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Cardano: soluzioni blockchain basate sulla ricerca

27 dicembre, 2021

8 min

Cardano: soluzioni blockchain basate sulla ricerca
Intermedio

Per rispondere, in breve, alla domanda che cos’è Cardano (ADA) si può dire che è una blockchain di terza generazione basata su un meccanismo Proof-of-Stake altamente scalabile e che supporta gli smart contract e sarà presto gestita da una governance completamente decentralizzata.

Cos’è Cardano: le origini del progetto

Cardano è stato avviato nel 2015 da Charles Hoskinson, co-fondatore di Ethereum e BitShares, che lasciò il progetto dopo un diverbio con Vitalik Buterin. Quest’ultimo voleva che l’Ethereum Foundation restasse un’organizzazione senza scopo di lucro mentre Hoskinson non era d’accordo. Cardano è finanziato e sviluppato dall’omonima foundation e da due aziende tecnologiche indipendenti: IOHK ed Emurgo.

Nel 2017, la criptovaluta ADA è stata lanciata ufficialmente, mentre il boom delle ICO si avvicinava al suo picco. 

In quanto ex dottorando di matematica, non stupirebbe se fosse stato proprio Hoskinson a chiamare la piattaforma come il matematico ed eclettico italiano Gerolamo Cardano. La sua criptovaluta nativa ADA, invece, prende il nome dalla matematica britannica Ada Lovelace, una delle prime programmatrici in assoluto. Si dice che senza il lavoro di Lovelace, i computer come li conosciamo oggi non esisterebbero.

Come funziona Cardano: la sua struttura

Per conoscere cos’è e come funziona Cardano (ADA) è necessario approfondire la sua struttura. Questa blockchain si basa su un un protocollo Proof-of-Stake chiamato Ouroboros ed è composta da due livelli, il Cardano Settlement Layer (CSL) e il Cardano Computational Layer (CCL), in questo modo è molto più scalabile e veloce delle normali blockchain.

Il CSL alimenta ADA, ossia permette il trasferimento decentralizzato di token.

Il CCL invece mantiene sicura la blockchain, permette il funzionamento degli smart contract e consente un modello flessibile di archiviazione e accesso ai dati che rispetta le leggi che regolano la crittografia in qualsiasi paese si trovi l’utente.

Il protocollo Ouroboros è un modello PoS (Proof-of-Stake) che guida il meccanismo di consenso di Cardano. I validatori dei blocchi vengono scelti in base alla quantità di ADA messi in staking e contemporaneamente in base a un fattore casuale.

Quando la blockchain Cardano è stata testata per la prima volta nel 2017, era in grado di elaborare ben 257 transazioni al secondo (TPS), un numero già competitivo allora. Con la sua roadmap però mira a moltiplicarlo, mentre va considerato che Ethereum 2.0 potenzialmente potrebbe elaborarne 100.000 al secondo. 

Questa statistica, tuttavia, può essere fuorviante. Il network di Cardano aggiusta in automatico la sua efficienza in termini di TPS a seconda della congestione della rete. Inoltre, è anche in grado di raggruppare le transazioni in lotti (batches), che solitamente non vengono “spacchettati” quando si effettua un’analisi delle performance.

Come e dove utilizzare ADA

Per capire davvero cos’è e come funziona Cardano bisogna anche analizzare i casi d’uso della sua criptovaluta nativa, ADA.

Custodia e staking

Come in tutti i sistemi proof-of-stake, anche su Cardano è possibile mettere in staking ADA per ricevere periodicamente delle ricompense. È possibile farlo installando un nodo nella rete e validando le transazioni, oppure impiegando i propri ADA e delegando i passaggi più tecnici ad altri.

ADA può essere usato con diversi wallet nativi dell’ecosistema Cardano: Nami, AdaLite, Daedalus e Yoroi.

Daedalus, secondo il mito greco, è l’architetto del labirinto del Minotauro. Nel mondo di Cardano, Daedalus è un wallet desktop sviluppato da IOHK, ugualmente ingegnoso. 

Daedalus scarica una copia completa della blockchain di Cardano e convalida indipendentemente ogni transazione nella sua cronologia, fungendo così anche da nodo. Questo fornisce la massima sicurezza e decentralizzazione della rete. Con Daedalus è possibile fare staking di ADA, anche delegando.

Yoroi è il wallet in versione light sviluppato da Emurgo, che non richiede di scaricare una copia della cronologia della blockchain. Yoroi è il perfetto wallet per tutti i giorni, disponibile sia come estensione web che come app scaricabile.

