Bande di Bollinger: comprendere la volatilità del mercato
15 marzo, 2024
7 min
Le Bande di Bollinger sono strumenti di analisi tecnica utilizzati per misurare la volatilità del mercato e valutare se un asset si trova in una condizione di ipercomprato o ipervenduto.
Ma cosa significa misurare la volatilità? Beh, questa caratteristica può essere riassunta come l’intensità di oscillazione del prezzo di un titolo. In parole semplici, più il valore di un asset oscilla (e quindi cambia nel tempo) e più questo è volatile.
Chiarito questo concetto, possiamo iniziare ad analizzare l’argomento centrale di questo articolo. Cosa sono le Bande di Bollinger, come sono nate e come funzionano? Continua a leggere per scoprirlo.
La creazione
Il concetto che sta alla base di questo indicatore, creato dal famoso analista finanziario John Bollinger negli anni ’80, era quello di fornire una misura che descrivesse se un titolo fosse ipercomprato o ipervenduto.
L’analista finanziario, grazie al libro all’interno del quale teorizzò questo indicatore “Bollinger on Bollinger Bands”, fu insignito del riconoscimento “Lifetime Award for Outstanding Achievement in Technical Analysis”.
Cosa sono le Bande di Bollinger
Per comprendere cosa sono la Bande di Bollinger possiamo partire da quello che l’occhio umano riesce a percepire quando le scorge su un grafico. Esse sono curve disegnate attorno alle candele o alla linea che descrive il movimento di prezzo.
Attorno, in questo caso, significa al di sopra e al di sotto, mentre l’area centrale è occupata, solitamente, da una media mobile semplice. Le bande, dette anche envelopes, tracciano un range che cambia a seconda dei movimenti di prezzo e descrive lo stato di salute dell’asset preso in esame.
Una media mobile semplice è invece una linea che rappresenta il prezzo medio di un asset in un determinato periodo di tempo. Per farlo tiene presente dell’ultimo prezzo di ognuno dei giorni considerati, ne calcola la media aritmetica e la aggiorna nel tempo.
Le Bande di Bollinger utilizzano un’altra misura statistica molto conosciuta dai trader ma leggermente più ostica da comprendere: la deviazione standard. Questo valore, anche definito scarto quadratico medio, misura quanto largamente si disperdono i valori del prezzo di un determinato asset rispetto alla sua media. In altre parole indica se e quanto è affidabile una media aritmetica.
Avere ben chiari questi concetti, in particolare quello di media mobile semplice, quello di deviazione standard e quello di volatilità è fondamentale per comprendere che cosa sono le Bande di Bollinger. Come già anticipato questi concetti si risolvono in tre linee che forniscono ai trader diversi segnali a seconda di come si intersecano con le candele o con gli altri indicatori che essi utilizzano.
Come utilizzarle nel trading
Ora che sai che cosa sono le Bande di Bollinger potresti voler scoprire come utilizzarle. Non c’è una regola ferrea a cui i trader si attengono per cercare segnali su grafici utilizzando questo indicatore, ma possiamo fornire delle linee guida generali utili a identificare meglio il loro scopo.
Innanzitutto, vale la pena ribadire che l’indicatore è composto da tre linee: una media mobile semplice e da due proiezioni della deviazione standard che estrapola dati a seconda del valore impostato dall’utente. Queste due envelope formano un canale, la cui ampiezza descrive il grado di volatilità di mercato.
In altre parole, l’area compresa dalle bande diventa più ampia al crescere della volatilità sul mercato. Un trader può interpretare i movimenti delle envelope in diversi modi, per esempio potrebbe scegliere di entrare nel mercato quando nota che queste si stanno gradualmente contraendo perché si aspetta un breakout (movimento fortemente direzionale che “rompe” una delle due bande).
Un’altro segnale universalmente riconosciuto è quello del rimbalzo del prezzo su una delle bande. Per esempio, quando il prezzo si avvicina alla linea inferiore l’asset in questione potrebbe essere ipervenduto, e quindi potrebbe essere il momento giusto per acquistarlo.
Attenzione, utilizzare un unico indicatore per pianificare la propria strategia potrebbe essere fuorviante, assicurati di verificare l’attendibilità della tua tesi utilizzando anche altri strumenti.
Al contrario, quando si esaurisce la spinta a rialzo, ciò accade solitamente quando ci si avvicina alla banda superiore, l’asset in questione potrebbe essere ipercomprato. Quando ciò accade, è molto importante che un’eventuale tesi di investimento sia stata evidenziata anche da altri indicatori o corroborata dalla situazione generale del mercato: potrebbe essere il momento di vendere l’asset in questione.
Bande di Bollinger: come si calcolano
Per comprendere cosa sono le Bande di Bollinger, ma soprattutto, come funzionano, è incredibilmente utile conoscere i passaggi per calcolarle. Solo in questo modo si può avere una visione chiara e a trecentosessanta gradi su questo indicatore
Il calcolo parte dalla linea centrale, che, come abbiamo già anticipato è una semplice media mobile e quindi si ricava facendo la media aritmetica dei prezzi di chiusura delle ultime n candele.
Questo valore n è detto “periodo” o “lunghezza” e determina il numero di periodi utilizzati per calcolare la media mobile centrale delle Bande di Bollinger. Una “barra” può rappresentare un giorno, un’ora, un minuto o qualsiasi altro intervallo temporale, a seconda della scala temporale del grafico. Un numero maggiore di barre porta a una media mobile più levigata e a bande che si adattano meno velocemente ai cambiamenti di prezzo. Un numero minore di barre rende la media mobile e le bande più reattive alle fluttuazioni dei prezzi.
Ecco la formula per il calcolo di una media mobile semplice dove venti è il numero di barre o “periodo”:
Media Mobile Semplice (20) = (Pt + Pt-1 + … + Pt- n+19)/ 20
Per ottenere le altre 2 linee, bisogna sommare e sottrarre alla Media Mobile Semplice un multiplo (D nella formula) del valore della deviazione standard. Questa misura statistica, che abbiamo già affro restituisce la sensazione immediata di quanto si distribuiscono i dati intorno ad un valore medio.
Banda Superiore = Media Mobile Semplice (20) + ( Deviazione Standard x D)
Banda Inferiore = Media Mobile Semplice (20) – ( Deviazione Standard x D)
Il parametro D, anche detto “moltiplicatore”, determina, invece, quante deviazioni standard vengono utilizzate per tracciare le bande superiori e inferiori della media mobile centrale. Il moltiplicatore regola quindi la larghezza delle bande. Un moltiplicatore più elevato produce bande più larghe, il che può essere utile per catturare i movimenti di prezzo in un mercato più volatile, mentre un moltiplicatore più basso genera bande più strette, adatte a mercati meno volatili.Ora che sai cosa sono le Bande di Bollinger puoi provare Smart Trades la funzionalità per il trading automatico sviluppata da Young Platform. In questo modo impari gradualmente a utilizzare questo indicatore grazie all’aiuto dell’algoritmo. Se, invece, ti consideri già un trader esperto, trovi le Bande di Bollinger e altri tantissimi indicatori sul nostro exchange di criptovalute dedicato ai professionisti: Young Platform Pro.