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Chainlink e gli Oracoli della DeFi

29 dicembre, 2020

7 min

Chainlink e gli Oracoli della DeFi
Intermedio

Chainlink è una rete decentralizzata lanciata nel luglio 2017 dalla società SmartContract con l’obiettivo di portare gli smart contract al raggiungimento del loro massimo potenziale connettendoli al web.

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SmartContract

SmartContract è una società a scopo di lucro fondata nel settembre del 2014 da Steve Ellis e Sergey Nazarov per l’implementazione di Chainlink.

Nel giugno del 2017 Nazarov e Ellis hanno lanciato Chainlink e nel settembre dello stesso anno, con l’aiuto di Ari Jules, un consulente della compagnia, hanno rilasciato il White Paper della rete. 

Pochi giorni dopo il rilascio, il team ha lanciato una ICO la quale ha raccolto l’equivalente di 32 milioni di dollari corrispondenti circa al 35% della fornitura totale della criptovaluta della rete, LINK.

Smart Contract e Oracoli

Gli smart contract sono dei software su blockchain che prevedono l’azionamento di specifiche transazioni quando si verificano determinate condizioni. Sono la tecnologia che sta alla base delle Dapp, le Applicazioni Decentralizzate.

Il discorso parte dalla necessità di sviluppare Dapp che non riguardino semplicemente invio di valore su blockchain, ma che possano avere un ampio raggio, proprio come le app tradizionali che conosciamo tutti.

Per fare questo, smart contract e Dapp hanno bisogno di avere accesso a dati che non sono disponibili sulla blockchain su cui si basano. Richiedono un canale di comunicazione con la fonte di dati che gli interessa.

Non essendo gli smart contract in grado di connettersi in modo autonomo alle principali fonti di dati esterne (off-chain), come ad esempio le API, per reperirli hanno bisogno degli Oracoli

Dati off-chain necessari ad alcuni casi di applicazione di smart contracts potrebbero essere ad esempio:

  • dati metereologici per calcolare premi assicurativi, 
  • risultati sportivi utili a DApp di scommesse, 
  • dati di geolocalizzazione per tracciamento della supply chain, 
  • status di pagamenti off-chain 

… e qualsiasi altro tipo di dato che possa beneficiare dall’uso degli smart contract.

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Alcune Blockchain che supportano smart contract finora hanno risolto il loro bisogno di Oracoli affidandosi a fornitori centralizzati come Oraclize, altre hanno sviluppato degli oracoli all’interno del proprio ecosistema. I problemi dati dal prendere dati da un solo oracolo sono principalmente due: 

  1. l’affidabilità dell’informazione che si riceve è minore in quanto il dato potrebbe essere falso o imparziale
  2. Un solo oracolo è più vulnerabile ad attacchi, in quanto costituisce un unico “point of failure”. Se invece un solo oracolo all’interno di una rete di oracoli viene attaccato, l’informazione può essere trasmessa e verificata ugualmente.
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Oracoli

In risposta a queste due problematiche interviene Chainlink, che propone una rete decentralizzata di Oracoli, in cui i dati vengono valutati da un maggior numero di fornitori e, di conseguenza, sono attendibili e immuni alla censura. La qualità delle informazioni è assicurata, inoltre, da un sistema di reputazione che assegna agli oracoli un punteggio in base alla veridicità dei dati che forniscono.

Il sistema di Oracoli di Chainlink è compatibile con qualsiasi blockchain tramite un “middleware” che funge da ponte tra queste.

Tra i numerosi partner di Chainlink che hanno adottato questa integrazione per usufruire degli Oracoli e altri casi d’uso di Chainlink, troviamo anche celebri progetti DeFi come Polkadot, Synthetix, AAVE e Tezos, oltre a SWIFT e Google.

Interoperabilità

Nell’Agosto 2021 Chainlink ha introdotto un’importante integrazione per favorire l’interoperabilità tra le blockchain. L’interoperabilità è fondamentale per il settore DeFi, che sta producendo Dapp di ogni tipo, anche in combinazione con gli NFT. Man mano che queste Dapp diventano sempre più complesse, richiedono la cooperazione di più protocolli, servizi decentralizzati e tecnologie per velocizzare l’innovazione. Questo tipo di dapp che si servono di 2 o più blockchain vengono chiamate Dapp cross-chain.

Il protocollo per l’interoperabilità di Chainlink facilita la comunicazione e lo scambio di token cross-chain, funzionalità che troppe poche blockchain offrono rispetto alla domanda che è emersa nel 2021.

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Se frequentate Twitch avrete già sentito questo termine: RNG (Random Number Generation). L’acronimo indica, in senso lato, il meccanismo che nei videogiochi determina la casualità, ossia il fatto che un evento sia sempre diverso ogni volta che giochi. 

Ad esempio se si tratta di un gioco di carte, l’RNG fa sì che le carte siano sempre mischiate in modo casuale. In questo modo, a ogni partita non si ha mai sempre la stessa mano.

La completa casualità tuttavia è difficile da raggiungere, dato che risulta evidente quando si ripete un gioco e si individuano palesi pattern che sembrano favorire un esito o l’altro.

Per fornire una fonte di casualità crittograficamente sicura e dimostrabilmente equa, Chainlink ha introdotto la Verifiable Random Function (VRF), che assicura agli utenti l’imparzialità dell’applicazione nelle dinamiche di gioco. 

Dal punto di vista economico Chainlink è composta da acquirenti (blockchain) e fornitori di dati (oracoli): i primi selezionano i dati che desiderano e i secondi fanno un’offerta per fornire tali dati.

Gli oracoli devono mettere in staking una quota di token LINK quando fanno un’offerta, che può essere loro tolta se si comportano in modo scorretto. Una volta selezionati i fornitori, il loro compito è quello di portare le risposte corrette alla blockchain. 

LINK è il token di Chainlink, basato sul protocollo di Ethereum, ed è la valuta utilizzata per le operazioni e i pagamenti all’interno della rete.

Conclusione

Chainlink, come dice il suo stesso nome, collega le blockchain tra loro e col vasto mondo di internet. Le numerose partnership ne sono una prova, così come i vari casi d’uso e dapp che si affidano alle sue innovative funzionalità e strutture senza problemi di compatibilità.

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