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Polygon e Matic: un ecosistema per la scalabilità su Ethereum

3 novembre, 2021

8 min

Polygon e Matic: un ecosistema per la scalabilità su Ethereum
Intermedio

Polygon è un progetto che fornisce la tecnologia necessaria a sviluppare progetti scalabili di ogni tipo. È una blockchain basata su Ethereum e il suo token nativo è MATIC.

matic token

Come nasce Polygon

Polygon nasce come Matic nel 2017, da 3 membri della community crypto indiana. Il loro obbiettivo già allora era risolvere il problema della scalabilità di Ethereum. Il problema infatti si era già presentato nel 2017 a causa delle numerosissime ICO lanciate su Ethereum e della popolarizzazione del gioco basato su NFT CryptoKitties.

Il token MATIC viene lanciato con una IEO sull’exchange Binance nel 2019.

Nel 2020 il network e il suo omonimo token sono pronti, giusto in tempo per il boom della DeFi e per la seconda esplosione del costo del Gas su Ethereum, dovuta all’adozione dei protocolli DeFi di Yield Farming. 

In risposta alla competizione che si è così creata nel campo delle soluzioni di scalabilità, nel Febbraio 2021 Matic cambia nome in “Polygon” e amplia il suo scopo. Non è più solo una blockchain Layer 2 di Ethereum, ma un vero e proprio framework per lo sviluppo di dapp e infrastrutture di scalabilità. Un “coltellino svizzero” per creare il cosiddetto “Internet of Blockchains”. 

polygon crescita

In cosa consiste il problema della scalabilità?

La scalabilità in generale è la capacità di un sistema, come ad esempio un’azienda, di adattarsi a una maggiore domanda aumentando la propria offerta.

La scalabilità di una blockchain, in particolare, è la capacità di gestire flessibilmente qualunque tipo di aumento di transazioni senza peggiorare il servizio. Una buona scalabilità assicura la massima velocità nell’esecuzione delle transazioni anche durante i picchi di traffico a prezzi costanti.

Ethereum è la principale blockchain per lo sviluppo di smart contract e dapp. La maggior parte dei progetti crypto e blockchain sfruttano il suo ecosistema perché semplifica lo sviluppo di protocolli e li rende compatibili tra loro.

Negli anni il traffico sulla rete Ethereum è aumentato esponenzialmente, e per questo è aumentato il costo del Gas, ossia il prezzo per eseguire Smart Contract.

La blockchain Ethereum, in origine, non è stata sviluppata per sostenere una simile mole di transazioni al secondo, in quanto non era prevedibile nel 2015. Ethereum, prima del Merge e della transizione a Proof-of-Stake, era in grado di eseguire un massimo di 15 transazioni al secondo (tps).

Questo dato potrebbe cambiare a seguito del passaggio al PoS, ma uno dei motivi di questa lentezza era proprio il metodo di consenso adottato in principio da Ethereum: il Proof-of-Work, intrinsecamente poco scalabile, ma molto sicuro.

Per il trilemma della blockchain, infatti, aumentare la velocità di solito implica sacrificare la decentralizzazione o la sicurezza. 

L’originale scarsa scalabilità della blockchain di ETH ha causato gli episodi del 2017 e del 2020, in cui Ethereum ha visto un congestionamento totale della rete che ha reso impossibile eseguirle nelle normali tempistiche (pochi minuti) e ha mandato alle stelle le commissioni di rete.

Sono nati tantissimi progetti su Ethereum con la missione di migliorarne la scalabilità ed efficienza, tuttavia prima di Polygon mancava un framework per sviluppare queste soluzioni su Ethereum che potessero interagire.

La soluzione e struttura di Polygon

Nel campo dello sviluppo di software, un framework è un’applicazione che fornisce tutti gli strumenti per creare un certo tipo di applicazioni. È una sorta di scheletro di codice che può essere integrato con caratteristiche specifiche e funzionalità per ottenere una nuova applicazione.

Polygon fa lo stesso per le dapp e blockchain: fornisce l’infrastruttura e il codice di base per creare facilmente dapp o blockchain scalabili e compatibili con Ethereum.

