SushiSwap: il token per la community DeFi
27 aprile, 2021
9 min
SushiSwap è un Exchange Decentralizzato con un sistema di liquidità automatizzato (AMM). Il token di governance di SushiSwap è l’omonimo SushiSwap (SUSHI).
La comparsa di Sushiswap
SushiSwap è uno dei primi progetti DeFi che si rifà direttamente a UniSwap, un exchange decentralizzato online dal 2018.
SushiSwap nacque nel Settembre 2020 come fork di UniSwap, da cui prese direttamente il codice e l’interfaccia di base.
Dietro al progetto inizialmente c’erano solo due sviluppatori anonimi, conosciuti unicamente tramite il loro pseudonimo Twitter: 0xMaki e Chef Nomi.
Per acquisire utenza, i due sviluppatori formularono un piano mirato a tutti gli utenti UniSwap.
Il piano consisteva nell’offrire agli utenti di Uniswap un’ingente ricompensa per trasferire su SushiSwap qualunque token avessero bloccato su UniSwap. In questo modo SushiSwap riuscì ad acquisire al lancio non solo utenti, ma anche liquidità subito disponibile per supportare il funzionamento dell’exchange e di conseguenza notevoli volumi di trading.
Quest’operazione è stata definita “vampire attack”, poiché in questo modo SushiSwap riuscì a drenare la liquidità e i volumi di UniSwap.
Cosa offre SushiSwap in più?
Oltre alla ricompensa offerta per trasferire token da UniSwap, SushiSwap si distingue per diversi aspetti dal suo predecessore.
Se UniSwap era inizialmente molto dipendente dalle decisioni del suo fondatore e poi del team operativo, SushiSwap irruppe con la promessa di dare la governance direttamente alla community (maggiori informazioni nel penultimo paragrafo).
Dunque SushiSwap si distingue per prima cosa nell’essere community-driven.
Il secondo aspetto, collegato strettamente al primo, è che SUSHI venne lanciato ancora prima del token UNI.
La presenza di un token che supporta l’ecosistema è un valore aggiunto fondamentale per un progetto DeFi, settore alimentato in gran parte dal mercato crypto. Di contro UniSwap, ancora senza un suo token, non permetteva né la speculazione, né lo staking né una governance effettivamente decentralizzata.
Ancora oggi (Agosto 2021) dopo l’arrivo di UNI sul mercato, non esiste una funzionalità di staking su Uniswap dedicata a UNI.
Col tempo emergeranno ulteriori differenze nell’offerta delle due piattaforme, che stanno entrambe sviluppando funzionalità uniche.
DEX e AMM: cosa significa?
Come anticipato, SushiSwap è principalmente un Exchange Decentralizzato (DEX), ossia una piattaforma di scambio di criptovalute che non è controllata da nessun intermediario o azienda, ma è completamente affidata a smart contract e algoritmi. In inglese lo scambio o conversione di criptovalute è detto “swap”, da qui il nome della piattaforma.
Gli exchange decentralizzati hanno sempre avuto il problema della liquidità. Per permettere ai trader di eseguire ordini in qualunque momento, è necessario avere sempre una domanda e un’offerta ampie e attive su tutti gli asset. In altre parole, è necessario avere sempre liquidità disponibile.
Gli exchange centralizzati (CEX) ricorrono per questo a market maker e in generale per l’esecuzione degli ordini e la determinazione dei prezzi si affidano al modello basato sull’order book.
Ti chiederai ora “perché gli exchange decentralizzati non fanno la stessa cosa?”.
La risposta richiederebbe un articolo molto più lungo. Basti sapere che questo modello, trasposto su di un exchange decentralizzato, sarebbe molto dispendioso, lento e ne comprometterebbe l’usabilità.
Market Maker
Aziende o entità organizzate che facilitano il trading in quanto sono sempre disposte ad acquistare e vendere una criptovaluta.
La soluzione trovata dalla DeFi è un modello basato su Market Maker automatizzati e pool di liquidità. Gli Automated Market Maker (AMM) sono una serie di smart contract che determinano i prezzi con un algoritmo e utilizzano pool di liquidità per eseguire automaticamente gli ordini.
