Domini Internet: cosa sono e come funzionano?
20 gennaio, 2023
10 min
Cercare risposte online è naturale al giorno d’oggi, ma quali meccanismi si celano dietro una ricerca sul web? I nomi di dominio sono la vera chiave dell’esplorazione attraverso i browser. Scopriamo dunque cos’è un dominio internet, perchè è importante quando navighi nel WWW e quali organismi definiscono come funziona.
Che cos’è un dominio Internet?
Oggi Internet è la fonte di libera informazione più accessibile del pianeta: basta un browser per immergerci in un mare di conoscenza. Per orientarci, però, abbiamo bisogno di indicazioni precise: navigare sul web sarebbe impossibile senza i nomi di dominio.
In pratica, però, cos’è un dominio internet? Un’etichetta di testo per individuare facilmente e univocamente una risorsa online. Qualsiasi pagina web ne ha uno e corrisponde all’insieme di parole divise dai punti che trovi nella barra di ricerca in alto, dopo “https” nell’URL. Facciamo un esempio: l’Academy di Young Platform è riconosciuta dalla stringa academy.youngplatform.com, il suo nome di dominio completo.
Memo
C’è una precisa differenza tra sito web e dominio: il primo è l’insieme di tutti i contenuti (testo, immagini e audio) di una pagina, mentre il secondo è il nome che la identifica su Internet.
Prima di analizzarne le singole parti, però, dobbiamo chiederci perchè è necessario un dominio Internet. In poche parole, qualsiasi dispositivo connesso ad Internet ha un indirizzo IP, ma è un codice troppo complesso per essere memorizzato dal suo proprietario. L’IP, infatti, è composto da una serie di almeno quattro numeri (es: 123.4.56.789), che diventa una stringa alfanumerica ancora più lunga nell’ultima versione IPv6. Insomma, l’indirizzo IP non è facile da ricordare, quindi viene abbinato ad un nome comprensibile, il dominio internet appunto.
In questo modo, per recuperare una pagina web, non serve indicare l’indirizzo IP del server che ne ospita i contenuti, ma è sufficiente inserire il nome di dominio del sito. Infatti, sarà poi il Domain Name System (DNS) a comunicare al browser la precisa posizione della risorsa. In pratica, il sistema dei nomi di dominio funziona come una rubrica telefonica, che accoppia nomi e numeri: definiamo quanti tipi di dominio ci sono, così da spiegare nel dettaglio cos’è il DNS e come funziona.
Memo
Alcuni indirizzi IP non hanno un nome di dominio assegnato, semplicemente perché appartengono a dispositivi che non ospitano alcun contenuto web, come le stampanti.
Negli anni ’90 nascevano ogni giorno così tanti domini internet che si creò la bolla delle dot-com. Internet oggi rimane la più grande vetrina per un brand, e un servizio irrinunciabile in tutto il mondo. Ci sono tantissime analogie tra la nascita del Web e il fenomeno delle crypto. Potrebbero in futuro cambiarci la vita allo stesso modo? Sicuramente chi intuì la rivoluzione prima degli altri oggi ne gode i pieni frutti. Se sei curioso di capire se le crypto seugiranno le orme di Internet, dai un’occhiata ai loro profili su Young Platform, exchange leader in Italia.
I livelli dei nomi di dominio
Riprendiamo l’esempio di academy.youngplatform.com. Il nome è diviso dai punti in 3 parti: partendo da destra, abbiamo il dominio di primo livello (Top Level Domain,TLD), ovvero “.com”, per poi proseguire nel dominio di secondo livello “.youngplatform” (Second Level Domain, SLD) e il sottodominio “.academy”.
I TLD sono anche detti “estensioni”, perché chiariscono il tipo di dominio, come per i file su un computer. Ad esempio, il generic Top Level Domain (gTLD) .info è usato per le pagine di carattere informativo, così come ogni paese ha il proprio Country Code Top Level Domain (ccTLD); il .it identifica i siti italiani, così come il .fr quelli francesi. I TLD, dunque, vengono scelti in base ad alcuni criteri, perché inquadrano già la pagina web per scopo e contenuto; tuttavia sono “preformattati”, non ne possono essere creati di nuovi direttamente dagli utenti.
I domini di secondo livello (SLD) e i successivi sottodomini, invece, rappresentano la parte “personalizzabile” del nome. Nonostante siano subordinati ai TLD, sono la componente che identifica davvero un sito web. In youngplatform.com, ad esempio, l’utente può riconoscere l’exchange grazie al secondo livello, mentre il terzo (.academy o .pro) specifica la “sezione” dell’ecosistema Young Platform. Altri siti, come Wikipedia, utilizzano quest’ultima posizione per indicare il sottodominio “linguistico”, distinguendo i contenuti (en.) da quelli italiani (it.), spostando dunque i ccTLD al terzo livello.
Curiosità
Lo stesso “www.” è un sottodominio, solitamente di terzo livello; questo indica semplicemente il fatto che un sito fa parte del World Wide Web. Tuttavia, non è necessario specificarlo e può essere “sottinteso”. Le pagine “senza www”, aventi il solo SLD, sono dette domini naked. L’inclusione di questo sottodominio è piuttosto una tradizione, un omaggio all’origine di Internet.
