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Dash, Monero e Zcash: le criptovalute anonime

29 ottobre, 2021

7 min

Dash, Monero e Zcash: le criptovalute anonime
Intermedio

Le criptovalute anonime come Monero, Zcash e Dash sono in genere chiamate privacy coin e sono pensate per rendere le transazioni su blockchain completamente anonime. Come sempre, questioni legate alla privacy fanno scaturire dibattiti e controversie.

Come funzionano le criptovalute anonime

Dash, Monero e Zcash sono criptovalute con lo scopo di rendere anonime e non tracciabili le transazioni. Per fare questo oscurano l’origine delle transazioni sulla blockchain, ossia gli indirizzi dei wallet.

Di solito le blockchain permettono di consultare ogni transazione che avviene tramite gli explorer, siti accessibili a chiunque. I dati che vediamo su queste pagine sono tutti composti da stringhe di numeri e cifre: sono questi gli indirizzi dei wallet.

Non vedremo mai scritto sulla blockchain il nome e cognome di una persona.

Se però una persona o organizzazione rende noto l’indirizzo del proprio wallet, allora alcuni sapranno la provenienza o destinazione di alcune transazioni. Per questo le blockchain pubbliche sono spesso descritte come pseudonime.

Oltre agli indirizzi, che identificano mittenti e destinatari, è possibile naturalmente vedere anche l’importo, lo stato della transazione e dati cronologici.

Ad alcuni questo pseudonimato non basta, o perché vogliono semplicemente tenere riservate le proprie operazioni finanziarie, per motivi di competizione e segreto aziendale, o per semplice necessità di privacy. 

La questione dell’anonimato su blockchain

L’idea di rendere le criptovalute anonime è molto criticata dai regolatori finanziari che devono prevenire e controllare atti criminali facilitati dalla privacy. 

Essendo le criptovalute già complesse da regolamentare, le autorità vedono le privacy coin come un ulteriore muro che ne impedisce del tutto il controllo. I regolatori chiedono che la blockchain venga resa meno anonima, attraverso l’applicazione di pratiche come la verifica dell’identità

Alcune giurisdizioni come la Corea del Sud hanno persino vietato alle società di utilizzare le privacy coin. Per questo motivo molti exchange preferiscono non supportarle, soprattutto quelle completamente private come Monero.

L’Internal Revenue Service degli Stati Uniti (IRS) nel 2020 ha invece offerto una ricompensa di 625.000 dollari a chiunque riuscisse a rintracciare con successo le transazioni su Bitcoin Lightning Network o Monero.

Da un lato l’identificazione degli utenti preverrebbe alcuni atti criminali su blockchain, ma vorrebbe anche dire che agenzie governative, hacker, o semplicemente utenti capaci sarebbero in grado di tracciare qualsiasi transazione finanziaria e sapere l’identità dei proprietari di ogni wallet.

Il movimento cypherpunk, che ha sostenuto la nascita delle criptovalute, in realtà lottava proprio per una maggiore privacy su internet e nei sistemi informatici.

Nella community crypto, infatti, ci sono molti sostenitori dell’anonimato completo in quanto diritto alla riservatezza e privacy, soprattutto nei confronti di istituzioni. 

All’interno della stessa community, però, valori importanti sono anche la trasparenza e la condivisione: il fatto di poter consultare la blockchain liberamente rende tutti partecipi e rassicura chi vi si approccia sul suo funzionamento.

Tutto sommato, lo stato attuale delle blockchain più utilizzate risulta una via di mezzo tra queste due visioni.

Le principali criptovalute anonime

Monero (XMR)

La criptovaluta Monero è forse la più nota e più “estrema” rappresentante dell’anonimato, in quanto a differenza di Dash e Zcash rende obbligatorio l’anonimato di ogni transazione. Si basa sul codice di Bitcoin, infatti la sua blockchain adotta il Proof-of-Work.

La tecnologia che Monero adotta per garantire l’anonimato di ogni transazione è composta da 3 principali elementi:

  1. Ring Signature – per oscurare l’indirizzo del mittente
  2. Stealth Address – per oscurare l’indirizzo del destinatario
  3. Ring Confidential Transactions – per oscurare gli importi delle transazioni

Questi elementi crittografici permettono ai soli utenti coinvolti nelle transazioni di essere a conoscenza dei loro dettagli. 

Quando apri un wallet Monero avrai una chiave di visualizzazione privata, una chiave di spesa privata e un indirizzo (chiave pubblica). 

La chiave di spesa è utilizzata per inviare pagamenti, la chiave di visualizzazione è utilizzata per visualizzare le transazioni in entrata destinate al tuo account, e l’indirizzo è per ricevere i pagamenti. Le due chiavi sono usate per ottenere il tuo indirizzo Monero. 

inviare monero

Le Ring Signature inviano sulla blockchain la chiave pubblica del wallet mittente insieme ad altre chiavi pubbliche casuali, in modo che nessuno sappia qual è il mittente reale. Questo impedisce di tracciare le transazioni.

Gli Stealth address invece sono una one-time public key, ossia una chiave pubblica “usa e getta” utilizzata solo per una transazione. Questa chiave crittografica rende impossibile capire chi invia cosa a chi, ma associa crittograficamente il mittente al destinatario.

Queste sono solo le basi delle formule crittografiche che rendono Monero privata, permettendo allo stesso tempo ai miner di verificare la correttezza delle transazioni ed evitare la doppia spesa.

ZCash e Dash: criptovalute semi-anonime

Nascono entrambi da fork di Bitcoin e rendono l’anonimato delle transazioni opzionale.

Zcash

ZCash (ZEC) utilizza la tecnologia Zero-Knowledge proof, un algoritmo crittografico che permette di verificare le transazioni senza bisogno di renderne noti i dettagli.

Zcash offre la possibilità di utilizzare indirizzi “shielded” ossia anonimi (z-address), oppure indirizzi “unshielded” ossia trasparenti (t-address).

Quando un z-address invia ZEC a un altro z-address, la transazione è completamente anonima, importo compreso.

È possibile però inviare criptovalute Zcash anche tra un z-address e un t-address, e in questo caso gli importi saranno pubblici.

inviare zcash

Dash

Dash (DASH) è una criptovaluta e blockchain con un algoritmo di consenso misto:

  • Proof of Work per opera dei Miner
  • Proof of Service per opera dei Masternode

Sono proprio i Masternode i nodi dedicati alla verifica delle transazioni private e immediate, grazie alle funzionalità di PrivateSend e InstantSend.

PrivateSend attraverso il metodo CoinJoin permette di nascondere l’indirizzo del proprio wallet dalla transazione visibile su blockchain. 

Per fare questo, i Masternode prendono le criptovalute Dash da inviare, le separano in denominazioni tonde (0.1 DASH, 10 DASH ecc) e le mischiano (si chiama proprio mixing) in più round con altri Dash di altre persone che stanno usando PrivateSend. I Dash corretti vengono poi distribuiti agli indirizzi finali senza intoppi.

Altre privacy coin

Esistono numerose altre privacy coin con diverse tecnologie di anonimato, e in particolare stanno nascendo soluzioni improntate anche alla scalabilità, questione ormai fondamentale per ogni tipo di blockchain.

Quella delle privacy coin è una scelta fondamentalmente o ideologica o di necessità, ma non è tutto nero o bianco. Esiste anche una terza opzione, quella di progetti come la criptovaluta Dash, che si impegnano sia a essere trasparenti nel portare avanti il loro progetto, sia a offrire opzioni di privacy.

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