Cosa significa investire? Guida per principianti
28 ottobre, 2022
10 min
Definire il concetto di “investimento” non è solo un discorso economico: si tratta di obiettivi, tempo e rischi, il profitto è solo una possibile conseguenza di una strategia ben studiata. Cerchiamo dunque di capire cosa significa investire: troveremo definizioni diverse, una per ogni tipo di investitore.
Il significato di investire
Il denaro è il fulcro economico della società: la moneta fiat è mezzo di scambio e unità di conto, ma soprattutto riserva di valore. Conservare la propria capacità di spesa (o potere di acquisto), infatti, è essenziale per mantenere gli standard di benessere desiderati. Chiedendoci se fosse meglio investire o risparmiare, però, abbiamo scoperto che accumulare denaro non basta a proteggere il “valore dei soldi”: per contrastarne l’erosione, in caso di inflazione, il risparmio deve essere accompagnato dall’investimento consapevole.
Abbiamo così una prima definizione di “investimento”: generare profitto dal capitale a propria disposizione, così da compensare la svalutazione della moneta data dall’aumento dei prezzi. Secondo un’altra definizione, però investire significa moltiplicare il proprio patrimonio ed aumentare il reddito. Quando si riesce a ottenere questo, ha inizio il “ciclo della ricchezza”: entrate costanti aumentano il risparmio (cashflow) che fornisce a sua volta nuova liquidità da investire, e l’investimento chiude il cerchio generando nuove entrate.
L’investimento però ha una forte componente operativa: definiamo quindi le pratiche più comuni per investire con consapevolezza.
Questa parola non è scelta casualmente: la consapevolezza nella finanza personale è fondamentale per trovare la direzione adatta al proprio caso specifico. Se conosci la tua situazione finanziaria, il tuo profilo di rischio, e hai degli obbiettivi, avrai già trovato il tuo nord. Capiamo ora come raggiungere questa consapevolezza in 3 passaggi.
1. Definire gli obiettivi: perché vuoi investire?
Come abbiamo visto nelle due definizioni del primo paragrafo, investire può avere diversi significati, in base allo scopo dell’investitore e il suo approccio alla finanza. Vuoi semplicemente conservare il valore del tuo capitale (potere d’acquisto), o migliorare il tuo stile di vita? Molti vogliono crearsi una previdenza complementare alla pensione, una fonte di reddito per quando l’età impedirà di lavorare. Costruire un capitale da destinare ai figli, generare liquidità per saldare i debiti, ottenere una rendita costante per soddisfare i propri desideri, cosa significa investire per te?
2. L’orizzonte temporale: investimenti a breve, medio o lungo termine
Per raggiungere i tuoi obiettivi, dovrai definire le azioni da intraprendere, considerando il tempo che hai a disposizione. Il tempo è una risorsa preziosa e per sfruttarlo dobbiamo collocare gli obbiettivi e le corrispondenti azioni lungo un orizzonte temporale realistico e funzionale:
- Investimenti a lungo termine (o periodo) – l’orizzonte temporale più ampio, l’estremo inferiore solitamente è riconosciuto a 5 anni. Essendo investimenti a lungo termine, tuttavia, la durata minima non ha particolare rilevanza: la proiezione è nel lontano futuro, può abbracciare una vita intera!
- Investimenti a medio termine – un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni: al di là delle prospettive personali, la variabilità dipende dalla scadenza dei titoli acquistati. Questa durata dovrebbe comprendere un intero ciclo di mercato, ovvero un’oscillazione completa tra le fasi di prosperità (bull market) e depressione (bear market).
- Investimenti a breve termine: un intervallo non superiore ai 2 anni, più specificamente della durata media di 12-18 mesi. Questo non esclude periodi molto più brevi, mensili o addirittura giornalieri, come in alcune forme di trading (day o swing)
La definizione a monte di obiettivi e orizzonte temporale, è importante perché modera l’influenza della psicologia sull’investimento. Contrasta il panico e la FOMO scoprendo di più sulla finanza comportamentale.
3. La propensione al rischio
Passiamo al lato umano che definisce l’investimento. Il mercato è fatto di persone reali: ogni investitore ha i propri obiettivi e dovrà opporsi a quelli degli altri o trovare compromessi per realizzarli, come riflesso nella legge di domanda e offerta. Non tutti, però, applicano consapevolezza all’investimento: questo è uno dei motivi per cui il mercato è spesso imprevedibile, non si comporta come logicamente dovrebbe. L’imprevedibilità del mercato si traduce in rischio, un fattore che dobbiamo iniziare a conoscere e riconoscere..
La regola d’oro
“Investi solo quello che sei disposto a perdere”. Lo studio e la strategia, purtroppo, non bastano ad assicurare il successo, sebbene costituiscano un vantaggio.
Ognuno è caratterizzato da una diversa propensione al rischio, ovvero la capacità di sopportare l’incertezza legata all’investimento. Ci sono due aspetti principali che definiscono il proprio profilo di rischio:
- La capacità di rischio – una stima oggettiva, un calcolo matematico che restituisce quanto un investitore può effettivamente perdere senza modificare il suo tenore di vita.
