Kathleen Breitman: Co-fondatrice di Tezos
28 dicembre, 2021
7 min
Kathleen Breitman è la co-fondatrice di Tezos, una blockchain per smart contract che ha creato insieme al marito Arthur Breitman.
Il network si è imposto come leader nella “seconda generazione” di blockchain, valendo alla coppia grandi soddisfazioni, ma poco dopo è precipitato in classifica.
Secondo la co-fondatrice di Tezos, però, la vera competizione per il dominio della blockchain è solo all’inizio. Ecco chi è Kathleen Breitman.
Chi è Kathleen Breitman
Kathleen Breitman e Arthur Breitman sono entrambi sulla trentina. Oltre che per aver creato Tezos, marito e moglie sono conosciuti per la lunga esperienza nel mondo accademico e della blockchain.
Lei infatti frequenta la New York University e poi la Cornell University, dove conclude il percorso nel 2012. Nel frattempo collabora con il Wall Street Journal, e dopo la laurea entra in Bridgewater Associates, una società di investimenti fondata da Ray Dalio. In seguito diventa Strategist ad Accenture, e poi Senior Strategy Associate presso R3, un consorzio per lo sviluppo di blockchain.
Ma già alla Cornell University aveva conosciuto Arthur, con cui condivide fin da subito i molteplici interessi, e che sposa dopo la laurea.
La nascita di Tezos
Kathleen aveva già sentito parlare di criptovalute fin dai tempi dell ’università, e poi informandosi ne aveva apprezzato lo spirito “irriverente”. Così nel 2014 nasce l’idea di Tezos.
Dopo l’esperienza in R3, nel 2016 Kathleen comincia a dedicarsi completamente al progetto insieme al marito. È solo nel 2018 che la coppia lo lancia ufficialmente. Da allora, nell’arco di pochi mesi sulla nuova blockchain si registrano oltre 1 milione di transazioni, che la rendono un pilastro tra le piattaforme di smart contract. I coniugi Breitman raccolgono oltre 232 milioni di dollari con l’ICO di XTZ, il token di Tezos.
Entrambi diventano celebri per aver apportato massicce innovazioni nel settore. Tezos è tra i primi progetti blockchain di “seconda generazione” a incorporare il proof-of-stake. Ha una struttura di governance completamente su blockchain che permette ai proprietari di token di votare sulle modifiche del protocollo. I suoi smart contract, inoltre, sono particolarmente sicuri.
Un bear market per Tezos
I Breitman decidono però di affidare la direzione di Tezos a una Fondazione, come spesso si usa agli inizi dei progetti crypto. Il problema è che nel comitato direttivo della Fondazione entra anche un certo Johann Gevers, che si serve del denaro della piattaforma per portare avanti interessi personali. Ciò trascina la coppia e il nuovo manager in un’aspra battaglia legale che ritarda il lancio della blockchain e che a catena genera nuove cause legali da parte di acquirenti di token frustrati.
Alla fine la coppia di Tezos prevale, ma il valore della criptovaluta negli anni seguenti tende al ribasso. È la somma di una serie di eventi sfavorevoli: alla competizione con Ethereum, si succede l’hype della DeFi e poi la comparsa di nuove blockchain per smart contract quali Solana, Cosmos e Avalanche, per non parlare della più recente implementazione degli smart contract da parte di Cardano.
Tezos rimane così intorno al 40° posto sul mercato per lungo tempo. Molti osservatori iniziano a domandarsi se non sia in realtà una “blockchain fantasma”.
Perché Tezos ha perso forza?
La battaglia legale e la crescita di piattaforme concorrenti hanno di certo danneggiato Tezos. Il progetto però ha anche sofferto della mancanza di sviluppatori, rallentando così la propria crescita tecnologica. Il fatto è che il protocollo è scritto in una serie di linguaggi di programmazione inconsueti, che scoraggiano alcuni sviluppatori.
La Fondazione rimedia alla mancanza di sviluppatori di smart contract tramite grant, ossia finanziamenti che attirano talenti a sviluppare Tezos.
In seguito alla vittoria in tribunale, poi, Arthur prende posto nel consiglio di amministrazione di Tezos: un gruppo ben finanziato che attira molte personalità influenti.
NFT: il ritorno di Tezos
I Breitman credono che due o tre blockchain riusciranno alla fine a imporsi nel mondo delle criptovalute, e secondo loro Tezos è ancora in grado di vincere la corsa. La piattaforma ha basi tecnologiche più salde di altre blockchain analoghe, una caratteristica che in molti stanno cominciando a notare. Diversi grandi marchi hanno già abbracciato Tezos: Red Bull e McLaren Racing, così come Ubisoft.
Anche se il software dei Breitman è rimasto in disparte durante il boom DeFi, riesce a giocare un ruolo importante nella nuova tendenza degli NFT. Tezos infatti ospita alcuni Marketplace di NFT, tra cui Hic et nunc e OneOf, scelti da artisti di fama mondiale come Doja Cat e Mike Shinoda. Inoltre, anche se non è stato creato con quell’intento, Tezos si guadagna la reputazione di “progetto verde”, essendo basato su una tipologia di Proof-of-Stake.
Nell’estate 2021, quindi, la rete esplode. In due mesi i volumi di interazione con il protocollo di Tezos sono pari a quelli fatti in 3 anni, si parla quindi di un picco di transazioni, utilizzo di smart contract e utilizzo di applicazioni su Tezos.
Secondo Kathleen Breitman è merito, principalmente, dell’aumento della domanda di NFT. Ma anche altri settori potrebbero favorire ulteriormente la sua crescita. Kathleen infatti sta lavorando a portare sempre più videogiochi su Tezos.
Il futuro di Tezos
Kathleen Breitman sostiene che man mano che l’industria blockchain maturerà, i vincitori saranno decisi in base ai meriti tecnici. Per questo, per lei, Tezos avrà la meglio. Nel frattempo, è entusiasta del mercato NFT, che rispecchia, a suo dire, il cuore della decentralizzazione: la possibilità di far circolare valore senza intermediari. “Non credo abbia senso andare contro nuove soluzioni a vecchi problemi”, dice di chi ha ancora titubanze sul mondo crypto. Lei infatti continua a scommettere sulla blockchain. A dicembre 2021 Kathleen Breitman stringe la mano a Pantone, che annuncia la collaborazione con Tezos per la creazione di NFT dedicati al colore del 2022, il Very Peri.
Lo spirito dei Breitman
Come il marito, Kathleen non è una personalità sotto i riflettori, né tra coloro che partecipano all’hype o tentano di guidare il pensiero comune. La sua presenza online risulta “alla mano”, ma mai sbilanciata.
Possiamo vedere la firma di Kathleen più spesso in articoli divulgativi e teorici, sia sui canali di Tezos, sia nel suo Medium personale, e soprattutto sulle maggiori testate crypto.
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