Come iniziare con Bitcoin? Ecco la guida di cui hai bisogno!
30 aprile, 2024
9 min
Chiunque, almeno una volta, ha sentito parlare di Bitcoin: dall’amico “esperto” di criptovalute, dai titoli di giornale o in qualche servizio TV. Forse ti hanno incuriosito e vorresti saperne di più, ma non sai come iniziare con Bitcoin. In questa guida per principianti abbiamo raccolto alcune domande comuni, così da accompagnare i tuoi primi passi.
Bitcoin: come iniziare?
Una definizione è sempre un buon punto di partenza per iniziare ad affrontare un argomento, a maggior ragione se questo è particolarmente complesso. Ma non ti preoccupare, ci pensiamo noi a renderlo semplice!
Per capire come iniziare con Bitcoin, dovremmo innanzitutto chiederci cosa sia una criptovaluta. In poche parole, è una moneta digitale che è possibile scambiare peer-to-peer, quindi senza intermediari come banche o altre autorità; per questo motivo Bitcoin è anche definito “valuta decentralizzata”.
Quando si inviano BTC, le transazioni sono memorizzate in un registro pubblico, chiamato blockchain. Questa tecnologia, in pratica, serve a tracciare la proprietà delle criptovalute, ed è proprio una catena di blocchi, contenenti le informazioni sugli scambi. A tal proposito, ogni transazione in Bitcoin è sempre definitiva: una volta aggiunta ad un blocco, non può essere invertita. Per questo motivo la blockchain è definita immutabile
Chi controlla Bitcoin?
Se non ci sono banche e poteri centrali, chi è “a capo” dei Bitcoin? Semplicemente, nessuno: non c’è un individuo o un’entità a governare sull’intero sistema; discutendo di come iniziare con Bitcoin, è un aspetto fondamentale da ricordare. Ciò è possibile perché la sua blockchain è gestita da una rete di nodi indipendenti, che collaborano nel rispetto di alcune “leggi”, definite dallo stesso codice di Bitcoin e applicate attraverso meccanismi automatici.
Questo network distribuito, basandosi su tali regole, deve confermare le transazioni di Bitcoin. In poche parole, prima di aggiungere informazioni ad un blocco, i nodi si confrontano tra loro per verificare che siano veritiere; se la maggioranza è d’accordo, lo scambio è valido. Il consenso è raggiunto attraverso un preciso meccanismo che, nel caso di Bitcoin, consiste nel risolvere complessi calcoli matematici, così da produrre i blocchi. Bisogna, in pratica, dimostrare di aver trovato la soluzione ad un “enigma”, dare “prova del lavoro” svolto, per questo il meccanismo di consenso è detto Proof-of-Work.
Tuttavia, non esiste un hardware così potente da essere sempre il primo a fornire la soluzione. In poche parole, questo è il motivo per cui nessuno singolarmente può controllare il sistema di Bitcoin.
Chi ha creato Bitcoin?
Se il nostro obiettivo è capire come iniziare con Bitcoin, tuttavia, non è necessario risolvere rompicapi. Basta sapere che le regole sono state definite da Satoshi Nakamoto, l’anonimo creatore della criptovaluta, e applicate fin dal primo blocco, prodotto il 3 gennaio 2009.
Nemmeno Nakamoto “governa” sul network di BTC, sono i nodi ad amministrare in autonomia il funzionamento della blockchain. Satoshi non ha alcuna cabina di comando o “bottone” per influenzare i meccanismi di Bitcoin. Per di più, la sua identità è ancora sconosciuta e non si hanno sue notizie da più di 10 anni.
Come si produce un Bitcoin?
I nodi che creano i blocchi della blockchain di Bitcoin sono detti “miner”. Questi ultimi, come anticipato, risolvono i calcoli necessari ad aggiungere le transazioni alla blockchain. Il processo di mining richiede potenti hardware, molto costosi e sempre connessi al network, dunque in costante bisogno di energia.
Nonostante questo però, l’impatto ambientale di Bitcoin si è progressivamente ridotto negli anni e sta diventando sempre più irrisorio, soprattutto perché sono sempre di più i miner che utilizzano fonti energetiche rinnovabili. Attualmente, la sua rete consuma soltanto lo 0,16% dell’energia prodotta nel mondo, a fronte di una capitalizzazione di mercato di 1,2 triliardi di dollari. Il sistema bancario tradizionale consuma cinquantasei volte di più.
Inoltre, Bitcoin può essere un incentivo per incrementare l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. Al contrario di quanto si possa pensare, infatti, nel mondo viene prodotta molta più energia rinnovabile di quella che si utilizza effettivamente. Prevalentemente perché, nei siti dove questa viene “estratta”, non sono presenti reti industriali che lo consentano di impiegarla.
Per questo motivo Bitcoin è essere una soluzione di scalabilità energetica che consente, attraverso il mining, di capitalizzare l’energia in eccesso sfruttando la flessibilità del processo come strumento di bilanciamento della rete, contribuendo ad ottimizzare e promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili.
