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Market maker: come funzionano e come guadagnano

21 marzo, 2023

7 min

Market maker: come funzionano e come guadagnano
Intermedio

I partecipanti al mercato che nutrono costantemente i mercati degli exchange sono i market maker: come funzionano e qual è la differenza con i market taker? Sveliamo di seguito gli attori e le meccaniche che si celano dietro la semplicità degli exchange. Piccolo consiglio prima di iniziare: se non sai cos’è un order book, conoscerlo ti permetterà di capire meglio anche questo articolo, oltre che la tua attività di compravendita quotidiana.

Il market making: la formazione dei prezzi

Come in un qualsiasi mercato di beni o servizi, anche in quello delle criptovalute i prezzi si formano all’incrocio tra la domanda e l’offerta.

I partecipanti al mercato di un exchange che incarnano e creano queste due leve sono i market maker e i market taker.

Chi sono i market taker?

Letteralmente, market taker significa “Colui che prende il mercato”. Vediamo perché.

Quando apri una posizione di acquisto e questa viene corrisposta da un ordine di vendita esistente nell’order book, diventi “Taker”. Questo perché hai accettato l’offerta di qualcun altro e quindi hai “preso” quella liquidità dall’order book. I market taker, a differenza dei market maker, danno maggior importanza all’immediata esecuzione dell’ordine rispetto alle condizioni dello stesso. Per questo nella maggior parte dei casi non vedremo la posizione di un taker all’interno dell’order book, in quanto la maggior parte degli utenti non esperti eseguono market order, ossia ordini che vengono eseguiti al primo prezzo disponibile, e non limit order.

Chi sono e cosa fanno i market maker?

La traduzione di market maker (MM) ci indica già quella che è la sua attività: “creatore del mercato”. Ma spieghiamo nella pratica il significato di market maker e la differenza con i market taker.

Quando apri una posizione che non corrisponde a un bid o ask già esistente nell’Order book, diventi un “Maker” perché crei un nuovo ordine, aggiungi volume al mercato. Tendenzialmente, i market maker cercano di comprare al minor prezzo possibile o vendere al prezzo più alto. 

Di solito i MM sono aziende o professionisti che ricevono un premio dai market taker o dagli exchange in cambio della fornitura costante di liquidità sul mercato.

Market maker: come funzionano e perché sono importanti

Che sia previsto un premio o meno dal loro cliente, gran parte del profitto deriva dallo spread per i market maker. Come funziona? In pratica, aprono posizioni a prezzi diversi sullo stesso mercato, come in questo esempio.

Poniamo che crei una posizione di vendita a 2100€ e una di acquisto a 2000€. Finché il prezzo di mercato rientra in questa fascia di prezzo, il market maker guadagnerà il margine rappresentato dallo spread.

Fornendo liquidità al mercato in questo modo, contribuiscono a garantire che ci sia sempre qualcuno disposto a comprare o vendere una criptovaluta in qualsiasi momento. La fornitura di liquidità aumenta a sua volta la profondità di mercato, ossia la capacità di assorbire grandi ordini senza aumentare la volatilità di un asset. Per capire se la profondità di mercato è elevata, basta controllare la depth chart di un exchange. Se è alta, il grafico mostrerà ampie aree colorate, a riflettere gli importi impiegati in limit order di acquisto e vendita.

L’entrata di una whale in un mercato simile sarà meno sconvolgente che in un mercato poco liquido, in quanto ci saranno molti più ordini pronti a corrispondere la sua offerta o domanda. La volatilità in risposta sarà quindi contenuta. Per questo i market maker possono essere molto importanti per la salute di un mercato.

Tuttavia, il market making comporta anche l’assunzione di rischi, in quanto il maker potrebbe trovarsi a detenere grandi quantità di crypto senza trarne mai profitto se non ci sono acquirenti o venditori ai prezzi ideali.

Per questo solitamente i professionisti o le aziende di market making diversificano le loro posizioni e i loro clienti, tentando di ammortizzare il rischio. Per gestire le posizioni e rendere l’attività più profittevole, queste imprese investono molto in tecnologia come l’intelligenza artificiale con l’idea di automatizzare queste operazioni.

La differenza tra broker e market maker o dealer

I market maker sono spesso confusi con i broker, i trader, i dealer o gli arbitraggisti. Effettivamente, hanno in comune il coinvolgimento nel mercato finanziario e nel trading, infatti la maggior parte di questi professionisti guadagna sullo spread. Quello che li distingue è la modalità in cui lo fanno.

L’obiettivo principale del trader, invece, non è guadagnare sullo spread, ma investire e speculare sul prezzo di un asset tramite diverse strategie, inoltre quello che lo differenzia fondamentalmente da un MM è che non opera con lo scopo di fornire liquidità a un mercato.

Proseguiamo con i broker, intermediari che eseguono scambi e negoziazioni di vari strumenti finanziari per conto di investitori. Questi possono scegliere anche di sfruttare il loro accesso a grandi liquidità per fungere anche da market maker, ma non è la loro principale attività. Anzi, i broker, come gli exchange, possono essere anche clienti dei market maker.

I dealer invece sono una categoria che comprende i MM, in quanto sono fornitori di liquidità indipendenti. La differenza tra dealer e market maker è che i primi portano avanti il loro servizio in maniera continuativa, i secondi invece decidono se prestare il loro servizio in base all’operazione richiesta, caso per caso.

Infine, la differenza con l’arbitraggio sta nel fatto che lo scopo di quest’attività non è quello di fornire liquidità o volumi, ma di guadagnare dalle differenze di prezzo tra vari mercati.

AMM: come funziona un Market Maker automatizzato?

Gli exchange crypto possono basarsi generalmente su due sistemi: o l’order book o l’AMM.

AMM sta per Automated Market Maker e si tratta di una soluzione creata nel contesto della DeFi per rendere gli exchange decentralizzati (DEX) indipendenti appunto da MM tradizionali.

In questa tipologia di Exchange, gli scambi e la liquidità vengono gestiti in maniera automatizzata tramite degli smart contract e attraverso il contributo degli utenti stessi, infatti chiunque può fornire la liquidità ed essere remunerato per questo. Vediamo come.

Nei DEX le coppie di scambio (pair) come ad esempio ETH/USDT sono associate a delle “liquidity pool” dove vengono depositate e bloccate entrambe le monete del pair secondo un rapporto fisso. Da qui si attinge alla liquidità necessaria per effettuare gli scambi. Chiunque può fornire liquidità in cambio delle commissioni di transazione, e di conseguenza non sono necessari i Market Maker che si possono invece trovare negli Exchange centralizzati.

In caso di scarsa liquidità e forte volatilità, inoltre, il meccanismo automatico va a bilanciare l’offerta delle monete nella liquidity pool del pair: viene rimossa o aggiunta liquidità finché la discrepanza fra prezzo del best bid e best ask viene gradualmente riequilibrata ai livelli normali del mercato.

Le situazioni di volatilità, se colte per tempo, presentano delle opportunità molto ricercate dai trader che operano con strategie di arbitraggio. Oltre ad essere remunerativo per questi ultimi, questa attività fornisce volumi all’exchange e aiuta l’AMM a colmare la differenza tra domanda e offerta che naturalmente si genera.

Scoperti i market maker, come funzionano e il significato di AMM, puoi approfondire la liquidità e il suo ruolo nel trading.

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