I domini possono andare oltre il terzo livello, ma non hanno spazio illimitato: la lunghezza massima è di 253 caratteri ASCII e ogni “posizione” non può contenere più di 63 byte. In poche parole, si possono ottenere massimo 127 livelli, divisi da 126 punti (considerati caratteri). Nonostante questi limiti, le combinazioni sono quasi infinite: il Domain Name System deve gestire questa immensa struttura di subordinate e renderla scalabile, scopriamo come funziona.
DNS: cos’è e come funziona?
Il DNS è il sistema di server usato da Internet per conservare e “risolvere” i nomi di dominio, così da tradurli in indirizzi IP e indicare quale dispositivo sia l’host della relativa pagina web, ovvero dove sono memorizzati i suoi contenuti. Questo è possibile grazie al suo database distribuito e alla sua struttura gerarchica: il DNS è un “albero” di server, divisi in radici e “zone”. In particolare, ogni server è dedicato ad un preciso livello e nome di dominio, così da distribuire il carico operativo e di memoria. Avendo definito la struttura, possiamo dunque approfondire come funziona il DNS.
Esistono 4 tipi di server DNS, che compongono il sistema dei nomi di dominio:
- I DNS recursor (o recursive resolver)
- I root nameserver
- I TLD nameserver
- Gli authoritative nameserver.
Curiosità
Il routing Anycast permette di associare ad un solo indirizzo IP più server, così da distribuire le richieste tra diversi database. Questo rende il sistema DNS scalabile, potendo gestire molto traffico simultaneamente.
L’obiettivo del DNS, attraverso le sue componenti, è il recupero dell’indirizzo IP corrispondente al dominio che l’utente (client) inserisce nel browser. Vediamo per punti i passaggi del processo:
- L’utente inserisce nel barra di ricerca del browser il dominio youngplatform.com
- Il DNS recursor prende in carico la richiesta (query) e sarà il nostro intermediario in questa struttura client/server. Quindi, trasmette la domanda ad un root nameserver.
- Il root nameserver indirizza il DNS recursor verso il TLD nameserver che gestisce l’estensione .com
- Il TLD nameserver individua il preciso authoritative nameserver che controlla il dominio youngplatform.com
- L’authoritative nameserver, infine, restituisce al DNS recursor l’indirizzo IP del server (host) che effettivamente contiene la pagina web
- Il browser chiede all’host di visualizzare i contenuti del sito youngplatform.com
Curiosità
Il browser invia al server host una HTTP request e interpreta la response per mostrare all’utente il contenuto del sito. L’Hypertext Transfer Protocol è proprio il “linguaggio” attraverso cui le informazioni dei siti vengono trasferite su Internet.
Il Domain Name System, in pratica, è un insieme di “centralini” che collaborano per trasferire una “chiamata” ad un preciso destinatario, ovvero la domanda del browser ad un server per caricare un certo sito. Il funzionamento del DNS dimostra concretamente cos’è un dominio Internet e come funziona, ma chi distribuisce i nomi e come?
Dove comprare un dominio internet? ICANN e Registrar
Esiste un organo preposto a monitorare il sistema dei nomi di dominio: è l’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, o ICANN. Questa organizzazione no-profit amministra l’assegnazione di indirizzi IP e nomi, così come gestisce il DNS, servendosi di proprie sottounità (come la IANA per i ccTLD) o entità terze accreditate. In poche parole, l’ICANN nel tempo ha emesso migliaia di TLD, delegando la cura dei database ai Registry e assegnando la vendita dei sottodomini ai Registrar.
Ad esempio, presso Google Domains si possono registrare nomi di dominio .fly, ma sono concessi alle sole compagnie aeree, agenzie di viaggio e ai rivenditori di viaggi verificati. Altri Top Level Domains, invece, non sono “sponsored” come quest’ultimo, ma disponibili a tutti per l’acquisto. Chiaramente, non possono esistere due copie di un solo nome, perciò venditori (Registrar) e rivenditori devono comunicare ai Registry ogni qualvolta un dominio viene registrato sotto una determinata estensione.
Incrociando i dati di tutti i Registry, è poi possibile creare la Directory WHOIS: un elenco completo di tutti i nomi di dominio e indirizzi IP, associati ad alcune informazioni del proprietario (come e-mail e numero di telefono). In questo modo, chiunque può sapere se un certo dominio sia ancora libero e, eventualmente, chi contattare per discutere l’acquisto.
Curiosità
Freename è un servizio di Domini NFT che ha sviluppato un “Web3 WHOIS”, ossia la versione su blockchain dell’elenco di tutti i nomi esistenti. Attualmente con questo Explorer è possibile trovare quelli emessi da Unstoppable Domains, ENS e naturalmente Freename.
Registrare un dominio internet significa che nessun’altro, nel tempo del contratto stipulato (dalla durata di massimo 10 anni), potrà usarlo per rappresentare i propri servizi online. Questo vantaggio, alle volte, è molto pagato, infatti tra i 10 più costosi troviamo cifre addirittura milionarie. La speculazione sui prezzi, pertanto, ha caratterizzato la storia dei domini internet fino ad oggi, anche dopo l’esplosione della bolla delle dotcom che, tuttavia, riguardava piuttosto le aziende costruite attorno a questi siti.
Abbiamo dunque spiegato cos’è un dominio e come funziona su internet, ma è possibile registrarne uno su blockchain? È una delle più recenti applicazioni della tecnologia delle criptovalute: i domini NFT.
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