- La tolleranza al rischio – qualità soggettiva, indica l’abilità psicologica a sopportare una perdita economica. Ogni investitore, sottoposto alla pressione del prezzo, potrebbe perdere la lucidità. Condizioni di mercato critiche rendono probabili comportamenti emotivi e, ironicamente, ancora più rischiosi.
Definire il tuo profilo di rischio è fondamentale per capire che tipo di investitore sei e lo strumento finanziario più adatto a te. Ogni asset class, infatti, ha un livello di rischio intrinseco, dato dalla sua natura economica: gli strumenti finanziari possono essere distribuiti in una “piramide del rischio”.
La scelta dello strumento adeguato al tuo profilo rischio, però, deve tenere conto del fattore tempo e dei tuoi obiettivi. Come in una bilancia, se il tempo è limitato ma gli obiettivi ambiziosi, le soluzioni per raggiungerli saranno inevitabilmente rischiose. Questo perché rendimenti e rischi sono direttamente proporzionali: i guadagni più elevati sono accompagnati da grandi incognite, mentre i profitti sicuri sono sempre di valore minimo.
L’intersezione tra obiettivi, tempo e rischio definisce l’investimento: trova il tuo equilibrio personale tra queste variabili per scoprire che tipo di investitore sei!
Cosa significa investire per te?
Possiamo individuare 4 tipi investitore, derivanti dall’allineamento tra specifici strumenti finanziari, livelli di rischio e orizzonti temporali. Le categorie sono indicative, ogni investitore è autonomo nelle scelte, ma è probabile possa essere aggregato ad una di 4 classi: analizziamole insieme per approfondire cosa significa investire nella pratica.
Investitore “Basic”
L’attore economico più diffuso è il comune risparmiatore che cerca di proteggere il valore del suo capitale. L’investitore “Basic” ha poco tempo da dedicare allo studio del mercato e soprattutto, non ha gli strumenti per farlo. Perciò, cerca soluzioni che possano delegare la gestione dei suoi soldi a terze parti, a costo basso e minimizzando il rischio. Gli ETF sono lo strumento adatto a questa categoria: fondi a gestione passiva che replicano l’andamento di un indice di mercato, semplicemente conservando i titoli sottostanti.
La diversificazione interna agli Exchange Traded Fund (ETF) modera il rischio, distribuendo il capitale tra vari prodotti finanziari, ma esso dipende in primis dagli strumenti che questa “scatola economica” contiene; gli ETF azionari sono più rischiosi degli ETF obbligazionari, ad esempio. Un investitore “Basic”, dunque, potrebbe scegliere un ETF sui beni rifugio, materie prime quali i metalli preziosi, oppure investire direttamente in questi asset. L’investimento “Basic” è di medio o lungo periodo, per dare al mercato il tempo di risolvere le crisi cicliche.
Investitore “Comfort”
Chi non ha tempo di monitorare l’andamento di mercato, ma accetta un rischio più elevato del “Basic”. L’investitore “Comfort” si affida di solito ai fondi comuni di investimento, diversi dagli ETF in quanto gestiscono attivamente il denaro. In poche parole, comprano e vendono titoli sul mercato alla ricerca di profitto: questa attività è più rischiosa, ma potrebbe ottenere rendimenti maggiori dell’indice di riferimento (benchmark).
Investitore “Expert”
Gestisce autonomamente il suo capitale, investendo in strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni e titoli di stato, oppure materie prime (come petrolio o prodotti agricoli), o ancora real estate ovvero nel mercato immobiliare. Questi strumenti finanziari hanno livelli di rischio differenti, ma è nell’interesse dell’investitore “Expert” limitare le occasioni di perdita, diversificando e dunque mediando tra rendimento e rischi.
L’investitore Expert partecipa in prima persona al mercato, perciò deve studiare una strategia di investimento personale: per questo l’orizzonte temporale è variabile, così come è ampia la scelta tra le asset class.
Trader
Il trading è la forma di investimento in assoluto più rischiosa: il trader dedica moltissimo tempo all’analisi tecnica per anticipare i movimenti di mercato. Trendline, supporti e resistenze, o gli altri strumenti impiegati, però, non prevedono il futuro, fanno solo ipotesi sulla base degli andamenti passati. Il trader ha la possibilità di ottenere alti rendimenti, facendo scelte audaci o in controtendenza, ma le probabilità di perdere l’intero “premio” sono elevate.
Le strategie adottate, solitamente, mirano a generare alti guadagni in breve tempo, partecipando al mercato forex, comprando asset alternativi, come le criptovalute, o investendo in start-up. I derivati possono proteggere dal rischio insito nel trading: puoi investire sia sul rialzo del mercato che sul ribasso con il margin trading.
Esistono derivati dai meccanismi molto più complessi, adottati non per protezione ma come investimenti molto remunerativi e altrettanto rischiosi; per questo, i derivati sono presenti ad ogni livello della piramide del rischio.
Se ti sei riconosciuto in una di queste combinazioni, dovresti aver capito cosa significa investire, almeno per te. In caso contrario, cerca la tua formula: queste sono solo linee guida, è concesso provare vie alternative. L’unica regola è DYOR: trova una definizione di investimento su misura per te.