Anche Yoroi ha un nome importante: si tratta dell’armatura giapponese tipicamente associata ai samurai.

Nami e AdaLite sono invece estensioni per i browser più utilizzati come Chrome, Brave e Edge. Il loro funzionamento è molto simile a quello di Metamask per le reti EVM compatibili.

Governance e prezzo

ADA potrà anche essere utilizzata per partecipare ai meccanismi di governance di Cardano, ovvero per esprimere la propria opinioni sulle decisioni future della rete. 

Attualmente, la cosa più vicina a una governance della community è il Project Catalyst, ossia una DAO (Organizzazione Autonoma Decentralizzata) che mira a finanziare progetti innovativi in base alla volontà della community. 

Catalyst è il primo passo verso la governance on-chain su Cardano. Su Catalyst qualsiasi membro di Cardano può fare una proposta di innovazione tecnologica, votare le proposte che vuole sostenere e ricevere premi in ADA per la partecipazione.

La Roadmap

Il nostro viaggio per comprendere che cos’è e come funziona Cardano (ADA) non finisce qui. Alcuni criticano questa blockchain per la lentezza nell’apportare nuove funzionalità e terminare il suo sviluppo. 

La filosofia del progetto, tuttavia, mette in primo piano la ricerca accademica, i test e le revisioni rispetto alla tempestività, ponendo come scopo principale l’affidabilità sul lungo termine. Ogni funzionalità della rete infatti è sostenuta da una ricerca e pubblicazione scientifica soggetta a revisione paritaria.

Le fasi di sviluppo previste sin dall’inizio per Cardano sono 5: Byron, Shelley, Goguen, Basho (dove ci troviamo ora) e Voltaire.

Ogni fase si concentra su una specifica funzionalità della blockchain, che verrà integrata nel modo migliore possibile secondo approfonditi studi certificati da revisione paritaria.

  • Byron è stata la fase di lancio, che ha posto le basi per la blockchain e per la criptovaluta
  • Shelley ha lanciato il programma di staking, col fine di aumentare la decentralizzazione, ossia la partecipazione al network da parte di numerosi nodi.
  • Gauguin, che si è conclusa con un po’ di ritardo a settembre 2021, ha permesso agli sviluppatori di costruire smart contract e, di conseguenza, applicazioni decentralizzate (dapp).
  • Basho, la fase in cui ci troviamo attualmente, introdurrà le sidechain, ossia segmenti di blockchain paralleli che saranno utilizzate per scalare ulteriormente la capacità della rete senza compromettere la sua sicurezza. In secondo luogo, svilupperà funzionalità per favorire l’interoperabilità con altre piattaforme.
  • Voltaire vedrà l’introduzione di un sistema di voto e di Treasury, ossia un fondo comunitario, e i partecipanti potranno utilizzare i loro ADA in staking per guidare lo sviluppo futuro di Cardano. La governance del network sarà così trasferita da IOHK alla sua community. Questo processo, in programma per la prima metà del 2024, sarà reso possibile dall’implementazione dell’hard fork Chang.

Le altre iniziative del network

Per avere una visione più chiara di cosa sarà e come funzionerà Cardano nei prossimi mesi possiamo analizzare i next step della rete che non compaiono all’interno della roadmap ufficiale. La più importante riguarda Intersect, un’organizzazione che unirà le tre principali entità della blockchain – la Cardano Foundation, Input Output, ed Emurgo – e che si occuperà di creare gruppi di lavoro formati da sviluppatori provenienti da diverse compagnie. 

Un’altro trend che il team di sviluppo sta tenendo d’occhio ha a che fare con i tokenized real world asset (RWAs). Secondo un post sul blog della Cardano Foundation, la blockchain permette, grazie alla sua architettura unica, di emettere questo tipo di beni senza la necessità di ricorrere agli smart contract.

Infine Cardano si concentrerà anche sullo sviluppo di dapp di terze parti e sull’interoperabilità con altri ecosistemi blockchain. Ci sono oltre 150 progetti lanciati sulla rete, e oltre 1.300 sono in fase di sviluppo. In questi termini, nell’ultimo periodo il network è senza dubbio migliorato, negli ultimi mesi ha registrato un grande aumento per quanto riguarda il numero dei wallet attivi (attualmente circa 3,2 milioni), il numero delle transazioni processate e gli smart contract e le applicazioni decentralizzate sviluppate.

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