logo academy

Registrare un dominio internet: le cose da sapere prima di iniziare

3 febbraio, 2023

8 min

Registrare un dominio internet: le cose da sapere prima di iniziare
Principiante

Quando si decide di registrare un dominio internet, e si deve quindi scegliere il nome del proprio sito web, è necessario tenere a mente prima di tutto lo scopo per cui lo si sta creando, e in secondo luogo le pratiche che bisogna evitare per legge e da cui è bene difendersi.

Perché registrare un dominio internet?

Ci sono fondamentalmente due grandi motivi per cui si decide di acquistare e registrare domini internet. Il primo è per promuovere la propria attività, che sia una società o una libera professione. In questo caso si può scegliere di considerare solamente l’eventualità di tenere il dominio sul lungo termine, oppure lasciare aperta anche la possibilità di un giorno rivenderlo nel modo più vantaggioso possibile.

Il secondo motivo può essere invece proprio quello di rivenderlo o di trarne profitto in qualche modo.

Vediamo dunque le possibilità da considerare prima di scegliere il nome di dominio da registrare.

1. Il dominio di primo livello (TLD)

L’emissione di nuovi domini di primo livello (TLD) avviene periodicamente e continua ancora oggi: è un evento a cui prestare attenzione per cogliere le occasioni migliori, qualunque sia lo scopo del tuo dominio.

Oggi ci sono oltre 1500 TLD, e per la loro scelta va considerato sia il loro significato semantico che la disponibilità di nomi di dominio per ognuno.

Ad esempio, sarebbe poco opportuno e poco conveniente dedicare il dominio “travel.pizza” a un’agenzia di viaggi in Asia, dall’altra l’emissione del TLD .pizza nel 2013 ha dato l’occasione ad alcuni di ottenere nomi di dominio molto convenienti e ambiti nel settore di competenza.

Se la scelta del nome è orientata al profitto sul dominio stesso, esiste anche la possibilità di entrare nel mercato dei domini NFT e tentare di guadagnare tramite la creazione di un proprio TLD originale. Al contrario del sistema tradizionale, infatti, quello del Web3 non è dipendente dall’ICANN e permette anche maggiore libertà sulla gestione dei domini di primo livello. È il caso in particolare di Freename, un servizio di domini NFT con cui è anche possibile ricevere royalty dal proprio TLD registrato.

2. Il dropcatching e warehousing

La proprietà dei domini Internet è soggetta al pagamento di un abbonamento che, se non rinnovato, decade. Alla scadenza, chiunque potrebbe registrare il dominio come proprio, una pratica chiamata domain sniping o dropcatching. Questo è un rischio per coloro che vogliono mantenere la proprietà del sito e portare avanti la propria attività, per questo l’abbonamento deve essere gestito con cura, magari attraverso una funzionalità di rinnovo automatizzato.

Dall’altra parte può essere un’occasione per chi cerca un nome specifico che però non è disponibile. In questo caso il dropcatching può essere fatto in autonomia monitorando il mercato in cerca di drop, in alternativa esistono dei servizi di backordering con i quali ci si può mettere in lista d’attesa per quando si libera il dominio.

I registrar, però, spesso non restituiscono al pubblico i domini scaduti: ne assumono la proprietà, trasformandoli in “premium domains”, e potrebbero conservarli per i propri scopi, oppure organizzare aste dedicate alla rivendita. Questa attività, chiamata domain warehousing, non è ritenuta illegale dall’ICANN, ma il pubblico potrebbe considerarla sleale, in quanto limita l’accesso ai nomi di dominio.

3. Il domain parking

Questa strategia consiste nel trarre profitto da un sito inutilizzato, inserendovi delle ads e quindi guadagnando attraverso i click sulle pubblicità. 

Se ad esempio, vuoi registrare un dominio internet in anticipo per cogliere un’occasione, ma sai già che il tuo sito web sarà vuoto per un po’ di tempo, puoi considerare di ottimizzare il nome anche per il domain parking

Creare coerenza tra il nome del sito, i contenuti pubblicitari e il contenuto che presenterà in futuro potrebbe essere conveniente in questo senso. Si tratta inoltre di un’operazione facilitata dal servizio dei principali registrar.

