Il prezzo di Bitcoin è prevedibile? La legge di potenza spiegata
24 dicembre, 2024
12 min
Secondo la “Bitcoin Power Law Theory” BTC non rispetta leggi finanziarie o economiche, bensi leggi di potenza, che rendono il suo prezzo prevedibile.
Secondo la “Bitcoin Power Law Theory” e Giovanni Santostasi, il professore e ricercatore in fisica che l’ha formulata, Bitcoin sarebbe molto più simile ad una città o ad un organismo, che ad un asset finanziario. Questo perché il suo andamento di prezzo e, in generale, la crescita del suo intero ecosistema, sarebbe regolata da leggi di potenza che garantirebbero regolarità, ciclicità e quindi un altissimo grado di prevedibilità.
Scopri tutte le motivazioni dietro all’idea secondo cui il prezzo di Bitcoin sarebbe facilmente prevedibile.
Che cos’è una legge di potenza?
Le leggi di potenza sono molto popolari in natura e nei fenomeni sociali, ad esempio nei modelli che descrivono la crescita di una città o di una nazione. Si può dire che un sistema o un evento segue le logiche della legge di potenza quando il suo output si trasforma continuamente in input, dando vita ad un processo iterativo.
Pensiamo, per esempio, ad un’area geografica in cui una pandemia si sta diffondendo tra la popolazione. All’inizio le persone infette sono poche, ma quando gli individui malati (output) iniziano a contagiare quelli sani (input), il virus si espande esponenzialmente. Questo processo, che si ripete in modo iterativo – l’output o il numero di persone infette diventa l’input per la diffusione successiva – segue una legge di potenza. In altre parole, la diffusione non è costante ma accelera, se non viene contrastata da misure di contenimento.
Secondo la “Bitcoin Power Law Theory” è esattamente quello che accade ad ogni parametro della rete Bitcoin, dove ad esempio l’hash rate attuale influenzerà quello futuro, così come gli utenti che utilizzano attualmente “convinceranno” altri a fare lo stesso.
Come vedremo più avanti nell’articolo, il grafico dell’espansione di una pandemia, se contrastata, ad esempio, vaccini o misure di contenimento, è molto simile a quello della crescita dell’ecosistema Bitcoin. Nello specifico cresce nel tempo attraverso potenze con esponente tre. Ma, almeno per ora, non mettiamo troppa carne al fuoco.
La teoria della legge di potenza applicata a Bitcoin
La “Bitcoin Power Law Theory” è in grado, secondo il suo creatore, di prevedere in modo estremamente preciso il prezzo di Bitcoin. Per arrivare a quella componente, però, è necessario procedere gradualmente, ragionando sul ciclo di feedback che determinano il valore di un singolo Bitcoin.
Si può incominciare assumendo che il valore di Bitcoin è aumentato in modo proporzionale al quadrato degli utenti che l’hanno utilizzato, una tendenza descritta da un principio fondamentale che regola la crescita e l’influenza delle reti, noto come la “Legge di Metcalfe”. Questa, coniata da Robert Metcalfe, cofondatore di Ethernet e pioniere nel campo delle reti informatiche, afferma proprio che il valore di un network è proporzionale al quadrato del numero di utenti o dispositivi collegati.
Con il tempo è diventato chiaro e lampante un altro rapporto di casualità: il valore di Bitcoin aumenta in modo proporzionale al “quadrato” delle risorse impiegate per il mining.
Questo risulta abbastanza comprensibile, in termini teorici, se si comprende che la crescita del prezzo di BTC contribuisce ad attirare più miner, poiché attratti dai potenziali guadagni che l’attività garantisce. Di conseguenza, questo scenario fa crescere l’hash rate, la potenza di calcolo globale destinata alla rete. Ma è anche verificabile attraverso l’analisi dei dati storici. Come si evince dal seguente grafico che deriva da alcune analisi a supporto di questa teoria.
Affrontiamo ora il primo ipotetico problema che avrebbe potuto ostacolare la crescita di Bitcoin se non fosse stato risolto, a monte, da Satoshi Nakamoto. La progressiva crescita dell’hash rate che abbiamo appena descritto, avrebbe potuto ridurre in modo insostenibile il tempo per la estrazione di un blocco, non permettendo di fatto a Bitcoin di funzionare.
