi, di compiere errori, dell’ignoto, del futuro, l’insicurezza, l’ansia. La sfumatura più positiva della paura è la cautela, che può essere preziosa per un investitore, tuttavia all’estremità del Fear and Greed Index “paura” significa “atteggiamento irrazionale e incontrollato”.

L’avidità è più specifica della paura, e viene definita come “il forte desiderio di più ricchezze e potere rispetto ai bisogni di un individuo”. Da non confondere con l’avarizia, che è invece la tendenza a trattenere e difendere le proprie ricchezze. 

Questo sentimento ha due facce: da una parte ha una radice egoista, materialista, porta all’eterna insoddisfazione e per la forte carica adrenalinica che induce nel nostro cervello, può causare dipendenza

Dall’altra, alcuni studiosi ne argomentano l’importanza per la sopravvivenza dell’essere umano, in quanto tratto evolutivo che promuove l’auto-conservazione. A proposito, è iconica la figura di Gordon Gekko, protagonista del film “Wall Street” del 1987 che argomenta la bontà dell’avidità (“Greed is good”). Questo personaggio provocatorio, tuttavia, voleva essere un avvertimento sulle conseguenze dell’avidità. Infatti, se questa finisce per dominare la nostra vita, può apportare grandi danni e infelicità.

Alcuni studiosi, tra cui Lola Lopes, ritengono invece che sia un diverso spettro a guidare i mercati, quello tra paura e speranza. In questa configurazione, se la paura spinge gli investitori a chiedersi: “quanto può andare male?”, la speranza cambia la prospettiva: “quanto può andare bene?”. 

A confermare questa tesi, osserviamo che anche al di fuori della finanza, i termini hanno significati letteralmente opposti tra loro. Inoltre, se l’avidità è un sentimento che trova spazio in alcuni profili psicologici, la speranza è innata nella maggior parte delle persone, ed è comune ad avidi, bisognosi, ambiziosi, sognatori.

A confutarla, invece, sottolineiamo che il termine “speranza” non riesce nel descrivere quel sentimento di “ottimismo cieco” che corrisponderebbe all’opposto dell’estrema paura; “avidità” invece coglie meglio quella sfumatura di irrazionalità che tipicamente emerge in un mercato finanziario in subbuglio. 

Ricordiamo a proposito cos’è il fear and greed index e i sentimenti che misura. Quelli che ci interessa osservare ai fini dell’investimento o del trading sono sentimenti estremi, quindi pericolosi per la lucidità e razionalità necessaria in questo contesto. 

Ciò che questo indice tenta di stimare è chiaro, ma come si fa a ridurre complessi sentimenti umani a un numero? Vediamolo con alcuni esempi di indici reali.

Come si calcola il Fear and Greed Index?

Quando ci chiediamo cos’è il Fear and Greed Index dobbiamo comprendere che non ne esiste soltanto uno nella pratica, ma ne troviamo alcuni principali. I due indici più celebri nella finanza tradizionale sono il VIX, l’indice di volatilità della CBOE (Chicago Board Options Exchange), e il CNN Fear & Greed index. Nel mercato crypto invece abbiamo l’indice crypto sviluppato da Alternative.me.

CBOE volatility index (VIX)

Il VIX si basa su due presupposti:

  • Che l’indice S&P500 sia rappresentativo del mercato azionario. Questo indice infatti rappresenta la performance delle 500 maggiori aziende statunitensi.
  • Che la volatilità sia direttamente proporzionale alla paura. Pensaci: la paura porta a reazioni istintive e quindi immediate, come ad esempio “vendere subito”, un’azione che implica volatilità nei prezzi.

Il VIX rappresenta le aspettative del mercato sulla forza relativa a breve termine dell’indice S&P500 (SPX). In termini più semplici, indica il prezzo a cui gli investitori sono disposti a negoziare lo SPX nell’immediato futuro, fornendo quindi una stima piuttosto precisa di quello che accadrà a breve sui mercati azionari.

In particolare, il valore del VIX deriva direttamente dai prezzi delle opzioni sull’indice SPX con scadenza a breve termine, generando quindi una proiezione a 30 giorni della volatilità.

Generalmente il VIX e il prezzo dello SPX vanno in direzioni opposte, tuttavia ci sono state eccezioni. Di solito, comunque, quando lo S&P500 sale, la volatilità e la paura scendono; quando le quote delle top 500 crollano, la volatilità e la paura impennano. 

Storicamente, il valore del VIX è oscillato tra gli estremi di 9 e 82 punti. Generalmente, valori sotto il 20 indicano stabilità e sicurezza, mentre quelli sopra il 30 ci parlano di paura e rischio.

