logo academy

Render Network (RNDR): che cos’è e come funziona

6 dicembre, 2023

7 min

Render Network (RNDR): che cos’è e come funziona
Intermedio

Render Network è un protocollo che sfrutta la tecnologia blockchain per democratizzare l’accesso alle risorse necessarie, prevalentemente schede video (GPU), per il rendering di contenuti. È una sorta di ponte che mette in contatto coloro che necessitano di potenza di calcolo delle GPU con i fornitori che la possiedono. Ecco cos’è e come funziona RNDR.

Cos’è Render (RNDR) e come nasce?

Il progetto Render Network è stato fondato nel 2017 da Jules Urbach, all’epoca CEO di OTOY, un’azienda specializzata in rendering e computer grafica. Questa soluzione nasce da un’idea ambiziosa quanto potenzialmente rivoluzionaria: sfruttare la tecnologia blockchain per rivoluzionare il rendering grafico.

Per comprendere a pieno cos’è e come funziona Render (RNDR) bisogna quindi conoscere, a grandi linee, l’iter del processo. Il rendering, in parole semplici, è il procedimento che permette di ottenere, a partire da un modello 3D, un’immagine artificiale molto realistica. Allo stesso tempo, però, è estremamente dispendioso in termini di tempo e risorse hardware. Soprattutto se si vogliono renderizzare contenuti che soddisfino gli elevati standard grafici attuali, in particolar modo quelli destinati alla realtà virtuale e aumentata. 

Questo problema ci aiuta ad introdurre il motivo principale che ha portato Jules Urbach a considerare la tecnologia blockchain: sfruttare la potenza di calcolo in eccesso e permettere a tutti di accedervi in maniera decentralizzata. Per raggiungere questo scopo Render Network ha scelto la blockchain di Ethereum, un “luogo” virtuale dove i possessori delle GPU e i creatori si incontrano e collaborano utilizzando il token RNDR come moneta di scambio. Il punto di forza principale del protocollo è che democratizza l’accesso alle risorse necessarie per svolgere questo compito. Anche i creator che lavorano in proprio, partecipando alla rete, possono creare contenuti 3D di alta qualità senza dover acquistare costosi componenti.

Dopo aver compreso la missione principale di questo progetto, passiamo ad approfondire come come funziona Render (RNDR) all’atto pratico.

Come funziona Render Network?

Dopo aver compreso che cos’è Render Network possiamo concentrarci sull’effettivo funzionamento tecnico della rete. Il processo inizia direttamente dai creator, i quali inserisco sul network i loro progetti accompagnati dai dati e le specifiche richieste. Questi, una volta renderizzati, prenderanno la forma di immagini o video ad alta risoluzione o 3D.

Successivamente entra in gioco il sistema di pricing dinamico che stima il valore del lavoro che le GPU, messe a disposizione dai partecipanti al network, devono svolgere. 

Una volta che il progetto è stato pubblicato il network si occupa di distribuire il carico di lavoro tra le GPU disponibili. Questo processo, all’apparenza complicato, è interamente gestito da una sofisticato algoritmo che assegna i progetti in modo da massimizzare l’efficienza. Dopodiché, la GPU “prescelta” renderizza il progetto, genera il risultato richiesto e il sistema di validazione verifica che tutto sia stato svolto in modo corretto. Questo passaggio prende il nome di “Proof of Render” per la somiglianza del processo con quello gestito dagli algoritmi di consenso nella validazione  delle transazioni sulle blockchain.

Dopodichè manca solo un step per comprendere a pieno come funziona Render Network. Questo è sicuramente il più atteso da chi fornisce l’hardware necessario per il rendering dei progetti, visto che comporta il pagamento delle fees. I content creator, infatti, pagano i fornitori di GPU utilizzando il token RNDR, che viene distribuito in base alla complessità del lavoro svolto e alle risorse impiegate.

Il token RNDR e la rendering economy

Ora che sai cos’è e come funziona Render Network è il momento di analizzare il suo utility e governance token RNDR, indispensabile per garantire il funzionamento del protocollo. Non sempre i progetti su blockchain devono essenzialmente possedere un token per funzionare. Questo però non è il caso di Render, il cui ecosistema e la rendering economy si basano proprio su RNDR. 

RNDR è un token ERC-20 sviluppato sulla blockchain di Ethereum e serve principalmente ad accedere al servizio di rendering decentralizzato della piattaforma. Questo è diviso in diversi livelli, o tier, a seconda della qualità e della velocità del servizio offerto dai possessori delle schede video (GPU). Ad oggi sono disponibili soltanto i Tier 2 e 3, soprannominati rispettivamente ‘Priority’ ed ‘Economy’. Il Tier 1 invece, livello nel quale il lavoro verrà svolto dai “Trusted Partners,” deve essere ancora rilasciato. Dopo aver scelto una di queste tipologie e aver caricato il progetto sulla piattaforma, il creator effettua il pagamento in token RNDR e attende il completamento.

Il sistema di ricompense e di governance 

Render Network, però, utilizza anche un sistema di ricompense per chi fornisce la potenza di calcolo attraverso le GPU. Questi utenti si comportano come i nodi validatori di una blockchain: forniscono alla rete le schede video che non utilizzano e guadagnano RNDR come ricompensa. La quantità di token RNDR guadagnati dipende dal livello, dalla durata e dalla complessità del lavoro di rendering.

Render network funziona anche secondo meccanismi di governance a cui è possibile accedere soltanto tramite il token RNDR. In questo caso la struttura del processo decisionale è piuttosto standard: gli holder di RNDR possono pubblicare le loro proposte di miglioramento. Le Render Network Proposal (RNP) devono superare due votazioni degli utenti e una revisione del team prima di essere implementate

Roadmap e migrazione su Solana

Tra le tante risposte che si possono dare alla domanda “che cos’è Render Network” una delle principali è: un ecosistema in costante evoluzione. In particolare perché il processo di governance è efficiente e funzionale. In questo momento il team sta valutando la ​​RNP-006, una proposta che prevede la migrazione della piattaforma e del suo token RNDR su Solana. Gli utenti hanno proposto questo cambiamento per rendere più efficiente in termini di commissioni e velocità le interazioni con il protocollo.

La migrazione da RNDR (ERC-20) a RENDER, che rientra invece sotto la categoria degli SPL (lo standard per i token su Solana), verrà gestita in modo automatico da un portale. La proposta analizza nel dettaglio come avverrà la distribuzione delle emissioni di RENDER sul network, specificando come queste verranno suddivise tra i diversi partecipanti alla rete: proprietari dei nodi, partner, creator e fornitori di liquidità.

Questo aggiornamento, se approvato, sarà una svolta per la roadmap di Render e consentirà alla rete di supportare una gamma più ampia di applicazioni e servizi. L’obiettivo finale è infatti quello di consentire alla rete di gestire una più ampia gamma di carichi di lavoro, che soddisfino le esigenze di una nuova frontiera di contenuti, in particolare quelli prodotti dall’intelligenza artificiale.

Conclusioni 

Tornando alla domanda iniziale, a chi si chiede cos’è e come funziona Render Network, potremmo rispondere che si tratta di un innovativo progetto che intende sfruttare la tecnologia blockchain per democratizzare l’accesso al rendering di contenuti.

Correlati