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Ripple: la criptovaluta che piace alle banche

19 novembre, 2020

9 min

Ripple: la criptovaluta che piace alle banche
Intermedio

Cos’è e come funziona Ripple? La sua mission è portare la velocità e globalità delle tecnologie blockchain alle banche. Nei suoi più di dieci anni di storia ha intessuto rapporti molto stretti con il sistema finanziario tradizionale, scegliendo di operare “dall’interno” per migliorarlo.

L’approccio collaborativo di Ripple le ha permesso di instaurare un dialogo proficuo con gli istituti finanziari. Tanto che in molti potrebbero rispondere alla domanda “che cos’è Ripple (XRP)” così:  “la criptovaluta delle banche”.

Santander, Western Union e American Express sono solo alcune famose istituzioni che adottano o hanno adottato le soluzioni Ripple per un periodo di tempo. 

Grazie all’alternativa di un sistema di pagamento decentralizzato, queste banche possono semplificare i pagamenti abbattendo considerevolmente i costi di transazione, soprattutto transfrontalieri. In altre parole, con Ripple riescono a proporre ai clienti soluzioni più convenienti e, di conseguenza, ad avere un vantaggio competitivo di costo sulla concorrenza.Nel 2023 Ripple ha ottenuto importanti risultati a livello regolamentati grazie alla vittoria nella causa contro la Security and Exchange Commission (SEC). La sentenza ha generato tantissimo entusiasmo che ha investito tutto il settore delle criptovalute, dato che è stato ufficialmente deciso che XRP non è security.

Che cos’è Ripple Labs?

La società Ripple (for profit) ha creato un vero e proprio ecosistema di prodotti, che si rivolgono in maniera mirata alle istituzioni finanziarie. Tuttavia, se la tecnologia parla la lingua degli addetti ai lavori del “vecchio mondo”, la sua criptovaluta XRP sogna di imporsi come valuta per i pagamenti del futuro. 

Nonostante i buoni propositi, Ripple ha dovuto rinunciare alle simpatie dei cryptonauti più intransigenti che vedono nella sua filosofia una direzione troppo lontana dalla volontà di Nakamoto. 

Ledger XRP

Il Ledger XRP (XRPL) è un registro distribuito e pubblico che non richiede permessi per potervi partecipare. Il Ledger XRP supporta asset denominati in valute tradizionali come dollari ed euro e include un exchange decentralizzato nel suo protocollo. 

Si differenzia dalle principali blockchain per l’utilizzo di 3 elementi:

  • I gateway consentono il trasferimento di asset non nativi sul Ledger XRP. I gateway sono utilizzati ad esempio dalle banche su RippleNet.
  • Un‘Issuance permette a un singolo utente di “bloccare” un qualsiasi asset sul ledger. Simile a un gateway, dopo che un’Issuance è stata eseguita, è possibile inviarla ad altri account del ledger.
  • Le Trust line rendono le transazioni di Issuance sicure. Al contrario di XRP, che può essere inviato a chiunque, un’Issuance può essere inviata solo a parti che sono entrambe d’accordo ad aprire una linea di comunicazione (trust line). Infatti, se posso inviare e ricevere XRP da chiunque nel mondo, invece posso inviare un’Issuance dei dollari che dichiaro di avere solo ad account che si fidano della mia parola.

Validazione

I nodi di XRPL sono chiamati Validator, e hanno il ruolo di validare le transazioni tramite voto. 

Qualunque utente può diventare un Validator, ma non è detto venga scelto per validare le transazioni. Per selezionare i validatori, ogni utente deve definire una UNL (unique node list) di utenti di cui si fida, ma esiste anche una lista standard fornita da Ripple.

Consenso

Il Ledger utilizza un meccanismo di consenso diverso da qualsiasi altro, ed è oggi noto come XRP Ledger Consensus Protocol, anche se nel Whitepaper di Ripple e più spesso online lo si trova con la sigla di RPCA.

Il ledger può fare progressi anche se i nodi della rete vanno, vengono o si comportano in modo inappropriato.

Se troppi partecipanti sono irraggiungibili o si comportano male, la rete smette di fare progressi piuttosto che cambiare le proprie regole o confermare transazioni non valide.

La proprietà di continuare a funzionare nonostante elementi di disturbo nella rete si chiama Byzantine Fault Tolerance(Cfr. approfondimento in fondo).

RippleNet

Vediamo ora cos’è e come funziona Ripple Net, un network distribuito che può unire tutte le banche del mondo, con lo scopo di tracciare una scorciatoia sicura per l’invio di denaro tra queste. L’invio di denaro internazionale è infatti spesso un lungo percorso che richiede più passaggi di valuta e istituzioni, con conseguente pagamento di alte commissioni di servizio. 

RippleNet è un software costruito sul Ledger XRP ed è una rete chiusa di istituzioni che hanno contratti con Ripple. Le transazioni su RippleNet sono private e accessibili solo a queste istituzioni. 

