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Charlie Lee: il fondatore di Litecoin

8 febbraio, 2022

6 min

Charlie Lee: il fondatore di Litecoin
Principiante

Charlie Lee è un informatico, nonché creatore di Litecoin, la criptovaluta che il 12 ottobre 2021 ha compiuto dieci anni. Si tratta della seconda moneta virtuale più supportata dagli ATM di tutto il mondo, anche nota, infatti, per essere “l’argento digitale”. 

Charlie Lee ha modellato il suo codice su quello di Bitcoin, apportando però delle modifiche che potessero rendere Litecoin un’alternativa, piuttosto che una concorrente, al colosso di Satoshi Nakamoto.

Chi è Charlie Lee: l’infanzia e gli studi

Charlie Lee nasce in Costa d’Avorio, in Africa occidentale, il 13 aprile 1975. Dopo aver compiuto tredici anni, si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti, esattamente nel New Jersey. È qui che nel 1995 si diploma al liceo, per poi spostarsi in Massachussets e frequentare il MIT, una delle più importanti università di ricerca del mondo. 

Si laurea nel 2000 in Informatica, iniziando subito a lavorare per grandi aziende del settore. La prima è Kana Communications, società in cui Charlie Lee riveste per circa sette anni il ruolo di ingegnere del software. Successivamente l’informatico ivoriano ottiene un contratto presso Google. Per l’azienda si occupa di lavorare a progetti come YouTube Mobile e Chrome OS.

L’invenzione di Litecoin

Il vero momento di svolta per la carriera di Charlie Lee arriva però nel 2011, anno in cui il programmatore scopre Bitcoin. La tecnologia blockchain lo appassiona tanto da spingerlo a sperimentare nel tempo libero, mentre è ancora impiegato presso Google. 

Charlie Lee decide di creare una criptovaluta il cui codice ricalca quello di Bitcoin. Prima di scriverlo, però, osserva come si comportano le altcoin basate sul codice di Bitcoin, come Namecoin, Ixcoin, Iocoin, Solidcoin, Tenebrix: oggi monete morte. “Il problema con queste altcoin era l’equità. Per cui solo un piccolo numero di utenti otteneva presto un profitto” riferisce Charlie Lee.

Sceglie quindi di replicare le caratteristiche tecniche più efficienti delle nuove altcoin – come la velocità del processo di mining e quindi delle transazioni – ma presta attenzione al sistema di ricompensa. Evita soprattutto il pre-mine, ossia la creazione di blocchi e monete prima del rilascio ufficiale del progetto, pratica che spesso viene messa in atto dai creatori di una criptovaluta per poter ottenere le prime criptovalute al prezzo minimo, privando il resto del mondo di una fetta della fornitura di monete.

In realtà estrae solo 150 monete prima di rilasciare al pubblico Litecoin, tuttavia sono un numero insignificante rispetto alla fornitura totale prevista di 84 milioni, e rispetto ai numeri a cui arrivano di solito i pre-mine.

Questa scelta etica sul lungo periodo si rivela vincente. Lee dirà infatti “È per questo che Litecoin è riuscito dove altri hanno fallito”. 

Così Charlie Lee lavora al codice per alcuni giorni, impresa che per lui non è particolarmente difficile. La parte più complicata è infatti creare il genesis block, vale a dire il blocco 0 della blockchain. Satoshi Nakamoto non ha mai rivelato come ha creato quello di Bitcoin e dunque il cittadino ivoriano ricorre all’ingegneria inversa per trovare il codice. 

È così che la valuta digitale di Charlie Lee viene creata e lanciata nel 2011. Il nome è pensato per suggerire che si tratti della versione light di Bitcoin: più veloce, economica e facile da usare. Se Bitcoin è l’oro delle criptovalute, Litecoin è l’argento. Si pone infatti, più che come competitor, come un’alternativa al colosso di Satoshi Nakamoto. 

charlie lee storia litecoin

La crescita di Litecoin 

A due anni dal rilascio di Litecoin, Charlie Lee abbandona Google e inizia a lavorare per la start up Coinbase, oggi tra le più celebri aziende americane nel campo delle criptovalute, soprattutto dopo la sua quotazione in borsa. Spera che prima o poi che la società dia il suo supporto a Litecoin, intanto che la moneta virtuale cresce di popolarità. 

Lo stesso anno Litecoin viene listato dall’exchange Bitfinex: un grande evento per la valuta argentata, che contemporaneamente esplode in Cina. Intanto, Charlie Lee lascia il timone dello sviluppo a Warren Togami, fondatore di Fedora Project, concentrandosi alla direzione del progetto.

È invece nel 2017 che Litecoin viene listata su Bitstamp e, successivamente, su BitPay: conquiste che fanno crescere la popolarità della moneta virtuale. Per questo Charlie Lee decide di lasciare il lavoro a Coinbase e dedicarsi a tempo pieno alla sua valuta digitale. 

Appena un anno dopo, però, circolano delle voci secondo cui il creatore di Litecoin vorrebbe rinunciare alla gestione del progetto. I sospetti vengono confermati, ma l’obiettivo di Charlie Lee è solo quello di decentralizzarne lo sviluppo.

I dieci anni dell’argento digitale

Litecoin nell’ottobre 2021 ha festeggiato dieci anni di attività, durante i quali, secondo Charlie Lee, la moneta ha tenuto fede ai propositi con cui era stata creata. È rimasta, cioè, priva di autorità centrali e la proprietà delle monete in circolazione è equamente distribuita.

Charlie Lee è certo che la sua moneta gli sopravviverà e le augura, per questo, una nuova decade di “corsa selvaggia”.

Litecoin oggi

Oggi, oltre che a essere supportata su qualsiasi exchange, Litecoin è stata accettata come mezzo di pagamento da Paypal.

Intanto, vista la rapidità con cui la tecnologia blockchain si evolve, Charlie Lee annuncia quali sono i progressi che Litecoin intende fare. È in progetto la migrazione al protocollo Mimblewimble, che di fatto migliora la privacy e la scalabilità della moneta, che sarà completata entro la fine del 2021. 

Charlie Lee è dunque riuscito a creare una criptovaluta in grado di soddisfare un’ampia fetta di mercato, ponendosi come alternativa al colosso Bitcoin. Tenendo fede ai solidi principi che fondavano l’idea di Litecoin – promuovendone la diffusione invece che trarne profitto – ha garantito ai propri utenti una moneta equa, semplice e leggera. 

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