Per esempio, una crescita repentina dell’hashrate avrebbe potuto portare il block time a 10 secondi, e quindi provocare un incremento superiore di circa cento volte dei Bitcoin emessi.
Tuttavia, grazie ad un meccanismo noto come “difficulty adjustment”, la blockchain di Bitcoin regola periodicamente la difficoltà del mining mantenendo il tempo di estrazione di un blocco intorno ai dieci minuti, nonostante l’aumento della hash rate. Questo assetto crea una condizione di equilibrio, dato che più miner entrano in gioco e più la difficulty, ovvero quanto è dispendioso in termini di potenza di calcolo minare un blocco, aumenta.
Più potenza di calcolo, nell’universo Bitcoin, significa più sicurezza, una caratteristica che a sua volta, secondo la teoria di Giovanni Santostasi, provocherebbe una crescita degli utenti attivi sulla rete. Questa relazione di causa effetto è un po’ più ostica da comprendere, benché sia comunque verificata dai dati che sostengono la Bitcoin Power Law Theory. In ogni caso, si può spiegare dicendo la sicurezza influisce indirettamente sul numero di utenti che utilizzano BTC e quindi sul totale dei portafoglio attivi, poiché se il sistema non fosse sicuro nessuno ci investirebbe.
In altre parole, la progressiva crescita dell’adozione di Bitcoin dimostra continuamente questo assunto, visto che nuovi individui si approcciano a questo nuovo sistema monetario globale proprio perché non è mai stato vittima di problemi tecnici, malfunzionamenti o attacchi.
Infine, come abbiamo già anticipato, dalla teoria della legge di potenza applicata a Bitcoin emerge un particolare pattern di crescita della sua rete, che si espanderebbe secondo potenze con esponente tre. Se si analizza la crescita degli utenti di Bitcoin dal punto di vista grafico, viene fuori un tracciato diverso dalla classica curva esponenziale o “a S”, che molti utilizzano per descriverla, molto popolare anche per rappresentare l’adozione di nuove tecnologie, ad esempio gli smartphone.
Secondo Giovanni Santostasi il numero di utenti di Bitcoin non cresce disegnando una classica “curva a S” per via del fenomeno di contenimento che abbiamo menzionato prima: il difficulty adjustment. Ecco come appare l’equazione della crescita del suo ecosistema secondo la Bitcoin Power Law Theory:
Le conseguenze della Bitcoin Power Law Theory
Tutto quello che abbiamo visto nel paragrafo precedente dedicato alla legge di potenza applicata a diversi parametri della blockchain di Bitcoin ha diverse conseguenze. La più sorprendente, e rilevante, viene spesso ignorata e riguarda un concetto noto come “invarianza di scala”.
Definizione: L’invarianza di scala è una proprietà dei sistemi che non variano se moltiplicati per un fattore comune. Si può dire che il pattern che li descrive rimane lo stesso indipendentemente dai valori numerici raggiunti. Pensiamo ad esempio ad un frattale, a prescindere dalla distanza dal quale lo si osserva, sarà sempre possibile riconoscere lo stemma da cui è costituito. Questa proprietà è molto comune nei sistemi governati da leggi di potenza.
Secondo la teoria della legge di potenza applicata a Bitcoin il suo prezzo, e in realtà tutte le metriche che abbiamo analizzato nel paragrafo precedente, sono soggette all’invarianza di scala. Questo significa che continueranno a crescere come hanno fatto in passato, o almeno, seguendo lo stesso pattern. Non importa che il prezzo di Bitcoin sia passato da molto meno di un dollaro a più di 100.000$.
Proprio come un frattale dunque, ovvero una schema che si ripete sempre identico, la crescita di Bitcoin sarebbe prevedibile, ordinabile e analizzabile, così come lo sarebbero l’hash-rate, il livello di adozione, il numero di wallet attivi.
Ma c’è di più! Secondo il professore Giovanni Santostasi anche i recenti afflussi di capitale che hanno investo il mercato Bitcoin grazie all’approvazione degli ETF spot erano, in un certo senso, previsti da questa legge. Ovviamente non dal punto di vista qualitativo ma quantitativo, perché indispensabili per il sistema per continuare a crescere in modo invariante rispetto alla scala. In altre parole si può dire che il percorso di Bitcoin è già stato stabilito e, a meno che non si verifichino eventi catastrofici, non sarà modificato.
