Ripple: la criptovaluta che piace alle banche
19 novembre, 2020
9 min

La mission di Ripple è portare la velocità e globalità delle tecnologie blockchain alle banche. Nei suoi otto anni di storia ha intessuto rapporti molto stretti con il sistema finanziario tradizionale, scegliendo di operare “dall’interno” per migliorarlo.
L’approccio collaborativo di Ripple le ha permesso di instaurare un dialogo proficuo con gli istituti finanziari, rendendola nota come “la criptovaluta delle banche”.
Unicredit, Santander, UBS, MoneyGram, WesternUnion e American Express sono solo alcune di quelle che hanno deciso di adottare le soluzioni Ripple.
Grazie all’alternativa di un sistema di pagamento decentralizzato, queste banche possono semplificare i pagamenti abbattendo considerevolmente i costi di transazione, soprattutto transfrontalieri. In altre parole, con Ripple riescono a proporre ai clienti soluzioni più convenienti e, di conseguenza, ad avere un vantaggio competitivo di costo sulla concorrenza.
Curiosità
La piattaforma Ripple nasce da un’idea di Ryan Fugger nel 2004 dopo aver lavorato a un local exchange trading system a Vancouver.
Ripple (Labs)
La società Ripple (for profit) ha creato un vero e proprio ecosistema di prodotti, che si rivolgono in maniera mirata alle istituzioni finanziarie. Tuttavia, se la tecnologia parla la lingua degli addetti ai lavori del “vecchio mondo”, la sua criptovaluta XRP sogna di imporsi come valuta per i pagamenti del futuro.
Nonostante i buoni propositi, Ripple ha dovuto rinunciare alle simpatie dei cryptonauti più intransigenti che vedono nella sua filosofia una direzione troppo lontana dalla volontà di Nakamoto.
Il Ledger XRP
Il Ledger XRP (XRPL) è un registro distribuito e pubblico che non richiede permessi per potervi partecipare. Il Ledger XRP supporta asset denominati in valute tradizionali come dollari ed euro e include un exchange decentralizzato nel suo protocollo.
Si differenzia dalle principali blockchain per l’utilizzo di 3 elementi:
- I gateway consentono il trasferimento di asset non nativi sul Ledger XRP. I gateway sono utilizzati ad esempio dalle banche su RippleNet.
- Un‘Issuance permette a un singolo utente di “bloccare” un qualsiasi asset sul ledger. Simile a un gateway, dopo che un’Issuance è stata eseguita, è possibile inviarla ad altri account del ledger.
- Le Trust line rendono le transazioni di Issuance sicure. Al contrario di XRP, che può essere inviato a chiunque, un’Issuance può essere inviata solo a parti che sono entrambe d’accordo ad aprire una linea di comunicazione (trust line). Infatti, se posso inviare e ricevere XRP da chiunque nel mondo, invece posso inviare un’Issuance dei dollari che dichiaro di avere solo ad account che si fidano della mia parola.
Validazione
I nodi di XRPL sono chiamati Validator, e hanno il ruolo di validare le transazioni tramite voto.
Qualunque utente può diventare un Validator, ma non è detto venga scelto per validare le transazioni. Per selezionare i validatori, ogni utente deve definire una UNL (unique node list) di utenti di cui si fida, ma esiste anche una lista standard fornita da Ripple.
Consenso
Il Ledger utilizza un protocollo di consenso diverso da qualsiasi altro, ed è oggi noto come XRP Ledger Consensus Protocol, anche se nel Whitepaper di Ripple e più spesso online lo si trova con la sigla di RPCA.
Il ledger può fare progressi anche se i nodi della rete vanno, vengono o si comportano in modo inappropriato.
Se troppi partecipanti sono irraggiungibili o si comportano male, la rete smette di fare progressi piuttosto che cambiare le proprie regole o confermare transazioni non valide.
La proprietà di continuare a funzionare nonostante elementi di disturbo nella rete si chiama Byzantine Fault Tolerance (Cfr. approfondimento in fondo).
RippleNet
RippleNet nasce come network distribuito che può unire tutte le banche del mondo, con lo scopo di tracciare una scorciatoia sicura per l’invio di denaro tra queste. L’invio di denaro internazionale è infatti spesso un lungo percorso che richiede più passaggi di valuta e istituzioni, con conseguente pagamento di alte commissioni di servizio.
RippleNet è un software costruito sul Ledger XRP ed è una rete chiusa di istituzioni che hanno contratti con Ripple. Le transazioni su RippleNet sono private e accessibili solo a queste istituzioni.