Ma torniamo ai miner, che sono incentivati a svolgere questo lavoro oneroso, perché la produzione di ogni blocco premia con nuovi Bitcoin. In questo modo, essi continuano ad impegnarsi nel loro compito essenziale e, soprattutto, vengono emessi altri BTC. Questa ricompensadimezza ogni 4 anni, in un evento detto halving, finchè saranno rilasciati (minati) tutti i BTC: il numero massimo è stato fissato a 21 milioni di unità. Si stima che l’ultimo Bitcoin dovrebbe essere prodotto attorno all’anno 2140!
Bitcoin è sicuro?
Per capire come iniziare con Bitcoin, serve conoscere un’ultima regola: il codice di BTC impone che sia prodotto un blocco ogni 10 minuti. Tuttavia, i miner acquistano computer sempre più potenti, in competizione per le ricompense, e talvolta riescono a risolvere i calcoli in minor tempo. Quando ciò accade, l’algoritmo aumenta la difficoltà di mining, così da ristabilire l’intervallo giusto tra i blocchi.
Questo meccanismo agisce come una misura di sicurezza: più è complicato produrre un blocco, minore è la probabilità che un solo nodo possa controllare il sistema, perché servirebbe ancora più potenza di calcolo. In poche parole, è molto difficile (se non impossibile) hackerare Bitcoin, tanto che il suo network è rimasto operativo per più del 99,98% del tempo.
La crittografia, inoltre, rende la blockchain estremamente sicura: per inviare, ricevere e custodire BTC si usano due codici personali, una chiave pubblica e una privata, registrati nel proprio portafoglio digitale. Quest’ultimo è detto wallet: ha un indirizzo dove tenere i Bitcoin, che deriva dalle chiavi crittografiche. Nemmeno i computer quantistici potrebbero indovinare questi codici segreti, talmente è complessa la loro crittografia. In questo modo, le criptovalute sono protette dai furti e dagli usi non autorizzati. Tuttavia, le chiavi sono simili a password, quindi i tuoi Bitcoin sono al sicuro a patto che tu sappia come gestirle.
La sicurezza, quindi, è anche una responsabilità individuale: scopri i 5 errori da evitare se possiedi crypto e come riconoscere le truffe online.
Bitcoin è denaro reale?
All’inizio di questa guida su come iniziare con Bitcoin, abbiamo definito le criptovalute una nuova forma di moneta, virtuale ma dal valore reale. Bitcoin è intangibile, non si può “vedere” o “toccare”, ma questo non lo rende meno concreto. Infatti, abbiamo esempi di 10 grandi aziende dove puoi pagare in BTC, a testimonianza del fatto che sia denaro reale.
A tal proposito, la qualità di mezzo di scambio è proprio una delle tre funzioni che definisce la natura di moneta, insieme all’essere una “riserva di valore” e “unità di conto”.
Per supportare i pagamenti in Bitcoin, inoltre, è stato sviluppato il Lightning Network: un livello aggiuntivo alla blockchain di base, che permette scambi istantanei. Nonostante ciò, BTC non è la criptovaluta migliore per fare acquisti; in molti, infatti, preferiscono le stablecoin, ovvero crypto stabili ancorate al dollaro.
Bitcoin è anche conosciuto con il nome di “Digital Gold”, perché la sua community lo paragona all’oro come riserva di valore. Questa funzione suggerirebbe ancora che BTC sia una moneta, dunque denaro reale; tuttavia, la volatilità del suo prezzo è spesso un ostacolo.
Infine, la crypto di Satoshi può essere considerata un’unità di conto, almeno nel mondo blockchain: è il metro di misura per tutte le altre criptovalute, essendo la più capitalizzata del mercato. Ad esempio, ci si potrebbe chiedere “a quanti Bitcoin corrisponde un Ethereum?”. Gli exchange, come Young Platform, infatti presentano BTC in molte coppie di scambio, così da valutare il prezzo delle altre criptovalute rispetto al Digital Gold.
In sostanza, il valore di Bitcoin può essere scambiato, conservato e usato come metro di paragone: queste caratteristiche lo rendono denaro reale, ma non è una definizione universalmente accettata.
Bitcoin è legale?
Sappiamo che Bitcoin non è emesso da uno stato né controllato da un governo. Tuttavia, in alcuni paesi crypto-friendly è una valuta a corso legale e l’Ucraina ha ricevuto donazioni in BTC. Inoltre, l’Unione Europea ha emesso e approvato un sistema di leggi per regolamentare le criptovalute, il cosiddetto MiCA (Markets in Crypto Assets).
Dove comprare Bitcoin?
Avendo risposto alle domande più comuni, ci rimane un ultimo quesito: dove acquistare BTC? Un exchange per criptovalute è sicuramente la soluzione più semplice e su Young Platform puoi comprare Bitcoin in sole 5 mosse. Non preoccuparti però, non devi comprarne uno intero! Le criptovalute si possono dividere in frazioni e, in questo caso, la più piccola è chiamata Satoshi: ne servono 100 milioni per comporre un BTC.Quindi, puoi iniziare con Bitcoin dalla minima parte, continuando poi ad informarti sull’Academy e il Blog di Young Platform, così da diventare un vero esperto!