Algorand: una blockchain da premio Turing
9 febbraio, 2022
8 min
Algorand è una blockchain scalabile ed ecologica. Permette lo sviluppo di smart contract e dapp per la finanza decentralizzata, ma non solo. Il protocollo si promette di risolvere il trilemma della scalabilità con una serie di tecnologie native.
La moneta su cui si basa la rete è ALGO, che permette di ricevere ricompense da staking.
La governance di Algorand
Fondata dal vincitore del premio Turing e professore al MIT Silvio Micali, Algorand è un progetto portato avanti dall’azienda Algorand Inc e dalla Algorand Foundation.
Entrambe le organizzazioni contano al loro interno membri illustrissimi della scena accademica internazionale, numerosi professori del MIT, premi Nobel, premi Turing e ricercatori IBM.
L’azienda ha sviluppato il Layer 1 di Algorand e si occupa della sua manutenzione e implementazione open-source, oltre che promuovere l’adozione della blockchain tra le aziende.
Il ruolo della Fondazione, invece, è quello di assistere il lancio della piattaforma dal punto di vista dello sviluppo del protocollo e della governance.
L’organizzazione promuove l’innovazione del network, ma soprattutto la sua decentralizzazione.
In questo senso, il primo aggiornamento significativo alla governance verso una maggiore decentralizzazione è stato attivato dal 1 Ottobre 2021.
Chi possiede ALGO deve diventare un “Governor”, bloccare i suoi ALGO per 90 giorni e votare a tutte le decisioni del trimestre per ricevere una buona percentuale di ricompense da staking.
In questo sistema, se partecipi a lungo e in modo continuativo sei premiato con l’accesso automatico alla futura DAO.
Oltre a ciò, in seguito al voto positivo di una proposta del Marzo 2022, saranno introdotti gli xGov, ossia Expert Governors, che hanno il potere di lanciare proposte di aggiornamenti. Per questo sarà loro richiesto di bloccare i propri token per un anno o più.
La Pure Proof-of-Stake
La funzione crittografica VRF (Verifiable Random Function) co-creata da Silvio Micali è alla base di questo meccanismo. È capace di generare numeri che appaiono casuali ma che contengono informazioni verificabili. Ma partiamo dall’inizio.
La validazione su Algorand funziona come una sorta di lotteria in più turni.
I partecipanti infatti sono selezionati casualmente, e per partecipare basta avere 1 ALGO. Ogni ALGO equivale a una sorta di biglietto, quindi più ne hai, più possibilità hai di venire scelto.
I validatori o votanti scelti vengono trasmessi alla rete in modo segreto grazie alla VRF, così che restino anonimi, ma possano certificare il proprio diritto di partecipazione.
Ecco il processo in dettaglio:
- Tra tutti i possessori di ALGO, viene selezionato casualmente un utente per proporre un blocco;
- Il validatore anonimo selezionato propone un blocco di transazioni da registrare;
- Il blocco passa a una commissione di utenti selezionati sempre casualmente che filtrano e votano le proposte;
- Il blocco passa a una seconda commissione che raggiunge un quorum e certifica la validità del blocco.
Quali sono i vantaggi del Pure Proof of Stake?
Algorand afferma che la forza e la sicurezza della rete stanno proprio nel fatto che si basa sull’onestà della maggior parte dei possessori di ALGO, non solo sull’onestà di un numero ristretto di validatori o miner come avviene nella maggior parte delle blockchain.
La segretezza della scelta, inoltre, impedisce a eventuali avversari di corrompere il nodo validatore, perché non sanno chi sia.
Ultimo ma non per importanza, rispetto al Proof-of-Work, consuma molta meno energia.
Una blockchain ecologica
Non basta dire che generalmente il Proof-of-Stake consuma meno del Proof-of-Work, perché ogni blockchain ha consumi differenti in base ai volumi e agli specifici meccanismi.
Diamo qualche dato in più. Se consideriamo che Bitcoin richiede 930 kWh per transazione e Ethereum 70 kWh, Algorand sfoggia con orgoglio un 0,000008 kWh.
Questo però non basta. Infatti Algorand ha stretto una partnership con ClimateTrade per raggiungere la neutralità grazie a crediti di compensazione di CO2.
Non si tratta di un semplice un acquisto da parte Algorand, ma insieme le due realtà implementeranno un vero e proprio sistema di monitoraggio delle emissioni e conseguente azzeramento.