Nell’ottica di fondare un Internet of Blockchains, Polygon fornisce anche un protocollo di interoperabilità che permette a tutti i suoi network di comunicare tra loro e con Ethereum.

In particolare, le soluzioni tecnologiche che adotta e che offre sono 4:

  1. PoS Chain: La blockchain principale di Polygon, che è una blockchain secondaria di Ethereum, che fornisce l’infrastruttura necessaria a un meccanismo di consenso proof-of-stake (PoS) alle blockchain su Polygon. Come noto, il PoS è il metodo di consenso più diffuso per risolvere i problemi dati dal Proof-of-Work,  quindi una soluzione agli iniziali problemi di Ethereum.
  2. Plasma Chain: Plasma è una tecnologia di scalabilità che consente di effettuare transazioni da una blockchain principale a blockchain che da essa dipendono, ossia le plasma chain, attraverso un bridge. La struttura è simile a quella di Polkadot.
  3. ZK-rollup: Una soluzione di scalabilità utilizzata per raggruppare un gran numero di transazioni in una singola transazione eseguita off-chain, grazie a una prova chiamata “zero-knowledge proof” che consente poi di registrare queste transazioni sulla blockchain principale di Ethereum in modo sicuro.
  4. Optimistic rollup: Metodo che facilita l’esecuzione istantanea di transazioni attraverso l’uso di “prove di frode”. Le Plasma chain si servono di questo metodo per eseguire transazioni tra una blockchain e l’altra in sicurezza.

L’architettura di Polygon si erge su vari “Layer”:

  • Ethereum Layer – è l’infrastruttura di base e una serie di smart contract di cui si serve Polygon, ma non è obbligatorio per i progetti su Polygon. Questo layer è adatto a progetti che richiedono un alto livello di sicurezza.
  • Security Layer – su questo network parallelo a Ethereum i validatori di Polygon partecipano al meccanismo di consenso della blockchain. Anche questo layer riguarda solo Polygon. Si tratta di un protocollo di sicurezza flessibile che può essere implementato con varie impostazioni. Questo layer può essere adatto a un progetto che richiede commissioni di transazioni molto basse e può accettare un livello di sicurezza medio, come ad esempio un marketplace per NFT.
  • Polygon Networks Layer – è costituito da network di blockchain indipendenti, ossia che gestiscono un sistema di consenso proprio e creano i propri blocchi. I progetti su Polygon si devono servire tutti di questo layer. Ad esempio, un videogioco basato su blockchain può sfruttarlo per costruire il proprio token e meccanismo di consenso autonomo.
  • Execution Layer – Questo livello è responsabile dell’esecuzione delle transazioni nell’ecosistema Polygon. È qui che ogni network costruito su Polygon invierà le sue transazioni. Pensiamo ad esempio a tutte le transazioni interne alle dapp di gaming.
architettura polygon

Il token MATIC: a cosa serve?

All’inizio dell’articolo abbiamo parlato della storia di Polygon e abbiamo nominato il token MATIC. In questa ampia e ricca struttura, che ruolo ha questa criptovaluta?

Le commissioni richieste per l’esecuzione di transazioni o smart contract sulla rete Polygon sono denominate e pagate in MATIC, che funge da valuta per pagare il “gas”. Anche per sviluppare dapp su Polygon, infatti, gli sviluppatori devono pagare in MATIC per l’utilizzo del framework.

In secondo luogo, MATIC è il token su cui si basa il meccanismo di validazione e consenso della PoS chain, è quindi utilizzato come garanzia dai validator e può essere messo in staking in cambio di una ricompensa. Matic Wallet serve proprio a questo, oltre che a custodire i propri MATIC.

L’impatto di Polygon

Fornendo una soluzione per costruire progetti scalabili, Polygon permette di rendere veloce, efficiente e quindi competitivo qualunque servizio sviluppato su blockchain, facilitando la crescita e l’adozione di questa tecnologia.

Pagamenti, protocolli di prestito decentralizzato, DEX, videogiochi su blockchain e molte altre applicazioni possono diventare più user friendly e superare uno dei più grandi ostacoli che impediscono alle soluzioni su blockchain di competere con quelle tradizionali.

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