Il prezzo di BTC ha dimostrato invarianza di scala per 15 anni, durante i quali è cresciuto di diversi ordini di grandezza, che possono essere espresse in potenze di 10, arrivando, quindi, al valore attuale di circa 105. Il prossimo check point, che prevede l’ingresso di Bitcoin nell’ordine di grandezza successivo, quello del 106 o del milione di dollari, dovrebbe essere raggiunto, secondo la Bitcoin Power Law Theory, entro circa 10 anni.
Il contenuto di questo paragrafo potrebbe essere ostico da comprendere, anche secondo lo stesso Giovanni Santostasi, ovvero colui che lo ha, per la prima volta, teorizzato. Principalmente perché prevede la misurazione del prezzo di Bitcoin in scala logaritmica, meno popolare e conosciuta rispetto a quella lineare. Tuttavia, ha già dimostrato in passato un certo grado di affidabilità. Per esempio studioso di nome Harold Christopher Burge ha efficacemente predetto gli ultimi movimenti del prezzo di Bitcoin utilizzando questi principi, come si evince da questo grafi pubblicato a settembre 2019.
Come funzionano “le bolle” di Bitcoin?
I detrattori di Bitcoin compaiono alla fine di ogni ciclo, definendo la crypto “una bolla” pronta a scoppiare da un momento all’altro, non avrebbero tutti i torti. Dato che, sempre secondo la teoria che stiamo analizzando, sarebbe proprio Satoshi Nakamoto ad aver ingegnerizzato Bitcoin in modo tale da farlo ciclicamente soccombere e risorgere.
La crescita del prezzo di Bitcoin, come abbiamo già anticipato, è infatti connessa all’aumento della sicurezza. Quando questa raggiunge il picco per un dato ciclo, aumenta il livello generale di fiducia che sfocia rapidamente, proprio grazie alla crescita del valore di BTC, nella FOMO temporanea delle parti più esplosive dei bull market. In quei frangenti, il prezzo cresce velocemente, per poi crollare altrettanto, se non più rapidamente, quando la “bolla” esplode e si torna ad uno stato equilibrio.
Questa tipologia di crescita, in inglese, prende il nome di punctuated evolution, ed è la stessa teorizzata da Darwin per spiegare il processo evolutivo delle specie animali e sarebbe non solo necessaria. Lunghi periodi di stasi, caratterizzati da una scarsa crescita, vengono bruscamente interrotti da picchi di attività.Ma perché Satoshi avrebbe previsto questa tipologia di pattern di crescita? Per spiegarne il motivo dobbiamo citare la “Legge di Moore”, secondo la quale la potenza di calcolo globale raddoppia ogni due anni, e legarla al concetto di difficulty adjustment che abbiamo più volte affrontato in questo articolo.
Senza questa regolazione automatica, la legge di Moore avrebbe garantito ai miner un vantaggio, in un certo senso, eccessivo. Ogni quattro anni la potenza di calcolo sarebbe quadruplicata, mentre minare Bitcoin sarebbe stato ugualmente dispendioso in termini di “fatica informatica.”
Tuttavia, grazie al graduale incremento della difficoltà connesso all’halving, questo non succede. I miner restano costantemente in bilico sul “filo del rasoio della redditività”, tanto che solo chi possiede i macchinari più efficienti continua a svolgere quest’attività in modo profittevole.
In questo modo, però, mantengono il più alto grado di sicurezza possibile che, come abbiamo visto, contribuisce ad attrarre nuovi utenti e alimenta una FOMO “sana” che da la spinta finale e permette, di fatto, a Bitcoin di crescere. Insomma, anche le cosiddette “bolle” sono, secondo la Bitcoin Power Law Theory, necessarie per evoluzione di Bitcoin.
Ovviamente, come ribadito più volte all’interno di questo articolo, la Bitcoin Power Law Theory è, appunto, una teoria. E non andrebbe considerata come un verità assoluta, in grado di prevedere al centesimo il prezzo di Bitcoin. Nonostante questo però è, a nostro avviso, una delle più interessanti che abbiamo mai analizzato e sentivamo dunque l’esigenza di riassumerla, semplificandone il contenuto.