Il significato di stop loss e take profit: l’arte di uscire dal mercato
22 marzo, 2023
6 min
Quando si parla di trading è fondamentale apprendere il significato di stop loss e take profit, due modalità di vendita o chiusura della posizione da conoscere per chi è alle prime armi. Quando si inizia, è determinante comprendere i rischi connessi a quest’attività, e in vista di ciò non occorre solo prevedere una strategia con cui approcciare il mercato, ma anche una (o più) exit strategy: come chiudere le proprie posizioni realizzando le minori perdite possibili grazie al risk management.
Limit order e stop order
Stop loss e take profit sono termini d’uso corrente per indicare due tipi di ordini di vendita: il primo tramite stop order e il secondo tramite limit order.
Se non hai mai usato un exchange professionale, probabilmente hai esperienza solamente nell’uso dei market order, ossia di acquisti e vendite impostati ed eseguiti nello stesso istante, al primo prezzo disponibile.
Limit e stop order invece permettono di impostare il prezzo e far sì che lo scambio avvenga solo quando il mercato raggiunge la valutazione desiderata, in modo automatico. In questo modo non è necessario essere costantemente connessi al mercato, ma basta impostare delle condizioni di esecuzione per le proprie operazioni.
Per comprendere al meglio non solo il significato, ma soprattutto la differenza tra stop loss e take profit, consigliamo la lettura dell’articolo su supporti e resistenze.
Cos’è lo stop loss: significato e risk management
Come indica la parola, il significato di stop loss non è altro che stop order di vendita.
Il primo aspetto puramente tecnico da considerare è che, a differenza di un limit order, il raggiungimento del prezzo stop non implica la compravendita a quel prezzo, ma l’esecuzione di un market order, che potrebbe quindi completarsi a un prezzo differente da quello impostato.
Uno stop order di vendita, o stop loss, solitamente si utilizza in uno scenario ribassista, e il prezzo stop sarà impostato obbligatoriamente a un livello inferiore rispetto al prezzo di mercato attuale.
Gli stop order infatti vengono utilizzati quando si pensa che il trend attuale continui, rompendo le linee di supporto o resistenza.
Siccome in questo caso parliamo di uscita dal mercato e quindi di vendita (se non si sta praticando margin trading), ci concentriamo sulla prospettiva di rottura del supporto, ossia di una fascia di prezzo inferiore a quella attuale.
Lo scopo principale dello stop loss, come indica il termine, è quello di limitare le perdite. Non è quindi rivolto al guadagno: viene utilizzato per evitare di andare in negativo oltre quello che ci si può permettere in caso di rottura di un supporto.
Secondo alcuni metodi di risk management, quest’ordine va aperto nel momento stesso in cui si entra nel mercato con un acquisto, in modo da proteggersi da perdite che potrebbero essere causate in qualsiasi momento da un’inversione indesiderata del prezzo.
Il posizionamento corretto dello stop è un argomento molto discusso e dipende fortemente dal tipo di mercato su cui si sta operando. Vediamo ora la differenza tra stop loss e take profit approfondendo quest’ultimo ordine di trading.
Cos’è il take profit: significato
Il take profit a differenza dello stop loss si basa sul meccanismo del limit order, e consiste anch’esso in una vendita o liquidazione della posizione. Per questo può essere chiamato anche sell limit.
Il fatto che sia un limit order implica che il prezzo di esecuzione, anche detto prezzo limite, dovrà essere superiore al prezzo attuale di mercato. In altre parole, il prezzo di esecuzione di un limit order dev’essere sempre migliorativo.
Come lascia intuire il significato di take profit, questo tipo di trade si usa con lo scopo di uscire in profitto da una posizione. Lo scenario in cui si imposta di solito è il seguente: si prevede un’inversione del trend e un conseguente test sulla linea della resistenza.
È proprio in questo punto che vogliamo eseguire la vendita, prima che il prezzo venga respinto sotto la resistenza.
Come impostare stop loss e take profit: il risk management
La buona riuscita di stop loss e take profit implica una corretta individuazione di supporti e resistenze, e in generale un’accurata analisi tecnica del prezzo.
Inoltre, la scelta di queste due posizioni deve dipendere dai propri obiettivi e livello di rischio. È sempre necessario avere quindi un target di rendimento e una perdita massima che si è disposti a subire prima di iniziare a fare trading, ossia una strategia di risk management.
In particolare, la differenza tra il prezzo di mercato e quello di questi due ordini permette di calcolare il rapporto di rischio-rendimento di una posizione e valutare se rientra nella propria “zona di conforto”.
Facciamo un esempio: immaginiamo che un trader noti un double bottom nel grafico di prezzo di bitcoin, a indicare che il prezzo ha toccato due volte il supporto e potrebbe andare a creare un pattern a forma di W, risultando in un’inversione del trend al rialzo.
Il trader apre una posizione di acquisto al prezzo attuale di 50.000€, e ora deve scegliere le sue exit strategy.
In caso le sue speranze si avverino, BTC potrebbe entrare nell’area di resistenza dei 55.000€: così imposta un take profit a 60.000€ secondo il suo target di profitto. Questo significherebbe un +20%.
Se però questa previsione non si realizza, deve proteggersi: se il prezzo tocca il supporto una terza volta, e lo rompe a 48.000€, le perdite sono assicurate. Così imposta uno stop-loss a 47.500€, ossia il 5% sotto il prezzo di mercato attuale.
La scelta di queste percentuali è assolutamente soggettiva, ma il calcolo del rapporto rischio rendimento è del tutto oggettivo: si tratta di un rapporto 5:20.
Prevedendo in anticipo questi due possibili scenari, e conoscendone il significato, al trader basta impostare questi ordini e attendere l’esito effettivo avendo delle reazioni già configurate e tempestive.
Grazie a una strategia chiara che tiene conto del proprio livello di rischio, e conoscendo il significato di stop loss e take profit come strumenti di risk management, il trader si rende indipendente dall’emotività e dai bias cognitivi suscitati dal mercato circostante.