4. Il domain flipping o tasting

Registrare dei domini internet a basso costo per poi rivenderli a cifre molto più alte è chiamato domain flipping. Una tecnica per testarne la profittabilità in questo senso è quella di sfruttare il “periodo di prova” di 5 giorni concesso dall’ICANN, per cui se dopo questo tempo il dominio non acquisisce un prezzo interessante o non viene acquistato, è possibile ottenere un rimborso completo della registrazione. Questo si chiama domain tasting, letteralmente “assaggiare un dominio”.

I volumi di ricerca per alcune parole molto comuni come “business”, “sport”, “meteo” rendono simili nomi particolarmente richiesti e quindi costosi. Infatti, essendo parole molto ricercate dagli utenti di internet, garantiscono molte visite e quindi guadagno sia dal domain parking che dall’utilizzo del sito per il marketing di un prodotto o servizio. 

Queste pratiche di solito sono d’interesse per chi fa della compravendita di domini il suo lavoro a tempo pieno, poiché il mercato è molto competitivo ad oggi. È tuttavia utile a tutti sapere che il proprio dominio potrebbe essere oggetto di interesse per questi trader del web e che potrebbero utilizzare mezzi sia leciti che illeciti per sfruttarne le potenzialità. Proprio di questo parliamo nel prossimo paragrafo.

Registrare un dominio internet in sicurezza

Ancora prima della bolla delle dotcom, la speculazione sui domini web dilagava senza alcun limite, data l’assenza di regolamentazione. La registrazione era aperta a tutti senza un controllo sui marchi registrati o sull’omonimia, perdipiù la competizione era scarsa. La prima misura contro pratiche fraudolente tuttavia arrivò presto: l’ICANN emise nel 1999 la Uniform Domain-Name Dispute-Resolution Policy (UDRP) a limitare proprio la contraffazione di domini che era all’ordine del giorno.

Da allora esistono pratiche perseguibili legate ai domini Internet: è illegale registrare un nome uguale ad un marchio registrato, o che possa essere confuso con esso, allo scopo di ottenere profitto dalla sua popolarità. In altre parole, vige il divieto di cybersquatting.

Esistono diverse tecniche di cybersquatting: il primo è il typosquatting, ovvero registrare un dominio internet sostituendo o invertendo l’ordine di alcune lettere di un nome originale. Gli errori di battitura su Internet, infatti, sono frequenti e potrebbero essere sfruttati per perpetrare truffe online (approfondisci l’argomento nell’articolo sul Social Engineering). 

Per esempio, registrare il nome wiikpedia.com sarebbe typosquatting, perchè intenzionalmente simile a wikipedia e generato dall’inversione delle lettere i e k. 

Il name hijacking accade invece quando un attore fraudolento prende il controllo della gestione di un dominio e ne modifica la registrazione a proprio nome. Per questo è fondamentale scegliere registrar con stringenti norme di sicurezza e rispettarle.

La pratica del Reverse Domain Name Hijacking o RDNH è ancora più macchinosa: si tratta di una sorta di furto d’identità volto a fingersi i veri proprietari di un marchio e tentare di “rivendicare” un dominio come proprio in malafede.

Come proteggersi da questi tentativi di cybersquatting? Alcune imprese acquistano tutti i possibili refusi dei propri domini per evitare che dei malintenzionati lo facciano, tuttavia le variabili possono essere molto numerose e richiedere un investimento sostanzioso, oltre che tornare sul mercato in modo imprevedibile. Si tratta inoltre di una possibilità che deve essere presa in considerazione dai sistemi di cybersecurity delle aziende, che possono implementare anche il machine learning per anticipare tentativi di typosquatting o name hijacking.

Tiriamo le somme. Prima di scegliere un dominio internet, è bene controllare questi aspetti:

  • Che i nomi di tuo interesse siano disponibili per SLD e TLD;
  • Di essere in grado di affrontare un mercato molto competitivo e ad alto rischio, se lo fai per speculazione;
  • Che il nome da te scelto sia legalmente utilizzabile: oggi le regolamentazioni sono più stringenti;
  • Di avere personalmente in gestione il dominio con delle misure di sicurezza attive quali l’autenticazione a 2 fattori;
  • Di poter gestire l’abbonamento in modo efficiente per evitare dropcatching;
  • Di poter affrontare tentativi di cybersquatting se hai un dominio richiesto;

Se dopo questa analisi, scopri che registrare un dominio internet non ti conviene, considera anche l’alternativa dei domini NFT: un mercato tutto nuovo.

Correlati