CNN Fear&Greed Index

Cos’è il Fear and Greed Index, invece, secondo la CNN? L’approccio utilizzato da questi analisti è più “olistico” rispetto a quello della CBOE. Si basa infatti su 7 indicatori di mercato, incluso lo stesso VIX. Non è necessario capirli tutti, ma li elenchiamo di seguito per completezza e per fornire una maggiore concretezza:

  • Momentum del prezzo delle azioni – La performance dell’indice S&P500 rispetto alla sua media mobile (MA) a 125 giorni.
  • Forza del prezzo delle azioni – Per calcolarlo, si confronta il numero di titoli che hanno raggiunto i massimi contro i minimi nelle ultime 52 settimane alla Borsa di New York (NYSE).
  • Ampiezza del prezzo delle azioni – Questo indicatore prevede l’analisi del volume degli scambi dei titoli in crescita e in calo sul NYSE.
  • Opzioni put e call – Viene calcolato il rapporto acquisti/vendite dei contratti derivati chiamati “opzioni”, confrontando il volume di negoziazione delle opzioni di vendita (put) ribassiste con quello delle opzioni acquisto (call) rialziste.
  • Volatilità del mercato – Si usa l’indice di volatilità CBOE (VIX) per valutare l’ansia degli investitori.
  • Domanda di beni rifugio – Viene valutata la performance dei titoli azionari rispetto a quella dei titoli obbligazionari, in quanto gli investitori cercano tipicamente i titoli obbligazionari nei momenti di incertezza.
  • Domanda di obbligazioni spazzatura – Viene valutato lo spread tra i rendimenti delle obbligazioni a basso rischio/rendimento e quelle ad alto rischio/rendimento (“spazzatura” o junk bond).

A ciascuno di questi sette indicatori viene assegnato un valore compreso tra 0 e 100, la cui media costituisce il valore del Fear and Greed Index.

In genere, un’estrema paura significa che gli investitori sono pessimisti e potrebbero aver venduto eccessivamente (oversold). Al contrario, l’estrema avidità indica che il mercato potrebbe aver subito troppi acquisti (overbought).

Cos’è il Fear and Greed Index per le criptovalute, invece? Lo vediamo subito considerando il principale indice disponibile attualmente.

Crypto Fear and Greed Index

Introdotto nel 2017 dal sito web Alternative.me, l’indice mira a valutare il sentiment prevalente nei mercati delle criptovalute, sulla base della performance di Bitcoin.

Anche il crypto index opera su una scala da 0 a 100, con 0 che rappresenta la paura estrema (in rosso), 50 che indica un sentimento neutrale e 100 che indica l’avidità estrema (in blu). Per valutare il sentiment, l’indice utilizza diverse fonti di dati, che riassumiamo di seguito:

  • Volatilità di Bitcoin – rispetto ai valori medi degli ultimi 30/90 giorni
  • Momentum di mercato/Volume di BTC – rispetto ai valori medi degli ultimi 30/90 giorni
  • Social Media – conteggia il numero dei post su vari hashtag di Twitter e il loro tasso d’interazione
  • Dominance di Bitcoin – l’aumento indica generalmente paura, e viceversa.
  • Tendenze – analisi delle ricerche su Google Trends relative a BTC.

Vediamo ora cosa significa il Fear and Greed Index e come può aiutare gli investitori a prendere coscienza di queste emozioni ed evitarle, o sfruttarle per il proprio guadagno.

Come utilizzare il Fear and Greed Index

Se si decide di includere il Fear and Greed Index nella propria analisi e strategia d’investimento, è sempre bene ricordare che va letto insieme ad altri indicatori che ne confermino i segnali.

Inoltre, occorre considerare che questo indice reagisce ad eventi nel breve termine, soprattutto nel volatile mercato crypto. Se non si possiedono le competenze di trading e analisi tecnica necessarie a usare questo valore come indicatore, può comunque essere utile osservarne il grafico per avere un’idea del sentiment attuale e comprendere il proprio atteggiamento, prima di agire irrazionalmente.

Tuttavia, ci sono altri modi per evitare di essere influenzati dagli effetti psicologici delle oscillazioni di mercato.

Come consigliano gli analisti della Morgan Stanley, è bene prima di tutto “escludere le informazioni irrilevanti e il rumore, e resistere all’impulso di seguire la folla”, concentrandosi piuttosto a diversificare il proprio portafoglio nel modo più appropriato rispetto alla fase di mercato. 

Un altro metodo per non lasciarsi influenzare è entrare nel mercato in modo costante e misurato: acquistando con piccoli importi a cadenza regolare, si ottiene statisticamente una spesa media conveniente. Tentare di seguire il mercato è un esempio di avidità insoddisfatta: non esiste il momento giusto per investire.

Per i non addetti ai lavori, dunque cos’è il Fear and Greed Index? Un monito costante a non farsi prendere dalle emozioni, e a non seguire la folla.

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