Un oracolo dedicato rileverà l’impronta di carbonio della blockchain periodicamente. Gli smart contract di Algorand riceveranno l’informazione e bloccheranno l’equivalente degli offset credit necessari in token ASA, destinati a una tesoreria dedicata.
In generale Algorand sta facendo dell’ecologia una vera e propria missione, continuando a cercare collaborazioni con enti e aziende green.
Architettura di Algorand
Il PPoS non è l’unico valore tecnologico che Algorand ha da offrire. L’archittettura della sua blockchain è del tutto particolare.
La blockchain, fondamentalmente, è costituita da un Layer 1 e da un Layer 2.
Il L1 si occupa di eseguire:
- il meccanismo di consenso
- gli smart contract più semplici
- I token standard di Algorand (ASA)
- Gli Atomic Transfer (AT)
Il L2 invece processa gli smart contract più complessi o “pesanti”, verificandone le transazioni off-chain. Questo prevede che un comitato di nodi paralleli alla blockchain verifichi le transazioni e le passi poi al meccanismo di consenso che deve solamente registrarle.
Tokenomics di ALGO e ASA
ALGO ha diversi casi d’uso nell’ecosistema di Algorand. Come spiegato nel paragrafo dedicato, è fondamentale per il nuovo assetto di governance, che incentiva lo staking di ALGO nel protocollo di governance in cambio di ricompense percentuali. È ancora possibile fare staking senza partecipare alla governance, tuttavia la percentuale di APY è molto ridotta.
Oltre a ciò, ALGO è utilizzato per pagare le commissioni di rete e naturalmente nelle Dapp sviluppate grazie ad Algorand.
ALGO è stato lanciato sul mercato con diverse fasi di vendita, e con un 45% della fornitura dedicata alla community. Nel corso degli anni è previsto il rilascio incrementale di nuovi token, dedicati in modo crescente agli airdrop e ai nodi più importanti della rete.
Il protocollo Algorand permette la creazione di token che beneficiano della stessa sicurezza, compatibilità e velocità di Algorand. Il nome ufficiale di questi token è Algorand Standard Assets (ASA).
Gli ASA possono rappresentare qualsiasi tipo di token, da stablecoin a un sistema di punti all’interno dei giochi, ad esempio. Potenzialmente questo si applica anche a beni unici come atti di proprietà, oggetti da collezione o security token. Qualsiasi tipo di bene può essere tokenizzato per essere registrato su blockchain. È anche possibile porre condizioni al trasferimento o alla vendita di un token, in modo da supportare i casi d’uso di security, conformità a diverse legislazioni e di certificazioni.
Gli Atomic Transfer
Il protocollo di Algorand permette di eseguire trasferimenti atomici. Questo significa che due parti possono scambiare diversi token contemporaneamente senza bisogno di intermediari che garantiscano l’adempimento dell’uno e dell’altro.
Come? Ci risponde proprio la parola “atomic”, che significa “indivisibile”. Le transazioni coinvolte nello scambio non sono divisibili per definizione: perché l’AT abbia successo devono essere approvate entrambe, altrimenti verranno annullate entrambe.
Questo garantisce che entrambi gli utenti paghino la loro parte allo stesso tempo. Se invece si usassero transazioni semplici, un utente pagherebbe l’altro, senza esser sicuro di ricevere indietro quello che gli spetta né quando.
Altre blockchain per ottenere questo risultato richiedono smart contract sviluppati appositamente, quindi più costosi e lenti. Su Algorand invece gli AT possono a loro volta far parte di smart contract, semplificandoli, e sono applicabili a qualsiasi token ASA.
L’ecosistema di Algorand
La DeFi su Algorand è più recente rispetto ad altre blockchain, tuttavia abbiamo imparato da Cardano come la velocità di rilascio non sia fondamentale per i migliori risultati.
Alcuni esempi di Dapp basate su Algorand sono:
- Yield Farming: Yieldly
- DEX: Tinyman
- Lending: Opulous
- Diversi Marketplace per NFT
- Asset sintetici: Smilecoin
Algorand è coinvolto in oltre 16 progetti legati alle CBDC, grazie al suo protocollo di tokenizzazione flessibile, inoltre più di 600 aziende utilizzano la sua blockchain.
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