In pratica, l’utente fa trading grazie a uno smart contract, non con la domanda o offerta direttamente proveniente da altri utenti.
Le pool di liquidità e lo staking
L’AMM tuttavia non basta da solo a realizzare gli scambi di token, ma deve avere delle riserve di token stabili che forniscono la liquidità agli scambi.
Ogni pool di liquidità corrisponde a un mercato. Ad esempio c’è la pool DAI-ETH, da cui l’AMM prende la liquidità per eseguire gli ordini sul pair DAI-ETH.
Chiunque può fornire liquidità a una pool bloccando i propri token nella pool corrispondente. In cambio di questa fornitura di liquidità si ottengono parte delle fee di transazione che gli utenti pagano per scambiare token sul DEX.
Se ad esempio vuoi fornire liquidità alla pool DAI-ETH, dovrai immettere nella pool 50% del tuo capitale in DAI e 50% in ETH. Quindi se avessi un controvalore complessivo di 200€, dovresti depositare 100€ in ETH e 100€ in DAI.
Questo meccanismo di incentivazione per i fornitori di liquidità si può trovare anche su altre piattaforme analoghe come UniSwap e Curve.
La formula di Yield Farming più importante invece è lo staking di SUSHI, che permette di ricevere una ricompensa fissa se si bloccano i propri token SUSHI.
Yield Farming
Nello Yield Farming rientrano tutti quegli strumenti e attività che permettono di raccogliere profitti frequenti tramite l’impiego di crypto-asset al di fuori del trading. Si tratta di un servizio tipico della DeFi, la finanza decentralizzata.
Mettendo in staking i propri SUSHI, si ricevono xSUSHI, ossia un token rappresentativo dei propri SUSHI che comprende anche la ricompensa. Per riscattare l’interesse ricevuto, bisogna prelevare la quantità in staking, riconvertendo così xSUSHI rappresentativi in SUSHI scambiabili sul mercato.
Sushi sta sviluppando altre formule di Yield farming sempre più sofisticate, di cui parleremo in futuro.
SUSHI: il token della community
Il token SUSHI venne creato per la prima volta il 28 Agosto 2020, sulla blockchain di Ethereum. Il suo ruolo principale è quello di dare diritto di voto ai membri della community che lo utilizzano sul protocollo.
SushiSwap infatti è governato dalla sua community attraverso discussioni su forum o tramite proposte e votazioni. Grandi cambiamenti strutturali e l’uso dei fondi del progetto sono votati dalla community, mentre i cambiamenti più piccoli che riguardano le operazioni, o i pair disponibili sulle varie funzionalità di SushiSwap, sono decisi da 0xMaki e dal core team.
Per votare è necessario avere SUSHIPOWAH, una sorta di ticket di voto. 1 SUSHI bloccato nella pool SUSHI-ETH equivale a 2 SUSHIPOWAH, mentre 1 SUSHI in staking a cui corrisponde 1 xSUSHI equivale a 1 SUSHIPOWAH.
Questo assetto community-team vuole in futuro diventare una vera e propria DAO.
Novità alle porte
Nel 2021 SushiSwap ha lanciato nuovi prodotti finanziari, tra cui MISO (Minimal Initial Sushi Offering) una piattaforma di lancio per nuovi token.
Secondo la Roadmap aggiornata al Q2 2021, SushiSwap aggiornerà molte delle sue funzionalità, primo tra tutti il protocollo AMM, la cui Versione 3 si chiamerà Trident.
SushiSwap sta collaborando a stretto contatto con altri progetti DeFi come Yearn e Aave per fornire servizi compatibili con altre piattaforme e favorire l’interoperabilità tra blockchain.
Questo articolo è stato scritto dal team di Young Platform, l’exchange di criptovalute 100% italiano. Da oltre sei anni ci impegniamo a fornire informazioni utili e gratuite a chiunque desideri approfondire il tema della blockchain e delle criptovalute. Siamo convinti che la conoscenza, unita a una piattaforma semplice per investire in criptovalute come Young Platform, possa essere il nostro contributo per rendere questo settore davvero accessibile a tutti. Se desideri dare un’occhiata al nostro exchange, ti basterà cliccare qui sotto.