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Caitlin Long: come si passa da Wall Street a Bitcoin

28 febbraio, 2022

6 min

Caitlin Long: come si passa da Wall Street a Bitcoin
Principiante

Caitlin Long è la fondatrice e CEO di Avanti Bank & Trust. Grande esperta di mercati finanziari, dopo una brillante carriera universitaria ha fatto a Wall Street le prime esperienze lavorative per poi lanciarsi nel mondo Bitcoin nel 2012. Ecco chi è Caitlin Long. 

Gli studi e il primo lavoro a Wall Street

Caitlin Long è nata in Wyoming, negli Stati Uniti, in una famiglia di umili origini. Da ragazza, le sue aspettative rispetto al futuro erano di vedersi presto sposata a un giovane contadino: non immaginava che presto la sua carriera sarebbe decollata e che l’avrebbe condotta a raggiungere importanti traguardi. 

Una volta ottenuto il diploma, Long si è dedicata alla sua formazione superiore. Studentessa brillante, nel 1990 Long ha conseguito la laurea in soli tre anni in Economia Politica, ha concluso altri quattro anni in Finanza e Scambi Internazionali, contemporaneamente specializzandosi ad Harvard in Legge, sempre in anticipo rispetto ai colleghi. 

Long ha raccontato dell’esperienza nella prestigiosa scuola come di un percorso difficile, durante il quale si è spesso sentita intimorita dall’esperienza dei compagni di classe. 

Lei, molto più giovane degli altri, non aveva mai lavorato né viaggiato per il mondo prima di approdare all’università. Allora sentiva la responsabilità di terminare il percorso accademico più in fretta possibile, per non gravare ulteriormente sulla famiglia. Sono stati infatti i suoi genitori a finanziare gli studi, con un debito di un valore che la stessa Long ha definito superiore a quello della casa in cui la famiglia viveva. Per questo, nonostante un breve periodo in cui ha consegnato giornali per sbarcare il lunario, Caitlin è sempre rimasta focalizzata sullo studio e, una volta laureata, si è diretta a Wall Street. 

Da Wall Street a Bitcoin

Pur non avendo alcuna esperienza lavorativa nel settore della finanza, il suo primo incarico lo ha ottenuto presso la Salomon Brothers, un’importante banca d’investimenti all’epoca. Lì è stata presto promossa e ha conquistato buoni risultati, che l’hanno condotta a ricoprire in seguito ruoli senior presso Credit Suisse, a Zurigo. Long ha raccontato di aver volontariamente e spesso cambiato incarico: uno stile di vita instabile, ma fruttuoso sul lungo periodo. 

Ciò le ha permesso di comprendere meglio il funzionamento del mondo del business. Ero molto curiosa, ma anche depressa”, ha spiegato. Dopo la crisi finanziaria dei primi anni 2000, Caitlin Long ha infatti intuito che il sistema monetario in vigore era destinato a fallire: instabile, basato sul credito, con interessi manipolati. 

Lavorava alla Morgan Stanley, quando cominciò a studiare in modo autonomo e approfondito diverse scuole di pensiero economico, a partire dalla Scuola Austriaca, fino alle teorie monetarie moderne. C’era qualcosa che non le tornava nel modo in cui la crisi finanziaria veniva spiegata dai media e dal governo.

In un’intervista, Caitlin riporta in particolare un esempio: durante un talk show, il segretario al tesoro Geithner aveva sostenuto che i tassi di interesse erano troppo bassi durante la crisi finanziaria (2008), e che era questa una causa della recessione. Poi, nemmeno una settimana dopo, ha affermato che la FED avrebbe dovuto tagliare i tassi d’interesse. Questa incoerenza logica le ha acceso una lampadina: la storia era più complessa di come la raccontavano.

Nonostante un primo periodo di scetticismo, Caitlin Long si è lanciata presto nel mondo delle criptovalute, approfondendo e studiando il suo funzionamento. Nelle criptovalute vedeva la possibilità di decostruire gli intricati strati di intermediari che dominavano, limitavano e rallentavano i mercati finanziari. La Long ritiene persino che Bitcoin sia intrinsecamente un modello più stabile in quanto è basato sull’equità e non sul credito.

caitlin long carriera

I progetti blockchain e Avanti Bank & Trust

Dal 2016 al 2018 Caitlin Long ha guidato un progetto blockchain per fornire dati sugli indici di mercato alla società d’investimenti Vanguard. Inoltre, è stata presidente della startup blockchain Symbiont e ha successivamente co-fondato la Wyoming Blockchain Coalition, divenendo poi membro di rilievo della Wyoming Blockchain Task Force fino al 2019.

Il governatore del Wyoming Mark Gordon, infatti, negli ultimi anni ha nominato Long membro del comitato blockchain locale. In questa veste la veterana di Wall Street ha promosso l’emanazione di leggi che facilitano l’uso delle criptovalute nel suo stato natale. Il Wyoming è infatti un’oasi per i fautori della blockchain negli USA 

Il suo progetto più importante però è Avanti Bank & Trust, di cui è attualmente CEO. 

L’ente fa parte di una nuova generazione di banche, chiamate Neobank. Di fatto Avanti è la prima banca crypto-nativa: una piattaforma creata per connettere le risorse digitali con il sistema finanziario tradizionale. In particolare, Avanti offre due servizi principali: fornisce servizi finanziari in dollari all’industria crypto e garantisce, per i clienti che decidono di conservare le criptovalute presso Avanti, di avere la proprietà anche a livello legale delle proprie criptovalute. 

L’impatto di Caitlin Long sul settore crypto

Caitlin Long ha una lunga e intensa esperienza nell’occhio del ciclone finanziario statunitense, ha vissuto la crisi del 2008 e la nascita di Bitcoin in prima persona, comprendendone in modo approfondito le dinamiche anche politiche e legali oltre che economiche. Di fronte a questi eventi ha avuto grande lungimiranza e si è prontamente lanciata nel mondo delle criptovalute. Anche in questo settore ha dato prova del suo ingegno. 

Avanti Bank & Trust è infatti la prima banca crypto-nativa degli Stati Uniti che si propone di mettere in comunicazione il sistema monetario tradizionale con quello delle criptovalute. In Wyoming, Long ha creato uno spazio aperto alla blockchain, che molto probabilmente contribuirà a portare il Paese verso un interessante sviluppo economico e digitale. 

Articolo di Virginia Cataldi

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