Ripple ha inizialmente sviluppato RippleNet per avere una rete di pagamento che potesse eseguire pagamenti istantanei con diversi asset digitali. Oggi, Ripple si riferisce a questa funzionalità con l’espressione On-Demand Liquidity, “liquidità su richiesta”. Clienti come MoneyGram, TransferGo, mercuryFX e GoLance usano RippleNet con ODL per eseguire i loro pagamenti istantaneamente (meno di due minuti) e usare XRP come mezzo del pagamento.
Che cos’è XRP?
XRP è la criptovaluta nativa del Ledger XRP. È divisibile in 6 decimali e la più piccola unità è chiamata drop, di conseguenza:
1 XRP = 1 milione Drop
XRP non può essere minata, ma è stata pre-minata al lancio dalla Ripple Labs.
Al momento (Agosto 2021) in circolazione ci sono oltre 46 miliardi di XRP mentre il limite massimo che può entrare in circolazione è di 100 miliardi.
La Ripple detiene circa 6 miliardi di XRP e 48 miliardi sono tenuti in un wallet escrow, dal quale sono rilasciate periodicamente delle coin sul mercato.
Non finisce qui: le fee di transazione pagate dall’utente in XRP vengono distrutte con un processo chiamato “coin burn”. Il coin burn consiste nella vera e propria eliminazione di coin XRP dalla circolazione e fa parte del modello economico di XRP, con lo scopo di renderlo scarso e quindi resistente all’inflazione.
Differenze tra Bitcoin e XRP
Vantaggi
- Velocità: Le transazioni in XRP vengono verificate in 4 secondi, contro i 10 minuti di Bitcoin.
- Scalabilità: XRP gestisce costantemente 1.500 transazioni al secondo (TPS), 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e può essere scalato per gestire la stessa portata di transazioni di Visa.
- Ecologico: Il Ledger XRP regola istantaneamente le transazioni XRP senza i costi energetici associati al Proof of Work (o al mining).
Dicembre 2020: L’azione legale della SEC
Il 12 Dicembre è avvenuto su Ripple l’airdrop del token Spark (FLR), che prevedeva la distribuzione di FLR in base a quanti XRP si avessero sui wallet che supportavano l’airdrop. L’evento è stato un ulteriore incentivo a mantenere o acquistare XRP fino a Dicembre.
Il 22 dicembre, tuttavia, la SEC ha intentato un’azione legale contro Ripple Labs, la società dietro alla criptovaluta XRP. La SEC (Securities and Exchange Commission) è l’ente federale che vigila sulla borsa valori degli Stati Uniti. La SEC sta indagando sul rapporto tra Ripple Labs e XRP sostenendo che quest’ultimo rappresenti in realtà un security token.
La SEC sostiene che i fondatori abbiano lanciato la valuta XRP vendendola come una quota della società Ripple, senza che fosse registrata come tale. La ICO che ha lanciato XRP ha raccolto più di 1,3 miliardi di dollari da investitori di tutto il mondo. Pertanto, l’azione legale verte sul fatto che la SEC considera che Ripple non abbia registrato la sua offerta come contratto di investimento per gli investitori. Ripple ha prontamente risposto all’azione legale, anticipando su Twitter le accuse ufficiali della SEC.
Il dibattito ha comportato il delisting immediato di XRP da alcuni dei maggiori exchange mondiali e un crollo immediato del prezzo di Ripple.
Il caso giudiziario è in corso ancora nel 2021, ma il prezzo di Ripple si è ripreso notevolmente in Agosto, complici probabilmente la Ripple Army e il noto account Reddit r/Wallstreetbets.
Approfondimento: Il problema dei Generali Bizantini
Il protocollo di consenso delle reti Ripple è basato sul modello Byzantine Fault Tolerance (BFT), su cui molti algoritmi del settore si basano.
La Byzantine Fault Tolerance di una blockchain deriva dal problema dei Generali Bizantini, noto agli appassionati di logica.
Lo scopo del problema è permettere ai generali di prendere una decisione unanime sulla prossima mossa da fare.
Ecco le condizioni:
- Ci sono 4 generali bizantini, ognuno con il suo esercito, che circondano una fortezza
- Hanno due opzioni: attaccare o ritirarsi
- La decisione dev’essere unanime e la mossa realizzata in coordinazione.
- Una volta che hanno votato sulla decisione non possono cambiare idea
- Possono inviarsi messaggi per comunicare la decisione
L’ostacolo principale al risolversi della situazione è che i messaggi possono andare persi, oppure 1 o più generali possono decidere di mandare un messaggio falso o ingannevole.
Un sistema Byzantine Fault Tolerant, “Tollerante al problema dei generali bizantini”, non viene ostacolato se un partecipante alla rete agisce in modo dannoso o non partecipa.
Sulla blockchain, questo riduce notevolmente la latenza della verifica delle transazioni.