Inizialmente l’idea della blockchain company era quella di costruire una rete di pagamento che potesse eseguire pagamenti istantanei con diversi asset digitali. Oggi, Ripple si riferisce a questa funzionalità con l’espressione On-Demand Liquidity, “liquidità su richiesta”. Clienti come MoneyGram, TransferGo, mercuryFX e GoLance usano RippleNet con ODL per eseguire i loro pagamenti istantaneamente (meno di due minuti) e usare XRP come mezzo del pagamento.

Che cos’è XRP?

Che cos’è e come funziona XRP, la criptovaluta nativa di Ripple? Innanzitutto va specificato che, questo token, è divisibile in 6 decimali e la più piccola unità è chiamata drop, di conseguenza:

                                              1 XRP = 1 milione Drop 

A differenza della maggioranza delle altre coin presenti sul mercato, non viene minata periodicamente. Al momento (febbraio 2024) in circolazione ci sono oltre 54 miliardi di XRP mentre la max supply, il numero massimo emettibile è di 100 miliardi.Per comprendere appieno come funziona Ripple devi anche sapere che le fee di transazione pagate dall’utente in XRP vengono distrutte con un processo chiamato “coin burn”. Il coin burn consiste nella vera e propria eliminazione di coin XRP dalla circolazione e fa parte del modello economico di XRP, con lo scopo di renderlo scarso e quindi resistente all’inflazione.

Che cos’è Ripple: le differenze con Bitcoin

Vantaggi 

  • Velocità: Le transazioni in XRP vengono verificate in 4 secondi, contro i 10 minuti di Bitcoin.
  • Scalabilità: XRP gestisce costantemente 1.500 transazioni al secondo (TPS), 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e può essere scalato per gestire la stessa portata di transazioni di Visa. 
  • Ecologico: Il Ledger XRP regola istantaneamente le transazioni XRP senza i costi energetici associati al Proof of Work (o al mining).

L’azione legale della SEC e la vittoria di Ripple

Uno dei tratti distintivi di questo progetto è il difficile rapporto, sin dal 2020, con la SEC, l’ente che regola i mercati finanziari negli Stati Uniti. Sarebbe impossibile spiegare cos’è Ripple senza citare le vicissitudini legali in cui è stato coinvolto.

Tutto è iniziato il 12 dicembre del 2020, quando è avvenuto su Ripple l’airdrop del token Spark (FLR), che prevedeva la distribuzione di FLR in base a quanti XRP si avessero sui wallet che supportavano l’airdrop. L’evento è stato un ulteriore incentivo a mantenere o acquistare XRP fino a dicembre.

Pochi giorni dopo, tuttavia, la SEC ha intentato un’azione legale contro Ripple Labs, la società dietro alla criptovaluta XRP, sostenendo che quest’ultimo fosse, in realtà, un security token.

La SEC sosteneva che i fondatori avessero lanciato la valuta XRP vendendola come una quota della società Ripple, senza che fosse registrata come tale. La ICO che ha lanciato XRP ha raccolto più di 1,3 miliardi di dollari da investitori di tutto il mondo. Pertanto, l’azione legale verte sul fatto che la SEC considera che Ripple non abbia registrato la sua offerta come contratto di investimento per gli investitori. Ripple ha prontamente risposto all’azione legale, anticipando su Twitter le accuse ufficiali della SEC. 

Il dibattito ha comportato il delisting immediato di XRP da alcuni dei maggiori exchange mondiali e un crollo immediato del prezzo di Ripple.

Ma quindi cos’è Ripple? È una security o no? Per conoscere la risposta a questa domanda abbiamo dovuto aspettare il 13 luglio del 2023. Quel giorno il giudice distrettuale di New York Analisa Torres ha dichiarato, attraverso una sentenza, la vittoria di Ripple contro la SEC. Possiamo dunque affermare che attualmente Ripple non è una security, anche se l’ente governativo statunitense potrebbe ancora presentare ricorso. 

Approfondimento: Il problema dei Generali Bizantini

Infine, per avere un quadro completo e poter affermare di sapere, nel dettaglio, cos’è Ripple e come funziona potrebbe essere utile affrontare il problema dei Generali Bizantini. Il protocollo di consenso delle reti Ripple è basato sul modello Byzantine Fault Tolerance (BFT), su cui molti algoritmi del settore si basano. 

La Byzantine Fault Tolerance di una blockchain deriva dal problema dei Generali Bizantini, noto agli appassionati di logica.

Lo scopo del problema è permettere ai generali di prendere una decisione unanime sulla prossima mossa da fare.

Ecco le condizioni:

  • Ci sono 4 generali bizantini, ognuno con il suo esercito, che circondano una fortezza
  • Hanno due opzioni: attaccare o ritirarsi
  • La decisione dev’essere unanime e la mossa realizzata in coordinazione.
  • Una volta che hanno votato sulla decisione non possono cambiare idea
  • Possono inviarsi messaggi per comunicare la decisione

L’ostacolo principale al risolversi della situazione è che i messaggi possono andare persi, oppure 1 o più generali possono decidere di mandare un messaggio falso o ingannevole.

Un sistema Byzantine Fault Tolerant, “Tollerante al problema dei generali bizantini”, non viene ostacolato se un partecipante alla rete agisce in modo dannoso o non partecipa.Sulla blockchain, questo riduce notevolmente la latenza della verifica delle transazioni.

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